lunedì, maggio 17, 2010

SOMMA VESUVIANA. INAUGURATO IL PUNTO FAMIGLIA ACLI







ACLI e servi sociali territoriale insieme per offrire nuovi spazi alle famiglie e renderle protagoniste di cittadinanza.

"Grazie ad un interessante progetto delle Acli, Associazioni cristiane lavoratori italiani, arrivano a Somma Vesuviana i Punti Famiglia, ovvero una grande opportunità per un nuovo welfare". È così che Antonio Granato, consigliere comunale da anni impegnato nelle politiche sociali, ha aperto i lavori della tavola rotonda tenutasi venerdì nella sala consiliare e che ha visto la presenza massiccia del mondo dell’associazionismo, del cooperativismo, della scuola, della sanità e di tanti volontari che operano nell’ Ambito territoriale 10.

Una considerazione iniziale sul tema famiglia arriva dal sindaco Allocca, secondo il quale "la famiglia è e resta la struttura fondante della società. Se vogliamo assicurare un futuro ai nostri figli, dobbiamo ritrovare il senso e i valori autentici della famiglia di una volta". Una considerazione tanto semplice quanto importante che offre ai relatori spunti di riflessione sui nuovi bisogni e sui problemi che assillano la famiglia di oggi.

"Rispetto alle leggi che cambiano, ai finanziamenti che vengono continuamente decurtati - spiega Pasquale Orlando, presidente Acli di Napoli - occorre continuare a guardare al sociale con gli occhi della sensibilità. Sulle emergenze sociali si evidenziano diversi tipi di atteggiamenti: c’è chi ha le mani conserte, chi mette le mani in tasca per offrire contributi in particolari occasioni; c’è poi chi alza le mani in segno di protesta. In realtà nelle emergenze sociali servono le mani in pasta al problema, bisogna cioè impegnarsi in prima persona e noi delle Acli siamo per le mani unite, siamo per la rete. La solitudine nel sociale porta ad una non incidenza negli interventi. Le mani vanno unite per fare rete, per creare partecipazione e condivisione degli interventi, e gli interventi vanno programmati e ogni volta bisogna essere pronti a confrontarsi, a riflettere, a verificare gli effetti ottenuti, a mettersi in discussione".

A tracciare una puntuale analisi sociologica e sociale della realtà vesuviana è Nicola Anaclerio, coordinatore dell’ambito territoriale 10. Dati, leggi e decreti alla mano, Anaclerio elenca le difficoltà burocratiche e, soprattutto, finanziarie che rallentano ed ostacolano l’attivazione dei servizi sociali.

"Le risorse sociali sono diventate risorse appetibili per la sanità e noi abbiamo iniziato una battaglia quotidiana, per capire se possiamo recuperare i fondi per assicurare almeno i servizi essenziali. Oggi ci viene chiesta una compartecipazione che, rispetto ai bisogni territoriali, svuota letteralmente la cassa comunale riservata alle politiche sociali. Intanto- continua Anaclerio- la comunità sta cambiando, siamo passati da una società che si auto-curava ad una società che delega, con l’inevitabile aumento dei costi. E dobbiamo ammettere che siamo sempre meno in grado di fare un’analisi dei bisogni, e che ci ritroviamo a programmare gli interventi in base alle istanze che ci arrivano e che sono davvero tante".

L’aspetto positivo, su cui tutti i relatori concordano, è che la presenza di numerose associazioni e di tanti gruppi dimostra il forte attaccamento di Somma al territorio, per cui il punto famiglia, messo a disposizione dalle Acli, rappresenta un’importante opportunità per ritrovare e recuperare l’essenza della famiglia, vero pilastro di una società civile. Ad illustrare nei dettagli il progetto è il vice presidente delle Acli di Napoli, Vincenzo Cirillo, che chiarisce ed elenca gli obiettivi essenziale del punto famiglia, "il cui scopo è quello di rendere le famiglie protagoniste di cittadinanza, di dare una risposta alla frammentazione sociale e di favorirne la coesione".

"Nell’inaugurare un Punto famiglia a Somma - ha aggiunto Cirillo- che va ad integrarsi ai servizi già esistenti sul territorio, le Acli vogliono offrire spazi in cui le famiglie possono sentirsi tutelate e protagoniste, scambiandosi, in un’ottica di mutuo aiuto, talenti e competenze, non solo per sostenersi vicendevolmente nei vari ambiti della vita quotidiana, ma soprattutto per fare comunità."

"Da domani –ha concluso Antonio Granato- ci avviamo, insieme alle Acli e al terzo settore locale, a fare i primi ma importanti passi per ri-trovare il senso e i valori della famiglia, per costruire una comunità salda e sicura. Noi ci siamo e ci saremo per fare rete, per stare insieme, per fare comunità".

Autore: Carmela D’Avino

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