Cinque fine settimana per raccontare l'incontro di Napoli con la Spagna. "Ritorno al Barocco e...non solo", è il Maggio dei Monumenti di Napoli 2010, che per la sua sedicesima edizione ha scelto di puntare sulle testimonianze che quest'incontro ha lasciato nel patrimonio culturale e nell'identità della città.
Primo week end: musica
La tradizione musicale popolare del barocco napoletano si incontra con quella degli zingari dell'Andalusia. Napoli offrirà un pezzo significativo delle sue radici.
Secondo week end: teatro
"La casa di Bernarda Alba" di Federico Garcia Lorca. Un progetto teatrale di Gigi Di Luca trascritto in napoletano da Fortunato Calvino. L'opera è considerata il capolavoro del teatro contemporaneo spagnolo.
Terzo week end: danza
Quattro spettacoli diversi, interamente integrati negli scenari architettonici della città, che attraverso la danza e la loro forza comunicativa aiuteranno a svelare il fascino e l'anima di Napoli.
Quarto week end: cinema
"Napoli e la spagna, il Barocco nel cinema". La rassegna realizza un incontro tra le due culture spagnola e napoletana, grazie al confronto tra i due maggiori esponenti dei rispettivi cinema.
Quinto week end: letteratura
"I cavalieri del fantastico; eroi di oggi e di ieri tra Napoli e la Spagna". Una scorribanda tra i versi del fantastico e la suggestione della favola, senza trascurare la drammatica cronaca contemporanea.
A Napoli il Barocco si è manifestato con tratti distintivi unici, tanto da dare vita alBarocco Napoletano, il cui massimo fulgore si ebbe tra il 1600 - 1700, caratterizzando la città con una grandissima concentrazione di arte e monumenti. Un esempio per tutti, il Centro Storico di Napoli, Patrimonio Universale dell'Umanità, per la ricchezza delle sue chiese, palazzi, chiostri, fontane, strade e quartieri che hanno segnato la toponomastica cittadina (es: via Toledo, i Quartieri Spagnoli).
Il Maggio dei Monumenti rende omaggio al passaggio della civiltà spagnola, torna all'epoca in cui sorsero veri gioielli come il palazzo Reale, la reggia di Capodimonte, il Real Albergo dei Poveri...solo per fare qualcuno dei tantissimi esempi di queste preziose testimonianze.
Mostra España contemporanea
La mostra España contemporanea, a cura diDemetrio Paparoni, dal 1 al 31 maggio al Castel dell'Ovo, oltre a fare da "set design" al concerto, rimarrà esposta per l'intero mese di maggio.
i week end del Maggio
Un tema per ogni week end
Dopo l'evento di apertura, il concerto del 1 maggio di Sinead O'Connor al teatro di San Carlo, il primo week end sarà dedicato alla musica, ripercorrendo quella grande stagione musicale barocca che rese Napoli capitale europea della musica. Nel secondo entrerà in scena il teatro, che a partire dall'eredità linguistica spagnola esplorerà il terreno comune tra la nostra città e la Spagna. Il terzo sarà riservato alla danza, che vedrà molti luoghi del centro storico di Napoli animarsi con vari balli, dal tango alla tammurriata. Nel quarto protagonista sarà la magia del cinema a celebrare le affinità tra la nostra città e la nazione di Almodovar, Luis Buñuel e tanti altri grandi maestri. Nel quinto sarà la parola scritta a rappresentare l'incontro tra le due culture, attraverso i racconti paralleli che uno scrittore napoletano e uno scrittore spagnolo faranno della città.
10 itinerari per 5 week end
Per l'occasione sono stati costruiti, in collaborazione con l'istituto Cervantes, 10 itinerari attraverso i quali sarà possibile incontrare e ammirare tutte le principali e più belle testimonianze dell'epoca spagnola che ancora oggi rendono la città palcoscenico di arte e manufatti di inestimabile bellezza. In ogni week end del mese di maggio saranno offerte visite guidate gratuite per due dei dieci itinerari. Le visite si avvarranno di personale specializzato, dureranno due ore e saranno svolte, oltre che in italiano, anche in inglese e spagnolo e si terranno tutti i fine settimana. Particolarità del tutto eccezionale sarà poi l'apertura straordinaria di almeno una struttura di epoca spagnola lungo ciascuno dei dieci itinerari.
Spettacoli ed eventi
L'edizione 2010 sarà anche l'occasione per raccontare e far vivere le tantecontaminazioni culturali che il passaggio degli spagnoli ha lasciato a Napoli: monumenti, chiese e palazzi, ma anche arte e cultura. Così, durante tutti i fine settimana, in quegli stessi gioielli architettonici e museali realizzati in oltre due secoli di storia si terranno spettacoli ed eventi in grado di animare e vivacizzare l'intera città.
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