mercoledì, marzo 10, 2010

NASCE LA BULLA - INCUBATORE D'IMPRESA PER ORAFI NAPOLI, COME ANDARE A BOTTEGA





Accompagnare lo sviluppo delle imprese nel settore orafo e
insegnare ai giovani l'antica tradizione della lavorazione
dei metalli preziosi e delle pietre.
Con questo obiettivo è stato inaugurato oggi
l'incubatore d'impresa del Polo orafo napoletano, denominato 'La
bulla', dal gioiello che i giovani ragazzi romani indossavano
come amuleto fino al raggiungimento della maggiore età e
dell'indipendenza.

Al taglio del nastro del centro, realizzato in un immobile di
proprietà del Comune di Napoli in via Duca di San Donato, hanno
partecipato l'assessore al Commercio del Comune di Napoli Mario
Raffa, il presidente del Consorzio Borgo Orefici Roberto de
Laurentiis, l'assessore all'Artigianato della Provincia di
Napoli Valeria Casizzone, i presidenti del Consiglio comunale e
provinciale, rispettivamente, Leonardo Impegno e Luigi Rispoli
e, in rappresentanza della II Municipalità, che ha fortemente
spinto per la ristrutturazione dell'immobile abbandonato dopo il
terremoto, l'assessore Gianfranco Wurzburger.

Due le funzioni principali dell'incubatore la cui gestione è
affidata al Consorzio: la formazione orientata all'occupazione,
l'incubazione di otto giovani imprese selezionate attraverso un
bando. Imprese che godranno per i prossimi 4 anni del
tutoraggio orafo e aziendale e che saranno poi aiutate a
trovare un laboratorio nel borgo per lasciare il posto ad altre
8 aziende nascenti. "Gli obiettivi sono - ha detto Raffa -
incrementare l'occupazione, favorire l'emersione
del sommerso, rafforzare il capitale umano delle aziende
attraverso la formazione, proprio come si faceva un tempo in
bottega dove i giovani imparavano a lavorare". Nel 5 fabbricato
(che ha cinque piani) sono stati realizzati e attrezzati un
laboratorio didattico orafo, un'aula informatica, un'aula di
disegno tecnico, un laboratorio gemmologico e 7 laboratori
orafi, cui si aggiungono un centro servizi e un'area espositiva
aperta al pubblico e a visite turistiche. "Oggi - ha commentato
De Laurentiis - con l'apertura dell'incubatore e della scuola
orafa, che a Napoli mancava, si corona un sogno che ci
consentirà di togliere i giovani dalla strada e insegnare loro
la tradizione della creazione di gioielli artigianali che tutto
il mondo ci invidia, ed è anche un segnale dell'attenzione
delle istituzioni per il rilancio di piazza Mercato". Un
progetto, quello dell'incubatore del Polo orafo napoletano,
iniziato nel 2000, quando il Comune di Napoli, la Regione
Campania con altri enti locali ed associazioni, tra cui il
consorzio Borgo Orefici, stipularono il protocollo d'intesa per
la nascita e la crescita del Polo orafo campano, che vede
protagonisti Borgo Orefici, il Tarì di Marcianise e Torre del
Greco. "La riqualificazione dei centri storici - ha affermato
Casizzone - è obiettivo ambizioso da perseguire, in cui è
giusto investire fondi locali e governativi e lo è ancor di
più quando si fa formazione finalizzata all'occupazione".

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