“Secondarie” le differenze di valutazione sui Dico, perché “sarà il Parlamento a trovare una soluzione il più possibile condivisa”. Il Governo chiamato a proporre politiche familiari “audaci e impegnative”
ROMA – “C'è una confortante continuità tra i contenuti della Conferenza nazionale della Famiglia illustrati oggi dal ministro Rosi Bindi e le questioni sollevate dal manifesto programmatico del Family Day”. Lo afferma il presidente nazionale delle Acli Andrea Olivero, sottolineando positivamente la vicinanza tra due iniziative che pongono “finalmente al centro il tema della famiglia come mai, forse, era accaduto in passato”.
Il presidente delle Acli rileva come indicativa la consonanza degli slogan scelti per le due manifestazioni. “Ciò che è bene per la famiglia è bene per il Paese” affermano i promotori del Family Day. “Cresce la famiglia, cresce l'Italia” sembrano rispondere gli organizzatori della Conferenza nazionale di Firenze.
“La questione famiglia - spiega Andrea Olivero - è uscita dall'anonimato in cui era stata confinata da anni ed emerge oggi con tutta la sua rilevanza culturale, sociale e politica. L'idea di una Conferenza nazionale sulla famiglia aperta dal Presidente della Repubblica, che coinvolga le associazioni e le istituzioni da sempre impegnate su questo fronte, e che impegni direttamente il Governo del Paese, ci pare una novità particolarmente rilevante e carica di aspettative. Spetta a questo punto alla politica evitare che tutto si risolva in uno sterile esercizio di retorica proponendo e soprattutto realizzando quelle politiche familiari 'audaci e impegnative' che il manifesto delle associazioni cattoliche chiede con grande forza e chiarezza”.
Non sfuggono certo, in questo contesto, le differenze di valutazione sul disegno di legge 'sui diritti e i doveri delle persone stabilmente conviventi' proposto dal Governo al Parlamento e contestato dalle Acli e dalle associazioni promotrici del Family Day. “Ma la questione diventa secondaria dal momento che sarà il Parlamento a lavorare per trovare una soluzione ci auguriamo ampiamente condivisa, mentre la Conferenza nazionale di Firenze porrà come centrale - stando alle dichiarazioni ufficiali - il tema di 'una grande alleanza per la famiglia tra governo, enti locali, sindacati e associazionismo'”. “Finalmente in questo Paese - conclude il presidente delle Acli - il tema famiglia inizia ad essere declinato al futuro, perché è evidente a tutti che se non c'è futuro per la famiglia non c'è futuro neanche per il Paese”. (Inform)ACLI :: Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani
Acli - Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani - Via G. Marcora, 18/20 - 00153 Roma - tel.06.58401 - www.acli.it - acli@acli.it.
ROMA – “C'è una confortante continuità tra i contenuti della Conferenza nazionale della Famiglia illustrati oggi dal ministro Rosi Bindi e le questioni sollevate dal manifesto programmatico del Family Day”. Lo afferma il presidente nazionale delle Acli Andrea Olivero, sottolineando positivamente la vicinanza tra due iniziative che pongono “finalmente al centro il tema della famiglia come mai, forse, era accaduto in passato”.
Il presidente delle Acli rileva come indicativa la consonanza degli slogan scelti per le due manifestazioni. “Ciò che è bene per la famiglia è bene per il Paese” affermano i promotori del Family Day. “Cresce la famiglia, cresce l'Italia” sembrano rispondere gli organizzatori della Conferenza nazionale di Firenze.
“La questione famiglia - spiega Andrea Olivero - è uscita dall'anonimato in cui era stata confinata da anni ed emerge oggi con tutta la sua rilevanza culturale, sociale e politica. L'idea di una Conferenza nazionale sulla famiglia aperta dal Presidente della Repubblica, che coinvolga le associazioni e le istituzioni da sempre impegnate su questo fronte, e che impegni direttamente il Governo del Paese, ci pare una novità particolarmente rilevante e carica di aspettative. Spetta a questo punto alla politica evitare che tutto si risolva in uno sterile esercizio di retorica proponendo e soprattutto realizzando quelle politiche familiari 'audaci e impegnative' che il manifesto delle associazioni cattoliche chiede con grande forza e chiarezza”.
Non sfuggono certo, in questo contesto, le differenze di valutazione sul disegno di legge 'sui diritti e i doveri delle persone stabilmente conviventi' proposto dal Governo al Parlamento e contestato dalle Acli e dalle associazioni promotrici del Family Day. “Ma la questione diventa secondaria dal momento che sarà il Parlamento a lavorare per trovare una soluzione ci auguriamo ampiamente condivisa, mentre la Conferenza nazionale di Firenze porrà come centrale - stando alle dichiarazioni ufficiali - il tema di 'una grande alleanza per la famiglia tra governo, enti locali, sindacati e associazionismo'”. “Finalmente in questo Paese - conclude il presidente delle Acli - il tema famiglia inizia ad essere declinato al futuro, perché è evidente a tutti che se non c'è futuro per la famiglia non c'è futuro neanche per il Paese”. (Inform)ACLI :: Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani
Acli - Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani - Via G. Marcora, 18/20 - 00153 Roma - tel.06.58401 - www.acli.it - acli@acli.it.
3 commenti:
vorrei ringraziare le ACLI di Napoli perchè hanno permesso a tante persone di partecipare con serenità a questo importante appuntamento sentendosi a casa propria e non dentro una vandea di destra. Siamo andaticon la nostra sensibilità sociale e tanta voglia di dialogo per chiedere con forza politiche nuove per la famiglia e il paese.
Bice Esposito.
Grazie Bice, hai colto il senso. Dopo tanti anni di sottovalutazione delle politiche familiari stavolta possiamo riuscire a cambiare tendenza.
Si, probabilmente lo e
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