venerdì, aprile 27, 2007

Benevento ricorda 25 anni dopo Delcogliano e Iermano

Si è tenuto questa sera presso il chiostro di Sant'Agostino, l'incontro di commemorazione organizzato dal Comune di Benevento e dall'Ufficio Scolastico Provinciale, in occasione del venticinquesimo anniversario del barbaro omicidio dell'assessore regionale, Raffaele Delcogliano, e del suo collaboratore, Aldo Iermano. All’incontro, oltre al sindaco Fausto Pepe, sono intervenuti Mario Pedicini, Antonio Pietrantonio, Roberto Costanzo e il ministro della Giustizia, Clemente Mastella.

“I nostri due concittadini – ha affermato il sindaco, Fausto Pepe nel corso del suo intervento – con il loro impegno appassionato, hanno dato dimostrazione di quanto possa essere oneroso il conto che si paga per la difesa delle proprie idee. Ancora oggi queste due figure sono vive nelle nostre coscienze come modelli da seguire, non solo nella vita politica e pubblica ma anche in quella privata”.

Nel tratteggiare la figura politica dell’assessore regionale Delcogliano, Fausto Pepe ha aggiunto: “Come Massimo D’Antona e Marco Biagi, Raffaele Delcogliano è stato ucciso alla vigilia di un’importante rivisitazione delle norme che regolavano il mercato del lavoro regionale.

Come D’Antona e Biagi, così Raffaele Delcogliano, ha perseguito l’obiettivo di estendere le tutele ad un numero sempre maggiore di lavoratori, anche a costo di sfidare sacche di atavica resistenza e privilegi precostituiti. In questo senso, Delcogliano era stato capace di precorrere i tempi, così come è prerogativa delle grandi menti, provando a razionalizzare e rendere più equo il mondo del lavoro”.

Il sindaco, che ha anche sottolineato come nel corso della sua carriera politica Raffaele Delcogliano abbia occupato anche lo scranno di consigliere comunale, ha offerto un ricordo sul 27 aprile 1982 e su come la notizia dell’attentato venne vissuta in città.

Il primo cittadino ha infine assicurato che “Benevento non dimenticherà mai questi suoi due figli che hanno saputo tenere alto il nome della democrazia e della giustizia, fino al punto di incappare nella ferocia di chi questi valori ha avversato”.

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