Il modello è quello ormai collaudato del Festival di letteratura di Mantova e di tutti i suoi epigoni (la filosofia a Modena, l’economia a Trento): una città invasa pacificamente dagli appassionati della materia per incontrarsi e discutere. Il 14 e il 15 settembre, a Piacenza, sarà un appuntamento speciale. Intanto, il tema è la politica, e ancora nessuno aveva avuto il coraggio di provarci. E a fare gli inviti è il candidato alla leadership del Partito democratico Enrico Letta. Per due giorni, il 14 e il 15 settembre, i Letta-boys daranno vita alla kermesse che apre ufficialmente la campagna elettorale del quarantenne sottosegretario alla presidenza del Consiglio, ribattezzata, un po’ pomposamente, Festival delle idee. Location prestigiose: il Palazzo gotico, il teatro municipale, il teatro Farnese, dove si discuterà di libertà, mobilità, natalità, la triade programmatica della campagna di Letta. Più altri quattro luoghi disseminati per il centro storico di Piacenza, per discutere di questione settentrionale, questione meridionale, forma partito, Italia in Europa e politica internazionale. Conclusione con discorso finale dell’aspirante leader. Ci saranno politici, amministratori locali, economisti, ricercatori universitari, imprenditori e tanti giovani nati negli anni Ottanta, i preferiti di Letta. Mondi testimoniati da tre garanti scelti per la trasparenza della campagna elettorale: l’economista Giacomo Vaciago, il presidente della regione Basilicata Vito De Filippo, l’imprenditrice veronese Marilisa Allegrini, nota come produttrice del vino Amarone. Il lancio in grande stile della candidatura che l’ex ministro ha annunciato all’inizio della sua corsa per il 14 ottobre su Internet. Con il giovane Letta all’attacco su tutta la linea: no ai coordinatori regionali decisi da Roma, no alla quota dei 5 euro per votare il 14 ottobre e decisione libera per gli elettori che decidono di partecipare alla fase costituente de Pd. E no anche ai “quei candidati che si occupano prevalentemente dell’agenda del governo”: vedi Veltroni.
Una sfida anche mediatica, campo in cui Letta parte svantaggiato rispetto alla potenza di fuoco di Walter Veltroni e al buon posizionamento di Rosy Bindi come candidata alternativa. Con il tentativo do scherzarci su: il comico Enrico Bertolino si è messo a disposizione, a Piacenza lancerà un nuovo format, l’Herry Lettermann show, intervista semi-seria la candidato sul modello del più noto talk-show americano. E non c’è solo il meeting di Piacenza: il sottosegretario sfida il sindaco di Roma anche in libreria. Stessa casa editrice, la Rizzoli, stesso titolo evocativo: contro “La nuova stagione”, il sunto del veltronismo tascabile, Letta pubblica il suo libro rosso. Titolo in linea con la campagna elettorale tutta giocata al futuro: “In questo momento sta nascendo un bambino”.
Nessun commento:
Posta un commento