intervento di Paolo Pantani, presidente di ABC
Vorrei commentare "a caldo", come si dice, l’ intervento di ieri di Carlo Borgomeo alla Sala del Refettorio dei padri Teatini al congresso ACLI Provinciali.
Napoli vive una situazione di grave crisi economica, politica e sociale.
A partire dal suo Centro Storico, non si può non riconoscere che poco è stato fatto,le cicliche e strutturali emergenze rifiuti sono ormai la norma.Tutto viene affrontato in una logica di "normale amministrazione", senza un pensiero e una elaborazione di un disegno univoco.
Non ne usciamo da questa crisi senza "risposte forti", sul Centro Storico, per esempio, visto che ci siamo dati questo congresso nel suo cuore pulsante, quale risposte si danno?
Il dibattito langue, è rachitico, Progetto UNESCO a parte, che è una sola etichetta, forse anche rimovibile con sdegno dal Comitato Internazionale di Parigi dell'UNESCO se non ci attrezziamo per bene, manca una idea di città, sulla quale definire le periferie, altro scandalo vero.
Ma se non c’ è una idea di città, che identità possono avere mai Le Colline Di Napoli, Scampia, La Zona Flegrea e la Napoli-Est?
E non serve dire che è un problema di risorse, è pur vero che le risorse non arrivano più, TANTO SI SPRECHEREBBERO LO STESSO dicono alcuni, ma anche quando sono arrivati, il denaro è circolato a grandissime quantità fra terremoto, Italia ’90 e munnezze varie, ma che fine ha fatto?
Chi se lo è intascato?
Ecco, qui manca, si ribadisce nell’intervento di Borgomeo il CONCETTO DI RESPONSABILITA’.
I nostri antenati ci hanno lasciato Reggie e Alberghi dei Poveri, Scavi Archeologici e collezioni Farnese, Accademie Reali e Conservatori, Stamperie e Quadrerie, Teatri e Orti Botanici, Chiese, Monumenti e Istituti Benemeriti,eccetera, eccetera.
MA COSA LASCEREMO NOI?
E non lo ha detto per colpevolizzarci, è del tutto irrilevante questo, noi operatori della promozione sociale e del privato sociale,ha riconosciuto Borgomeo, siamo le migliori risorse umane in Politica oggi qui a Napoli.
Anzi si prova anche una emozione a vedere cosa si riesce, nonostante tutto, a costruire con la RISORSA DELLA COESIONE SOCIALE, alleviando la triste sofferenza dei giovani, il nostro futuro.
Sostiene Borgomeo che NON NE USCIAMO SE NON AMMETTIAMO CHE LA COLPA E’ NOSTRA se abbiamo una politica così mediocre, RACHITICA, per non dire nana, ci si accusa soltanto reciprocamente invece di individuare le soluzioni , le quali non possono essere che forti.
Invece si recrimina sulle cose vecchie, le reciproche appartenenze, lo spirito di parte, una militanza, portatori di ideologie che non interessano per le soluzioni da trovare insieme.
E' chiaro a tutti che occorre un colpo d' ala, ritrovare uno slancio, un orgoglio che contrasta un poco con la umiltà e mansuetudine Cristiana, dopo l' ammissione di colpa, bisogna subito rimediare ai guasti enormi, altrimenti è disarmante, bisogna assolutamente Cambiare in Meglio.
Faccio mie le parole del Presidente della Fondazione per il Sud, se è pur vero che oggi le risorse migliori politiche a Napoli sono nel sociale organizzato, nel privato sociale e nel terzo settore, bisogna allora RAPPRESENTARLE, queste risorse e queste forze, attualmente INGIUSTAMENTE sotto- Lo stesso Napoletano Borgomeo, pur essendo, ci riferisce, Un Napoletano in contumacia, come se fosse inseguito da mandato di cattura per le sue non smentite "stimmate originarie", potrebbe essere una giusta "rappresentanza" politica cittadina di questo mondo. Non possiamo sempre essere commissariati da un generale burbanzoso, forse addirittura Europeo , dice qualcuno, la speranza che i barbari vengano ad insegnarci le buone maniere. Ci sarà un motivo, ha affermato Carlo Borgomeo del Premio Nobel in Economia l’ anno scorso A UNA DONNA, per la prima volta, alla Prof./ssa Eleonor Elstrom: "per aver dimostrato come la proprietà pubblica possa essere gestita dalle associazioni di utenti". Il fatto che il suo sia il primo Nobel al femminile è una circostanza che vale la pena di sottolineare, da un noto "maschilista" come me. | |
Napoli deve ripartire dall’associazionismo: "Si deve diffondere la cultura della coesione sociale, del consorzio di utenti, della ragnatela del valore di uso e di scambio, la promozione della forza morale, laica o religiosa, come aiuto contro il dubbio e l’ ansietà, la dignità di ogni lavoro umano, la concezione fondamentale DEL MUTUO SOCCORSO ALL’ INTERNO della Comunità Compatta, la utilità della disciplina SONO GLI ASPETTI CENTRALI E ATTUALISSIMI di come si affronta una crisi di proporzioni apocalittiche.
Con il significato e il valore attuale di questi principi, si intende convincere il Meridione a riscoprire le sue radici: " le idee e i valori del passato possono avere un grande futuro dinanzi a sè ".
Fondamentale è la esperienza del dono, per questo sono utili le fondazioni: "al Sud nessuno fa niente per niente: un atteggiamento che frena la crescita perché manca la fiducia nel prossimo"
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