GIOVEDI 15 MARZO ORE 18- SALA DELLA MUNICIPALITA' DI S.GIOVANNI A TEDUCCIO (sala R.D'Angelo via Atripalda) A NAPOLI, SARA' PRESENTATO IL LIBRO "IL POSTO DEI CATTOLICI" di LUIGI BOBBA. PARTECIPANO MASSIMO MILONE, MARIO DI COSTANZO, MARCO ROSSI, DONATO MOSELLA, PASQUALE ORLANDO.
spunti di rilessione.
Alcide De Gasperi definiva la Dc come “un partito di centro che guarda a sinistra”, Ma a distanza di 15 anni dalla fine di quell'esperienza politica, c'è ancora - e se c'è qual è, oggi - “Il posto dei cattolici"?, Se lo è chiesto Luigi Bobba, già presidente nazionale delle Acli e ora senatore della Margherita, che ha raccolto le sue riflessioni in un saggio pubblicato da Einaudi e presentato a Roma e in tante altre città. Un volume che, sebbene abbia le caratteristiche dell'istant book, è invece frutto di una riflessione iniziata qualche anno fa, quando per Bobba l'esperienza politica non si era ancora tramutata nell'adesione partitica allo schieramento di centro sinistra.
Come già era avvenuto per la “prima romana" anche le altre presentazioni non hanno mancato di radunare una platea numerosissima ed eterogena che andava dai rappresentanti delle istituzioni ai sindacalisti, agli esponenti del mondo della cultura e del volontariato fino alla gente comune" spesso disorientata dalle svolte continue della politica italiana. “Il libro - ha detto Bobba - parte da una domanda presente nella società italiana: non voglio tirare la Chiesa dalla mia parte, ma credo che, in mancanza di valori etici, le democrazie implodano”
Senza troppi rimpianti per i bei tempi andati della Dc, Bobba cerca il posto dei cattolici in quella che, riallacciandosi a De Gasperi, definisce “la quarta fase”: dopo gli anni del partito di centro, poi di centro che guarda a sinistra e poi di unità nazionale, ora il posto dei cattolici è nelle loro comuni radici di formazione all'agire sociale.
“Così come avvenne all'inizio del '900 in reazione al modernismo - ha ricordato - e così come è stato dopo il '68”. L'invito è stato di aprirsi al futuro, ricuperando la propria memoria “e coniugandola con l'osare. Anche perché - ha detto Bobba - oggi ci troviamo ad affrontare problemi che 15 anni fa non esistevano, dall'immigrazione all'etica, alla necessità di essere presenti nel mondo attraverso una politica estera che divenga un elemento fondante della nostra identità nazionale».
Insomma, il posto dei cattolici, non è uno solo (e di certo, per Bobba, non è da una sola parte politica): -Il bipolarismo politico - ha concluso - non si può tradurre in un bipolarismo etico: deve esistere un'etica pubblica condivisa e dobbiamo far vivere i valori trovando convergenze su quelli che sono i temi fondamentali della nostra cultura».
Uno tra gli altri: la solidarietà verso progetti di crescita per il continente africano, che Bobba testimonia devolvendo alla missione diocesana di Inhassoro i diritti d'autore del libro.
spunti di rilessione.
Alcide De Gasperi definiva la Dc come “un partito di centro che guarda a sinistra”, Ma a distanza di 15 anni dalla fine di quell'esperienza politica, c'è ancora - e se c'è qual è, oggi - “Il posto dei cattolici"?, Se lo è chiesto Luigi Bobba, già presidente nazionale delle Acli e ora senatore della Margherita, che ha raccolto le sue riflessioni in un saggio pubblicato da Einaudi e presentato a Roma e in tante altre città. Un volume che, sebbene abbia le caratteristiche dell'istant book, è invece frutto di una riflessione iniziata qualche anno fa, quando per Bobba l'esperienza politica non si era ancora tramutata nell'adesione partitica allo schieramento di centro sinistra.
Come già era avvenuto per la “prima romana" anche le altre presentazioni non hanno mancato di radunare una platea numerosissima ed eterogena che andava dai rappresentanti delle istituzioni ai sindacalisti, agli esponenti del mondo della cultura e del volontariato fino alla gente comune" spesso disorientata dalle svolte continue della politica italiana. “Il libro - ha detto Bobba - parte da una domanda presente nella società italiana: non voglio tirare la Chiesa dalla mia parte, ma credo che, in mancanza di valori etici, le democrazie implodano”
Senza troppi rimpianti per i bei tempi andati della Dc, Bobba cerca il posto dei cattolici in quella che, riallacciandosi a De Gasperi, definisce “la quarta fase”: dopo gli anni del partito di centro, poi di centro che guarda a sinistra e poi di unità nazionale, ora il posto dei cattolici è nelle loro comuni radici di formazione all'agire sociale.
“Così come avvenne all'inizio del '900 in reazione al modernismo - ha ricordato - e così come è stato dopo il '68”. L'invito è stato di aprirsi al futuro, ricuperando la propria memoria “e coniugandola con l'osare. Anche perché - ha detto Bobba - oggi ci troviamo ad affrontare problemi che 15 anni fa non esistevano, dall'immigrazione all'etica, alla necessità di essere presenti nel mondo attraverso una politica estera che divenga un elemento fondante della nostra identità nazionale».
Insomma, il posto dei cattolici, non è uno solo (e di certo, per Bobba, non è da una sola parte politica): -Il bipolarismo politico - ha concluso - non si può tradurre in un bipolarismo etico: deve esistere un'etica pubblica condivisa e dobbiamo far vivere i valori trovando convergenze su quelli che sono i temi fondamentali della nostra cultura».
Uno tra gli altri: la solidarietà verso progetti di crescita per il continente africano, che Bobba testimonia devolvendo alla missione diocesana di Inhassoro i diritti d'autore del libro.
1 commento:
ultimamente i cattolici sono troppo impegnati a fare altro :)
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