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lunedì, dicembre 14, 2009

UNA BUSSOLA PER IL SOCIALE


Presentazione della Guida per l’informazione sociale – Edizione 2010

17 dicembre 2009

Roma, Fnsi (Corso Vittorio Emanuele 349) – Ore 11.00-13.00

E’ il carcere la vera comunità per i tossicodipendenti: ve ne sono molti di più che in tutte le strutture di recupero italiane. Ma il carcere, sempre più sovraffollato, è anche uno spaccato di tutta la società: vi sono donne, vecchi, bambini piccoli, e anche più di 500 disabili.

A proposito di disabili, sapevate che se ne aggiungono oltre 150 mila all’anno a causa di incidenti stradali, un terzo dei quali con invalidità al 100%?

E la famiglia come sta? E i ragazzi? Non tanto bene: oltre 2,5 milioni di nuclei familiari hanno serie difficoltà economiche e sono sempre più indebitati; la percentuale di minori che vivono in famiglie povere è pari a quella della Romania; ancora 50 mila alunni ogni anno fuggono dai banchi di scuola.

Il lavoro? Luci e ombre: calano pian piano gli infortuni, aumenta la disoccupazione e il precariato.

E gli immigrati crescono più del previsto: sono 4 milioni e mezzo, siamo già alla terza generazione, scuola e produzione sono ormai “multicurali”. Ma come la mettiamo con il problema della sicurezza? In realtà il tasso di criminalità degli immigrati regolari è quasi uguale a quello degli stranieri, anzi è addirittura maggiore per gli autoctoni nelle fasce di età oltre i 40 anni.

Semmai c’è un problema di irregolarità, più o meno tollerata perché in molti casi funzionale (come per le badanti, regolarizzate a metà): eppure più di 2 milioni di immigrati ormai inseriti sono stati irregolari...

Sono alcuni degli innumerevoli spunti offerti dalla nuova edizione (2010) della Guida per l’informazione sociale, realizzata dall’Agenzia giornalistica quotidiana Redattore Sociale, che verrà presentata a Roma il 17 dicembre a Roma presso la Federazione della stampa.

624 pagine; 13 capitoli (Carcere - Infanzia e adolescenza - Famiglia - Anziani - Lavoro - Salute - Emarginazione e povertà - Disabilità fisica e mentale - Droghe e dipendenze - Criminalità, giustizia e sicurezza - Economia e finanza etica - Volontariato e terzo settore - Immigrazione), 158 tabelle statistiche; 1.156 siti web; 336 segnalazioni bibliografiche; decine di box di approfondimento; migliaia di dati, notizie e riferimenti sui temi oggi al centro dei fenomeni delle marginalità e delle politiche per il welfare in Italia. Con una ricerca esclusiva sulla criminalità degli immigrati realizzata per Redattore Sociale dall’équipe del Dossier Caritas-Migrantes, che smonta le più diffuse convinzioni sull’argomento.

“Un sussidio a cui ricorrere ogni qual volta si affrontano in cronaca o in commenti i temi riguardanti la problematica sociale – ha scritto don Vinicio Albanesi nella presentazione – Si ha così la certezza di non dover citare a memoria o peggio ancora di riferire secondo sensazioni o sentito dire”. “Un potente richiamo alla realtà dei fatti”, ha aggiunto Walter Dondi di Fondazione Unipolis, che ha contribuito alla realizzazione del libro.

Dopo l’apertura degli stessi Albanesi e Dondi, la presentazione sarà introdotta dal direttore di Radio Tre Marino Sinibaldie vedrà l’intervento, tra gli altri, dei direttori del Tg3 Bianca Berlinguer, dell’Agenzia Dire Giuseppe Pace, dell’ex direttore del Tg5 Enrico Mentana, del capo della redazione di Roma dell’Avvenire Gianfranco Marcelli, del direttore Esclusione del ministero del Welfare Raffaele Tangorra, dell’assessore alle politiche sociali della provincia di RomaClaudio Cecchini, del direttore del Dipartimento Politiche Antidroga Giovanni Serpelloni, del direttore del Centro Astalli p. Giovanni Lamanna.

Il libro sarà distribuito in omaggio agli inviati delle testate presenti e messo in vendita al pubblico con lo sconto del 20% sul prezzo di copertina (16 euro anziché 20).

*****

La Guida può essere richiesta on line all’indirizzo: http://www.redattoresociale.it/guidasociale.aspx, dove è anche scaricabile l’indice completo.

Informazioni: 0734 681001 – documentazione@redattoresociale.it.

sabato, novembre 21, 2009

Napoli: Comunicare il Sociale:il nuovo periodico del CSV

Comunicare il Sociale:il nuovo periodico del CSV

Conferenza Stampa di presentazione marted' 24 novembre 2009 ore 12:15 presso "La Caffettiera" p.zza dei Martiri. ...e dal 26 "Comunicare il Sociale" lo trovi in edicola in allegato al CORRIERE DELLA SERA!

La rivista, attraverso un’interpretazione critica e non schierata, si propone di offrire alla cittadinanza ed alle organizzazioni di terzo settore un valido strumento di riflessione sul proprio agire quotidiano, sulle comuni meccaniche politico-economiche che governano, influenzano ed incidono sulle scelte di ciascuno.

Uno spazio ed un modo nuovo di fare giornalismo. Innovativo non tanto per le tematiche, quanto per il punto di vista adottato dai tanti professionisti dell’informazione che si sono cimentati in questa esperienza. Comunicare il sociale ha l’obiettivo di rendere fruibile un’informazione che è erroneamente considerata di nicchia ma che invecespazia in tutti i settori di interesse collettivo come ad esempio ambiente, economia, migranti, legalità, diversità, minori. Un esercito di oltre due milioni di operatori, associazioni, reti e gruppi che operano quotidianamente nel sommerso contribuendo in maniera incisiva alla crescita del paese. Non per questo una vetrina od una passerella, ma pensieri e parole a volte anche critiche,distanti e contrapposte perché solo da un dibattito vero e reale si può crescere e migliorare.

Si ringrazia il gruppo del Corriere della Sera per la disponibilità accordata

Per informazioni:

tel. 081 5628474 e-mail: ufficiostampa@csvnapoli.it

In allegato il programma ed il comunicato stampa dell’iniziativa

Scarica allegato

CSV Napoli


PROGRAMMA

Introduce:

Luca MATTIUCCI - Giornalista

Direttore Responsabile “Comunicare il Sociale”

Modera:

Giuseppe AMBROSIO - Giornalista

Direttore Editoriale “Comunicare il Sociale”

Saluti:

Ottavio LUCARELLI - Giornalista

Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania

Interventi:

Marco DEMARCO - Giornalista

Direttore de “Il Corriere del Mezzogiorno”

Alfonso RUFFO - Giornalista

Direttore de “Il Denaro”

Gianfranco COPPOLA - Giornalista*

Caposervizio “Rai 3 Campania”

Conclusioni:

Maria MELLUSO

Vicepresidente del CSV Napoli

Saranno presenti:

Mons. Gaetano Romano Vicario Episcopale per la Carità della Diocesi di Napoli, Lucia Valenzi Presidente della Fondazione Valenzi, Daniele Marrama Co.Ge.Vol. Campania, Pasquale Orlando Responsabile Mezzogiorno ACLI, Vincenzo Ferrara Direttore della Fondazione Cannavaro Ferrara, Paolo Monorchio Commissario della Croce Rossa Italiana di Napoli, Renato EspositoPresidente Mo.V.I. Provinciale di Napoli

I giornalisti:

Rosario Pastore, ida Palisi, Francesco Molaro, Giuseppe Manzo, Maria Nocerino, Francesco Gravetti, Ilaria Urbani, Giovanni Chianelli, Giulia Dell’Acqua, Alberto Corbino docente universitario, Paolo Mancino psicologo

martedì, novembre 17, 2009

Solidarietà nascoste. Quale spazio per l’informazione nel sociale?

Solidarietà nascoste

Quale spazio per l’informazione nel sociale?

Venerdì 20 novembre 2009

ore 16.00/18.00

Emeroteca Tucci

Napoli, palazzo delle Poste

Piazza Matteotti

Napoli – La sezione campana dell’Ucsi, l’Unione Cattolica Stampa Italiana, organizza per venerdì 20 novembre 2009 alle ore 16.00 presso l’Emeroteca Tucci di Napoli (palazzo delle Poste, piazza Matteotti, secondo piano) l’incontro Solidarietà nascoste. Quale spazio per l’informazione nel sociale? L’iniziativa è promossa nell’ambito delle attività sociali dell’Ucsi Campania e in occasione della pubblicazione dei libriSolidarietà indifesa. L’informazione nel sociale (edizioni EMI) di Paola Springhetti, giornalista del Sole 24 Ore, e Frontiere nascoste. Storie ai confini dell’esclusione sociale (edizioni Bollati Boringhieri) di Daniela de Robert, giornalista Rai.

Un’occasione per fare il punto sul livello e sulla qualità dell’attenzione riservata, nella galassia mediatica italiana, alla ricchezza delle storie di esclusione (e inclusione sociale), e per confrontarsi sull’impegno, laico e religioso, dispiegato sul fronte delle continue emergenze della convivenza nel Welfare State, anche da parte di giornalisti “imparziali, ma non indifferenti”.

Interverranno, con le Autrici: Pasquale Orlando, responsabile provinciale Acli; Don Tonino Palmese,coordinatore regionale di Libera e consulente ecclesiastico dell’Ucsi Campania; Ida Palisi, direttore del periodico di informazione sociale Agorà Sociale. Introdurrà l’incontro la presidente dell’Ucsi Campania Donatella Trotta.

Per informazioni: tel. 3495192655

mercoledì, novembre 11, 2009

Solidarietà nascoste Quale spazio per l’informazione nel sociale?

LUCSI Campania e lEmeroteca Tucci

hanno il piacere di invitarvi allincontro

Solidarietà nascoste

Quale spazio per linformazione nel sociale?

Intervengono:

● Daniela de Robert giornalista Rai, autrice di Frontiere nascoste. Storie ai confini dell’esclusione sociale (Bollati Boringhieri)

● Pasquale Orlando Presidente provinciale Acli

● Paola Springhetti giornalista Sole 24 Ore, autrice di Solidarietà indifesa. L’informazione nel sociale (EMI)

Coordina:

● Ida Palisi direttore periodico Agorà Sociale

Introduce:

● Donatella Trotta giornalista Il Mattino, presidente UCSI Campania

Conclusioni:

● don Tonino Palmese Consulente ecclesiastico Ucsi Campania, referente Associazione Libera

EMEROTECA TUCCI, Palazzo delle Poste, Piazza Matteotti (II piano)

Napoli, venerdì 20 novembre 2009

Ore 16.00-18.00

martedì, ottobre 27, 2009

Solidarietà indifesa. L'informazione nel sociale di Paola Springhetti

n un libro di Paola Springhetti il rapporto tra volontariato e media. Un'analisi della ''asocialità'' della comunicazione mainstream incapace di capire e raccontare la società.

Negli anni Ottanta e Novanta il giornalista che si occupavano di sociale era soprannominato "quello delle sfighe”. Gli altri intervistavano politici, imprenditori e registi, lui rom, tossicodipenenti e immigrati clandestini. Gli altri partecipavano a centralissime conferenze stampa con tanto buffet finale, lui contrattava con volenterosi ma inefficienti gruppi di volontariato e partecipava a periferici incontri con i giornalisti alla fine dei quali non di rado gli veniva anche chiesta un'offerta per le attività dell"associazione. Parte da questi stralci di vita vissuta il volume di Paola Springhetti “Solidarietà indifesa: l’informazione nel sociale”, (Editrice Missionaria Italiana, pp. 192, euro 10,00), un viaggio in quel giornalismo di serie B, lontano dai centri del potere e dai flussi della comunicazione mainstream, ma vicino alle battaglie della società civile e ai suoi diretti destinatari: i poveri, gli esclusi, quelli che negli anni Ottanta e Novanta chiamavano appunto gli “sfigati”.
Così pagina dopo pagina, il volume offre una lettura dell’informazione sociale su più livelli: sul ruolo anche (anzi in primo luogo) politico del volontariato e della sua possibile alleanza virtuosa con il mondo della comunicazione, sui media mainstream che Paola Springhetti definisce “asociali” perché non solo non riescono a “costruire società, ma non riescono neanche a rispecchiare il mondo circostante, sul giornalismo alternativo che, quando non si lascia schiacciare da uno sguardo eccessivamente autoreferenziale, riesce a diventare un giornalismo realmente indipendente e dotato di proprie caratteristiche: hard news contro soft news, sobrietà stilistica contro spettacolarizzazione, apprfondimento contro superficialità, indipendenza contro manipolazione, utilizzo di fonti non istituzionali contro fonti istituzionali, orientamento al sociale contro orientamento al mercato, pubblico di nicchia contro pubblico generalista.
Ma il volume di Paola Springhetti ha il pregio di far luce anche sulla figura del “redattore sociale”, che l’autrice racconta attraverso l’espediente narrativo del dischetto di memorie e riflessioni ritrovato in una polverosa stanza abbandonata da tempo e salvato solo casualmente dal macero. Il dischetto, da cui nasce il libro, appartiene appunto al redattore di una rivista del terzo settore, di cui non è possibile ricostruire l’identità. Si tratta di un giornalista che vive in prima persona una parte delle ansie e delle preoccupazioni di quelli di cui quotidianamente si occupa, un free lance o un precario che dir si voglia. Uno che, non guadagnando abbastanza, si da dà fare come può: alternando periodi di magra a periodi di iper attività in cui svolge due o più lavori contemporaneamente, accumulando collaborazioni di vario tipo. Ma è anche uno che non si dà mai per vinto, continuando sempre a interrogarsi e a lanciare i suoi messaggi in bottiglia in un mare che le bottiglie le sommerge, “mentre immense navi da crociera lo solcano, cariche di messaggi di significato opposto a quelli che io tento di fare arrivare lontano”.
Si tratta, insomma, di un giornalista costretto a ripensarsi ogni giorno e a mettersi continuamente in discussione. Nel tentativo di uscire dagli schemi troppo semplici che spesso caratterizzano l’informazione sociale per seguire l’evoluzione del mondo circostante, senza però però esserne dominati. Il redattore sociale, scrive Stefano Trasatti nell’introduzione del volume, “non è né un marziano né un idealista e nemmeno uno che si occupa necessariamente e solo di temi sociali: che si tratti di finanza o di sport, di cronaca o di politica, è attento a considerare gli aspetti che chiamano in causa i soggetti deboli”. Accettando di coinvolgersi con ciò che racconta, specie quando incontra i “mondi sconosciuti”, popolati da persone a volte sgradevoli soprattutto perché “possono metterci a disagio per il solo fatto di porre in discussione i nostri schemi”. Un giornalista, precisa Trasatti richiamando il grande reporter Ryszard Kapuscinski scomparso lo scorso anno, che fa questo mestiere 24 ore su 24 perché “non può permettersi di accendere il cervello solo nelle ore del lavoro d’ufficio, sempre che abbia un ufficio, e non sia uno dei sempre più numerosi precari di questa professione”.