lunedì, giugno 21, 2010

Il Cardinale va tra la gente, un coro di solidarietà.


di Paolo Mainiero Il Mattino

Da Stefano Caldoro a Rosa Russo Iervolino, le maggiori istituzioni esprimono solidarietà al cardinale Sepe. Il presidente della Regione manifesta all’arcivescovo di Napoli «stima immutata». «Il prosieguo dell’inchiesta, siamo certi, dimostrerà - dice Caldoro - la correttezza del comportamento del cardinale. Tutti i napoletani gli sono riconoscenti per l’azione meritoria che svolge ogni giorno». A Sepe va «l’affettuosa solidarietà» del sindaco di Napoli. «Nel pieno rispetto della magistratura - è il messaggio della Iervolino - sono sicura che il cardinale chiarirà le circostanze che sono in discussione e proseguirà serenamente la sua missione pastorale tanto cara al popolo di Napoli». Solidarietà al cardinale Sepe anche dal Pdl. Per il coordinatore regionale Nicola Cosentino «i sentimenti di profonda stima e di infinita ammirazione che i cittadini della Campania nutrono nei confronti del cardinale non saranno minimamente intaccati dall’iniziativa della magistratura». Vicinanza anche dal capogruppo in Regione Fulvio Martusciello: «Il cardinale è una autorità morale e tanti giovani hanno ritrovato le ragioni della speranza e della fede seguendo le sue parole». Dal Pd esprime «affettuosa vicinanza» la senatrice Teresa Armato. «Il cardinale ha rappresentato e rappresenta - commenta - una guida autorevole della chiesa napoletana e un riferimento per i poveri e per i deboli. Nel pieno rispetto del lavoro della magistratura mi auguro che si possa dimostrare la sua estraneità». Per Gianfranco Wurburger, dirigente del Pd, «è necessario stringerci tutti intorno» al cardinale. Conferma «affetto e stima» al cardinale il presidente delle Acli Pasquale Orlando che sollecita «maggiore attenzione» e «massimo rispetto» verso «una delle poche figure autorevoli della città e del Mezzogiorno». Per Don Luigi Merola, il cardinale «incarna la speranza della città» e Napoli, «alle prese con enormi problemi di invivibilità, ha più che mai bisogno di lui». Una lettera aperta a Sepe la scrive don Vitaliano Della Sala, prete di frontiera vicino ai No Global. «Spero sinceramente - scrive - che la sua posizione venga chiarita. Ma credo che questa triste vicenda vada vista come provvidenziale e sia lo stimolo per lanciare una riflessione sul giusto rapporto che deve intercorrere tra i vertici della Chiesa e quelli civili, tra i vescovi e i potenti, tra i beni terreni che la Chiesa gestisce e i poveri». Vicinanza al cardinale anche da Nino D’Angelo, che con Sepe ha più volte collaborato a iniziative sociali. «Gli voglio bene, è una persona che ispira fiducia. Quello che leggiamo - dice - scuote Napoli, è un colpo che non ci voleva. Il cardinale rappresenta l’anima migliore della città, e notizie del genere fanno male a tutta Napoli».

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