"Fin da piccoli, e' importante essere educati al rispetto dell'altro, anche quando e' differente da noi". Lo ha detto Benedetto XVI citando nella messa per la Giornata Mondiale della Pace la "sempre piu' comune esperienza di classi scolastiche composte da bambini di varie nazionalita'", che, ha rilevato; "suscitano in noi la tenerezza e la gioia per un'innocenza e una fratellanza che ci appaiono evidenti: malgrado le loro differenze, piangono e ridono nello stesso modo, hanno gli stessi bisogni, comunicano spontaneamente, giocano insieme". Sono uguali a noi, ma cio', secondo il Papa, e' negato "nelle dolorose immagini di tanti bambini e delle loro madri in balia di guerre e violenze: profughi, rifugiati, migranti forzati". "Volti - li ha descritti con commozione - scavati dalla fame e dalle malattie, volti sfigurati dal dolore e dalla disperazione".
Il Papa apre il 2010 con la pace e l'ambiente
Roma, 01-01-2010
Il rispetto degli altri e la difesa dell'ambiente. Questi i temi principali toccati da Papa Benedetto XVI nell'omelia della messa celebrata questa mattina a San Pietro. Nel primo giorno dell'anno, la Chiesa celebra anche la Giornata Mondiale della Pace.
E il Pontefice ha sottolineato che la pace "incomincia da uno sguardo rispettoso, che riconosce nel volto dell'altro una persona, qualunque sia il colore della pelle, la sua nazionalita, la sua lingua, la sua religione". A questo bisogna essere educati "fin da piccoli". Parlando di ecologia, Benedetto XVI ha detto che "se l'uomo si degrada, si degrada l' ambiente in cui vive: Se la cultura tende verso un nichilismo, se non teorico, pratico, la natura non potra' non pagarne le conseguenze".
Come il capo dello Stato, anche il papa vede la crisi tutt'altro che alle spalle per l'Italia e ieri, nell'omelia dei Vespri di fine anno, Benedetto XVI ha espresso l'auspicio che si continui ad aiutare le famiglie e i disoccupati. Per la 43/a Giornata internazionale della Pace sono previste marce a Napoli, Firenze e Genoa organizzate dalla comunita' di Sant'Egidio; a Milano la messa per la pace del cardinale Dionigi Tettamanzi.
Apprezzamento di Napolitano "Considero importante il fatto che nel richiamo alla solidarieta' e ai valori morali incontriamo la voce e l'impegno di religiosi e di laici, della Chiesa e del mondo cattolico. Cosi' come nel discorso su una nuova concezione dello sviluppo - che tenga conto delle lezioni della crisi recente e dell'allarme per il clima e per l'ambiente - ritroviamo l'ispirazione e il pensiero del Pontefice": cosi' il presidente della Repubblica nel discorso di fine anno. "Vedo egualmente sentita da quel mondo l'esigenza dell'unita' della nazione italiana", ha aggiunto Napolitano.
I saluti a Napolitano "Uno speciale augurio desidero indirizzare al Signor Presidente della Repubblica Italiana. A lui, alle altre autorita' dello Stato e all`intero popolo italiano formulo ogni miglior auspicio per l`anno appena iniziato. Auguri!": cosi' il Papa a conclusione del tradizionale Angelus di Capodanno.
http://www.repubblica.it/2010/01/sezioni/esteri/papa-1-gennaio/papa-1-gennaio/papa-1-gennaio.html
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