Oggi sono apparsi su diversi quotidiani articoli che riguardano una grande truffa nei confronti dell’Inps che vede coinvolti alcuni professionisti, un patronato ed un caf.
Non è il primo caso: dopo i falsi ciechi, le finte disoccupazioni, gli arretrati sulle invalidità c’è una continuità nelle truffe al residuo sistema di welfare.
Bisogna insistere per ripulire dai faccendieri il mondo delle pratiche sociali per almeno due motivi: in tempi di crisi far immaginare che siano tutte truffe i sussidi ai disabili e ai disoccupati significare giustificare pericolosamente tagli e strette finanziarie in un paese e in una città che di quel poco di assicurazione sociale ha legittima attesa; in secondo luogo non bisogna fare di un’erba un fascio lasciando credere che i Patronati e i Caf siano in realtà associazioni a delinquere organizzate per truffare gli enti previdenziali e lo Stato.
Tutto ciò mentre è in atto un attacco ai danni dei Patronati e delle Associazioni che svolgono il proprio ruolo nei confronti dei cittadini, immigrati, lavoratori e pensionati per rendere esigibili i loro diritti. I Patronati hanno una lunga e gloriosa storia di solidarietà e di presenza territoriale. I nostri promotori sociali lavorano con serietà e competenza e senza il contributo di questi Enti nati grazie alle conquiste sociali dei lavoratori molti diritti pur previsti legislativamente non sarebbero stati mai garantiti.
I personaggi senza scrupoli che si aggirano nella città e nei territori martoriati del Mezzogiorno contribuiscono ad affossare le ultime garanzie sociali. Bisogna fare pulizia presto e bene. I Patronati come quello delle ACLI e di tante grandi organizzazioni svolgono correttamente il loro compito con serietà, professionalità e spirito di dedizione in una realtà in cui l’abusivismo e la mancanza di regole e di affidabilità la fanno da padrone. Restare al lavoro in questa realtà diventa veramente difficile perchè mentre alcuni rispettano tutte le norme con elevati costi: sedi adeguate alle misure di sicurezza, tutela della privacy, gratuità delle prestazioni convenzionate, regolari assunzioni del personale e periodica formazione la concorrenza sleale dei faccendieri senza scrupoli crea pure un’immagine distorta dei Patronati riconosciuti da migliaia di lavoratori ed anche dalla nostra Costituzione Repubblicana.
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