Acli Terra apprezza l’accordo siglato a Roma il 21 luglio 2010, presso la sede della Fondazione “Achille Grandi”, tra Unaprol, il Consorzio olivicolo italiano, e Unapol, Unione tra le Associazioni di produttori di olive.
Unapol e le sue associate potranno condividere con Unaprol programmi intesi a promuovere la commercializzazione sui mercati nazionali ed esteri, ma anche programmi legati a processi di sviluppo regionale del comparto olivicolo.
L’obiettivo è quello di valorizzare le produzioni italiane contro forme diffuse di contraffazione e di mercificazione dell’olio extravergine di oliva italiano, qualificato proprio dalla sua eccellenza esclusiva.
Acli Terra è particolarmente soddisfatta per tale accordo, perché l’iniziativa conferma un orizzonte condiviso sul piano politico, oltre che culturale, sia con Unapol che con Unaprol, di sostegno ad un progetto ormai urgente di rilancio dell’agricoltura italiana, anche nella sua dimensione economica e sociale.
Iniziative come questa possono consentire al comparto, nel suo complesso, di uscire dalla crisi che l’economia italiana sta affrontando.
Il valore dell’accordo sta anche nel suo carattere simbolico, che lo caratterizza a sostegno, in ogni forma, delle produzioni di qualità particolarmente tipiche dell’agricoltura italiana, che la rendono competitiva proprio per quanto che essa esprime.
Sullo sfondo dell’accordo ci sono anche i rapporti di alleanza privilegiata tra Acli Terra e Coldiretti, come si sono anche formalmente consolidati in una prospettiva che allea due grandi Organizzazioni popolari e democratiche per rappresentare un mondo agricolo e rurale generalmente costituito da imprese a conduzione familiare. L’accordo può concorrere a valorizzare il rapporto privilegiato che l’associazionismo professionale agricolo è chiamato a vivere con il territorio, luogo in cui le comunità locali esprimono valori di relazione e, dunque, legami non solo di scambio e di uso. La visione è quella di un’economia agricola che deve sviluppare un rapporto equilibrato e giusto tra valori materiali ed immateriali, necessari a rendere protagonisti del cambiamento produttori consapevoli e partecipi quali associano sia Unapol che Unaprol.
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