martedì, maggio 24, 2011

Fincantieri, le Acli appoggiano la protesta dei sindacati


Pasquale Orlando: “I lavoratori hanno fatto tanti sacrifici sulla propria pelle, spesso ammalandosi per l’amianto, vergognoso che vengano trattati così”

Napoli, 24 maggio 2011 - Pasquale Orlando, componente della direzione nazionale delle Acli e segretario nazionale della Fap Acli considera ''sbagliato e non accettabile'' il piano presentato dalla Fincantieri che prevede circa 2.500 esuberi e la chiusura di tre stabilimenti. Orlando sostiene la scelta di Fim, Fiom e Uilm di proclamare 8 ore di sciopero per protestare contro le decisioni dell’azienda.


”Fincantieri fa un errore gravissimo – dichiara il dirigente dell’associazione dei lavoratori cristiani - perchè sceglie di ridurre la capacità produttiva del Gruppo e non investe sulla diversificazione delle produzioni da realizzare. Il piano è Inaccettabile perchè prevede addirittura la chiusura di due cantieri Castellammare di Stabia e Sestri Ponente, con un taglio di migliaia di posti di lavoro tra dipendenti del gruppo e lavoratori dell’indotto.”


''Siamo con i lavoratori e il sindacato in questa battaglia che segnala la difesa del lavoro e di una scelta per il rilancio della produzione industriale nel nostro Paese - prosegue Pasquale Orlando- In particolare guardiamo con sgomento a Castellammare di Stabia dove la Fincantieri, presente da un secolo, rappresenta la principale attività produttiva della città, dove i lavoratori hanno fatto tanti sacrifici sulla propria pelle, correndo i rischi e spesso ammalandosi per la presenza di amianto nelle strutture come abbiamo più volte denunciato con il nostro Patronato Acli. E’ vergognoso trattarli così.”

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