domenica, maggio 16, 2010

La nuova Giunta Regionale della Campania. News e commenti dalla stampa di oggi


Il presidente della Campania, Stefano Caldoro, ha composto la nuova giunta regionale. La vicepresidenza e’ andata a Giuseppe De Mita, nipote di Ciriaco, vicepresidente della Provincia di Avellino, a cui va anche la delega a Turismo e Beni culturali. Tra gli assessori, due consiglieri regionali, un parlamentare, molti docenti universitari e due sindaci. In particolare, Ernesto Sica, sindaco di Pontecagnano Faiano, ha la delega all’Avvocatura; Pasquale Sommese, consigliere regionale, al Personale; Ermanno Russo, consigliere regionale, all’Assistenza sociale e al Demanio; Marcello Taglialatela, parlamentare, all’Urbanistica e territorio; Edoardo Cosenza, preside della facolta’ di Ingegneria dell’ateneo ‘Federico II’, ai Lavori pubblici; Sergio Vetrella, docente nello stesso ateneo, Trasporti e Attivita’ produttive; Guido Trombetti, rettore sempre della ‘Federico II’, ha la delega all’Universita’ e ricerca; Anna Caterina Miraglia, docente a Salerno, all’Istruzione; Severino Natti, docente in Calabria e gia’ assessore alla Provincia di Napoli, al Lavoro; Giovanni Romano, docente universitario e assessore alla Provincia di Salerno, nonche’ sindaco di Mercato San Severino, all’Ambiente; il generale della Guardia di Finanza Gaetano Giancane, comandante regionale del Corpo in Calabria, al Bilancio. Caldoro mantiene ad interim la delega all’Agricoltura ed e’ commissario ad acta della sanita’ campana. (AGI)

di Gimmo Cuomo da il Corriere del Mezzogiorno)

Una giornata sotto assedio. Stefano Caldoro ha lavorato per l’intero sabato alla definizione della squadra che lo affiancherà nel governo della Regione Campania. E solo a tarda sera, quando ormai sembrava tramontata ogni speranza, il colpo di scena. Alle 23,10 Caldoro ha diffuso una nota col nuovo esecutivo, composto da dodici assessori. Il governatore ha, però mantenuto ad interim la delega pesante all’Agricoltura. Una sola donna, un superassessore, le competenze dell’urbanistica sdoppiate.

Vicepresidente della giunta, con delega al Turismo e ai Beni culturali, Giuseppe De Mita, il nipote del leader Udc Ciriaco. E quindi il consigliere regionale, sempre dell’Udc, Pasquale Sommese (Personale), il suo collega del Pdl Ermanno Russo (Assistenza sociale, demanio e patrimonio), il sindaco di Pontecagnano Ernesto Sica (Avvocatura), il deputato Marcello Taglialatela (Urbanistica e territorio), il preside della facoltà di Ingegneria della Federico II Edoardo Cosenza (Urbanistica e Lavori pubblici). Ed ecco il superassessore, il senatore Sergio Vetrella (Trasporti e Attività produttive). Ancora: la giurista Anna Caterina Miraglia (Istruzione), l’avvocato Severino Nappi (Lavoro) in quota Udeur, il rettore dell’Università di Napoli Guido Trombetti (Università e ricerca), il sindaco di Mercato San Severino Giovanni Romano (Ambiente), il generale della Guardia di finanza Gaetano Giancane (Bilancio), gradito al ministro dell’Economia Giulio Tremonti.

La giornata è stata lunghissima. Ore e ore trascorse a cercare una quadratura del cerchio accettabile, mentre l’insofferenza e i maldipancia prendevano la forma di lanci d’agenzia: precisi ammonimenti per il governatore del Pdl, ai quali si aggiungevano voci incontrollabili. Come quella sul veto espresso da Silvio Berlusconi in persona su Giuseppe De Mita, il nipote dell’ex segretario della Dc Ciriaco, destinato, come confermato anche dal suo partito, l’Udc, ad accomodarsi alla vicepresidenza e, comunque, nella giunta. Un paletto in grado di mettere in crisi il rapporto del governatore col partito di Pier Ferdinando Casini e di rendere l’esecutivo in costruzione fragile non meno di un castello di carte. Ancora boatos. La ministra Mara Carfagna, recordwoman delle preferenze in Campania che il centrodestra considera il valore aggiunto in Consiglio regionale, avrebbe minacciato di lasciare l’assemblea molto prima di essere costretta a farlo a causa dell’incompatibilità dei ruoli. Il motivo? Sempre il caso De Mita, aggravato dalla ormai quasi certa concessione di un assessorato all’Udeur. Secondo il ragionamento attribuito alla ministra, la nuova giunta, a causa dello spazio concesso a DeMita e a Mastella, rischierebbe di apparire già vecchia, soprattutto, troppo simile a quella di centrosinistra di bassoliniana memoria. Alla prova dei fatti solo voci, diffuse magari per tenere sotto pressione Caldoro. I maldipancia del Pdl di Benevento, Avellino e Caserta ha invece assunto la forma compiuta dei comunicati stampa affidati alle agenzie. Sfumata nei toni, ma inequivocabile nella sostanza, la dichiarazione della deputata e coordinatirice provinciale del Pdl di Benevento Nunzia De Girolamo che ha rivendicato spazio per la sua provincia. Al coordinatore regionale Nicola Cosentino e a Caldoro ha chiesto «di non varare una giunta che risponda soltanto alle esigenze dell’area metropolitana, ma di considerare le zone interne e, in particolare, il Sannio che non ha un assessore dai tempi del presidente Rastrelli». De Girolamo ha aggiunto: «Con Bassolino siamo stati sempre mortificati, spero soltanto che Caldoro cambi musica ed il Sannio torni ad essere protagonista di una regione che spesso sentiamo sempre più matrigna». Alle parole della coordinatrice del Sannio hanno fatto eco quelle dei consiglieri provinciali del Pdl di Avellino, legati al presidente Cosimo Sibilia, che hanno minacciato addirittura di uscire dal partito. «È essenziale ed irrinunciabile per il Pdl irpino — hanno scritto in una nota — essere rappresentato in giunta regionale, soprattutto, per consolidare, all’insegna del buon governo, l’esperienza del centrodestra alla Provincia di Avellino e in tanti comuni irpini». E per dare maggior forza alla propria richiesta i firmatari della nota hanno anche annunciato di aver «presentato le dimissioni dal partito nelle mani del presidente della Provincia invitandolo a rappresentare ai vertici la determinata posizione politica espressa». E anche da Caserta si sono levate proteste ufficiali contro una bozza di giunta che non prevedeva la presenza di un rappresentante di Terra di Lavoro. «Il Pdl casertano — ha ammonito il coordinatore provinciale vicario Gennaro Coronella— rivendica una presenza nella giunta regionale che sia espressione chiara di un territorio penalizzato in tanti anni dalle scellerate scelte del governo di centrosinistra. Non va inoltre trascurata la circostanza che la nostra provincia ha già pagato un prezzo altissimo per favorire l’alleanza con l’Udc e favorire l’elezione di Caldoro». I problemi non sono stati posti soltanto dal Pdl. Ma anche dal dirigente nazionale del Mpa Salvatore Ronghi. «Non vorrei ritrovarmi — ha ironizzato quest’ultimo — all’opposizione per i troppi ex bassoliniani e tecnici presenti nella giunta Caldoro. Spero che il presidente, pur essendo un ex socialista, si renda conto di aver vinto col centrodestra».

http://www.notiziarioitaliano.it/italia/politica/41276/campania-nuova-giunta-linea-politica-tecnica-rappresentate-solo-napoli-e-salerno.html

Campania nuova giunta. Linea politica tecnica. Rappresentate solo Napoli e Salerno
Campania nuova giunta. Linea politica tecnica. Rappresentate solo Napoli e Salerno
La Regione Campania ha il suo nuovo esecutivo. Il presidente Caldoro ha firmato in tarda serata i decreti con i quali ha assegnato le deleghe. Accordo raggiunto. Sono due i consiglieri che entrano a far parte della nuova squadra che dovrà guidare la Regione seguendo la "politica del fare" alla quale auspica lo stesso neopresidente. E' stata annunciata attraverso una nota stampa, alle 23:40 di un sabato sera, tre giorni dopo il primo Consiglio. Una settimana prima della scadenza naturale per poterla costituire. Un governo che sembra essere targato Cosentino-Alemanno.
Due i nomi per l'UDC, innanzitutto il vicepresidente, l’avv. Giuseppe De Mita, nipote del ex presidente Ciriaco, vicepresidente anche della Provincia di Avellino.A lui vanno Turismo e Beni Culturali. E' nato a Nusco (AV) il 26/10/1959, Laureato in Giurisprudenza all’Università Cattolica di Milano
Gli Assessori, si legge nel comunicato, sono:
on. Pasquale Sommese, con delega al Personale, nato a Cimitile (NA) il 4/7/1956, Consigliere Regionale;
dott. Ernesto Sica, Avvocatura, nato a Salerno il 27/8/1971, Laureato in Scienze Politiche, Assessore ai Trasporti della Provincia di Salerno, Sindaco di Pontecagnano Faiano (SA);
on. Ermanno Russo, Assistenza Sociale - Demanio e Patrimonio,nato a Marigliano (NA) il 4/10/1956, Consigliere Regionale;
on. Marcello Tagliatela, Urbanistica e Territorio, nato a Napoli il 29/11/1955, Laureato in giurisprudenza, Parlamentare;
prof. Ing. Edoardo Cosenza, Lavori Pubblici – Protezione Civile, nato a Napoli il 3/5/1958, Preside della Facoltà di Ingegneria dell’Università Federico II di Napoli;
sen. prof. ing.Sergio Vetrella, Trasporti e Attività produttive, nato a Napoli il 6/9/1947, Professore ordinario di Impianti Aerospaziali presso l’Università Federico II di Napoli;
prof.ssa Anna Caterina Miraglia, Istruzione, nata a Sapri (SA) il 26/7/1957, docente di diritto privato ed economico presso l’Università di Salerno;
prof. Severino Nappi, Lavoro, nato a Napoli il 15/4/1965, Professore ordinario di diritto del lavoro presso l’Università della Calabria, Assessore Risorse Umane alla Provincia di Napoli;
prof. Guido Trombetti , Università e Ricerca, nato a Napoli il 4/4/1949, Rettore dell’Università Federico II di Napoli;
dott. Giovanni Romano, Ambiente, nato a Mercato San Severino (SA) il 25/8/1962, Laureato in scienze politiche, docente di scienze della formazione presso l’Università di Salerno, Assessore Provincia di Salerno, Sindaco di Mercato San Severino (SA) ;
dott. Gaetano Giancane, Bilancio, nato il 10/10/1947 a Melendugno (LE), Generale della Guardia di Finanza, Comandante regionale Calabria. Quest'ultimo entra in Giunta su indicazione diretta del ministro all'economia Giulio Tremonti.

Il Presidente Caldoro mantiene ad interim la delega sull’agricoltura e, ricordiamo, è Commissario ad acta della sanità campana.
E' passata dunque la linea politico-tecnica.
Questi dunque i nuovi inquilini di Palazzo Santa Lucia. In sintesi e andando per "qualifiche" si tratta di due consiglieri regionali, un parlamentare, cinque docenti universitari, il rettore della Federico II, due sindaci. Solo una donna è stata inserita.
Caldoro non accontenta con l'ingresso di De Mita gli avellinesi che avevano minacciato la fuoriuscita dal partito, se non ci fosse stato un rappresentante PDL di Avellino. De Mita pur essendo di Nusco è in quota UDC. Accontenta solo in parte poi, perchè due consiglieri restano tali, pur ricoprendo il nuovo ruolo, pur avendo dimostrato, i membri avellinesi del PDL rigetto verso il doppio incarico. Restano senza assessori di rappresentanza anche Caserta e Benevento. Salerno fa il pienone.
Una giunta che sembra non avere una logica politica in quanto non è espressione completa delle istanze del territorio. Sembra vincere la linea De Mita collegata all'asse Cosentino-Taglialatela, quest'ultimo nominato assessore all'Urbanistica.
Un ramo che potrebbe garantirgli i giusti frutti, la giusta visibilità per rincorrere la sua velleità: quella di essere il prescelto candidato sindaco della città di Napoli nel 2011. La giunta dei sogni è fatta. Sarà un Caldoro-ne o un Calderone? Il cognome del Presidente ben si presta al gioco. Si spera possa smentirsi nei fatti.
Chissà se si tratta di esaudire quelli dei campani, o quelli della carriera politica di ciascuno dei nominati
16/05/10 07:32
Elisabetta Froncillo

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