martedì, aprile 06, 2010

TERREMOTO - L'Aquila, un anno dopo: vite ancora da ricostruire



Sono soprattutto anziani soli e genitori separati non affidatari di figli: non hanno avuto diritto agli insediamenti Map e Case, ma non hanno rinunciato a lottare. Riccardo, 67 anni, ha occupato la sua casa inagibile per la seconda volta in pochi mesi e Anita, 83 anni, una stanza della ex caserma Campomizzi. Va in piazza tutte le domenica Licia, “la prima guerriera”: il 21 febbraio, la domenica delle “chiavi” appese alle transenne, ha permesso a centinaia di suoi concittadini di entrare nella zona off limits per vedere lo stato delle cose. E sono ancora tanti gli sfollati sulla costa.

- Nella zona rossa solo 10 negozi attivi. Bruno, ottico, vice presidente di Confesercenti: “Commercianti e artigiani rappresentavano l’anima del centro storico della città: oltre mille esercizi con un fatturato di oltre 250 milioni”. Il decreto Abruzzo ha riconosciuto un 'aiuto' di 2400 euro per 3 mesi, e da 10 non percepiscono nulla. Quando riapriranno gli altri? “Una sessantina potrebbero riaprire presto, ma non tutti i proprietari potrebbero essere disposti a farlo”. E ad oggi non esistono agevolazioni per chi voglia ripartire.

- Onna, il vecchio e il nuovo si guardano. La piccola comunità si è unita più che in passato e ora tutti sono a lavoro per ricostruire il borgo. Poche settimane dopo il terremoto è nata la onlus “Ricostruire Onna”, che riunisce oltre 200 cittadini impegnati nel monitoraggio della ricostruzione, nell’assistenza e in attività di volontariato. “L’Unione ha fatto sì che il paese non morisse. Compatti abbiamo detto no al piano Case e siamo stati ascoltati”. E incombe il rischio di una variante che dovrebbe sorgere fra l’abitato e il fiume. vai al sito>>

TERREMOTO -

L'Aquila, così è cambiata la vita degli adolescenti
Vivevano per strade e stradine e si davano appuntamento ai quattro cantoni, sulla scalinata barocca di san Bernardino, a Piazza Palazzo davanti alla statua di Sallustio. Per mesi non si sono visti, divisi fra le tendopoli e la costa. Sono gli adolescenti aquilani, che ora hanno spostato i propri appuntamenti del sabato in quello che è ormai il centro della città: un centro commerciale alle porte della città, pochi metri dall’autostrada.

- “Servono nuovi spazi per ricostruire amicizie”. Rapporto di Save the Children: oltre 12.500 i minori colpiti dal sisma, quasi tutti tornati in classe nelle 72 scuole di nuovo operative. Solo alcuni vivono ancora in alberghi.L’associazione in questo anno ha seguito 1.700 bambini e adolescenti.
- Per le scuole 81 milioni. E' il costo dallo stato per realizzare le nuove strutture, oltre 30 milioni spesi per intervenire sulle strutture danneggiate. vai al sito>>

1 commento:

uniroma TV ha detto...

Al seguente link, il convegno tenutosi a Roma Tre sullo stato della ricostruzione del capoluogo abruzzese a un anno dal terremoto.

http://www.uniroma.tv/?id_video=15626

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