Sarà il cardinale Crescenzo Sepe ad aprire la marcia della Pace del primo gennaio che segna l'inizio della manifestazione della 43°Giornata Mondiale della Pace in tutte le terre. Lo slogan sarà "Se vuoi coltivare la pace, custodisci il creato". Il corteo partirà alle 17,30 da piazza del Gesù e alle 18,30 l'arcivescovo al Duomo celebrerà la liturgia eucaristica. In occasione della celebrazione della Giornata Mondiale della Pace, in cui tutta la chiesa e tutti gli uomini di buona volontà sono chiamati ad impegnarsi per la pace nel mondo, anche la città di Napoli vuole far giungere il suo sostegno alle parole del Papa e alla sua sollecitudine per la pace nel mondo, ancora tanto diviso e segnato da guerre, ingiustizie, povertà e violenze. In tanti testimonieranno la vera vocazione di Napoli, città interreligiosa e multietnica, città di pace, e ricordare tutte le terre che nel Nord e nel Sud del mondo attendono la fine della guerra, fonte di sofferenza per tanti popoli e "madre" di tutte le povertà, e la fine del terrorismo. Una fiaccolata e un corteo silenzioso sfileranno per le vie del centro storico con dei cartelli che riporteranno i nomi dei Paesi oggi in guerra. Sarà presente Didier¬Joseph Tshibangu, sacerdote della Repubblica Democratica del Congo, che parlerà della difficile situazione di questa Regione. La Repubblica Democratica del Congo è un polmone verde ricco di foreste e di diverse specie animali, che a causa della guerra rischiano di estinguersi.
Il 1° gennaio, giorno tradizionalmente dedicato alla pace, sarà accompagnato nel 2010 dal messaggio del papa Benedetto XVI: “Se vuoi coltivare la Pace, custodisci il creato".
Fu papa Paolo VI nel 1968, durante la guerra in Vietnam, che scrisse il primo Messaggio per la Pace, che così si apriva: “… sarebbe Nostro desiderio che poi, ogni anno, questa celebrazione si ripetesse come augurio e come promessa, all'inizio del calendario che misura e descrive il cammino della vita umana nel tempo, che sia la Pace con il suo giusto e benefico equilibrio a dominare lo svolgimento della storia avvenire…”. Sono 43 anni da allora, che la Chiesa cattolica celebra il 1 gennaio come giornata Mondiale della Pace: l’insistenza è segno che i cristiani mai possono rassegnarsi ad accettare la guerra come soluzione ai conflitti e sempre vogliono essere operatori di pace.
Fu papa Paolo VI nel 1968, durante la guerra in Vietnam, che scrisse il primo Messaggio per la Pace, che così si apriva: “… sarebbe Nostro desiderio che poi, ogni anno, questa celebrazione si ripetesse come augurio e come promessa, all'inizio del calendario che misura e descrive il cammino della vita umana nel tempo, che sia la Pace con il suo giusto e benefico equilibrio a dominare lo svolgimento della storia avvenire…”. Sono 43 anni da allora, che la Chiesa cattolica celebra il 1 gennaio come giornata Mondiale della Pace: l’insistenza è segno che i cristiani mai possono rassegnarsi ad accettare la guerra come soluzione ai conflitti e sempre vogliono essere operatori di pace.
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