sabato, ottobre 13, 2007

Letta torna a Napoli: «Riportiamo la legalità»


L’imperativo è ripristinare la legalità «in questa Napoli al contempo così promettente e così difficile, che rappresenta un terreno cruciale di sfida per il Pd». È in questo modo che il candidato segretario nazionale alle primarie del Pd Enrico Letta spiega la decisione di chiudere la campagna elettorale proprio in città. Appuntamento alle 18.30 al teatro delle Palme. E Letta parla della «Napoli vivace dei giovani e della società civile, a cui si rivolgono in particolare le mie liste, che rappresentano la possibilità di effettivo rinnovamento anche in questa città. E sono onorato di poter sostenere la candidatura autorevole alla guida del Pd in sede regionale di un uomo nuovo come il professor Mazzarella». Ma la legalità non va soltanto ripristinata sul territorio. C’è anche chi chiede che venga rispettata all’interno del Pd. In proposito è il candidato alla segreteria regionale Salvatore Piccolo a lanciare l’allarme: «L’appuntamento di domenica deve costituire l’occasione comune per stimolare la massima partecipazione dei cittadini al voto. Occorre, però, agire con lealtà e senso di responsabilità. Spero che le preoccupazioni circa il regolare svolgimento delle elezioni risultino infondate e che non ci sia alcun tentativo di manipolazione del voto». Dal canto suo il candidato Tino Iannuzzi auspica un voto «sereno»: «La giornata di domenica deve essere una grande festa della democrazia con una massiccia partecipazione di popolo alle primarie. L’impegno di tutti i candidati deve essere quello di adoperarsi per consentire uno svolgimento assolutamente sereno e tranquillo del voto, quale migliore inizio del cammino del Pd». L’altro candidato alla segreteria regionale, Sandro De Franciscis, invece, coglie l’occasione di un tour nel Beneventano a Durazzano, Dugenta, Telese Terme e Solopaca per rilanciare la necessità di un impegno a favore delle aree interne: «Il Pd dovrà contribuire a rilanciare le eccellenze del Sannio e delle altre aree interne della Campania. La loro distanza dall’area metropolitana di Napoli deve essere pensata come una ricchezza che la politica non può più fingere di non comprendere». cor.cas.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

imparato molto

Anonimo ha detto...

molto intiresno, grazie