giovedì, ottobre 21, 2010

Il Patronato ACLI a Torre del Greco a tutela degli utenti del ticket sanitario.


Francesca Raspavolo Torre del Greco. «Qualcuno a Torre del Greco chiede soldi illegamente per occuparsi delle pratiche relative all’esenzione sanitaria. Quello delle domande per i ticket è un ufficio gratuito, una commissione a costo zero per cui nessun cittadino deve pagare. Chi prende denaro va segnalato alle autorità competenti». È il succo della denuncia presentata ieri mattina dal Patronato Acli della provincia di Napoli: nero su bianco, il direttore Pasquale De Dilectis segnala alcuni abusi che sarebbero avvenuti nell’ambito del distretto sanitario e smaschera casi sospetti nelle domande per richiedere l’esenzione dai ticket. Cinque euro, in alcuni casi addirittura dieci, che singoli utenti torresi avrebbero versato ingiustamente ai comitati di quartiere di zona perché si occupassero, in nome loro, delle domande di esenzione sanitaria. Un compito che, per legge, spetta solo ai patronati. Ma soprattutto un compito che, per legge, deve essere svolto gratuitamente. «E invece - accusa De Dilectis - ci risulta che alcune persone all’interno di queste associazioni chiedono soldi agli utenti che si rivolgono a loro per le pratiche di esenzione sanitaria. Pur nutrendo grande rispetto nei confronti dei comitati di quartiere per il loro ruolo sul territorio, dobbiamo precisare che non sono abilitati per legge alla trattazione di questo tipo di pratiche». Eppure venerdì scorso il distretto sanitario di Torre del Greco ha firmato una convenzione proprio con i comitati di quartiere della città, individuandoli come soggetti adibiti a presentare le pratiche per conto dei cittadini. «Ma il protocollo firmato non può che essere nullo perchè non rispetta la legge - prosegue De Dilectis - Senza poi considerare che nessuno può chiedere soldi per queste pratiche. Perciò noi patronati ci siamo rifiutati di firmare un accordo con l’Asl». Non solo: le Acli hanno chiesto un incontro urgente con il direttore del Distretto sanitario per discutere dei soldi incassati abusivamente dalle associazioni rionali. «La legge ed un decreto ministeriale individuano nei patronato gli unici organi preposti all’informazione, all’orientamento, all’assistenza e alla tutela in campo previdenziale e socio-assistenziale. Queste attività - chiarisce il direttore - devono essere svolte gratuitamente, senza alcun onere a carico dei cittadini. L’accordo stipulato dal Distretto sanitario di Torre del Greco non tutela i cittadini in maniera adeguata e soprattutto li costringe a pagare per un servizio gratuito».

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