martedì, settembre 15, 2009

Cai se ne va, scoppia la protesta a napoli.

I lavoratori incassano la solidarietà del sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino: “Il diritto al lavoro – afferma il primo cittadino – va tutelato in modo sostanziale e non soltanto formalmente. Pretendere che lavoratori, molti dei quali sono l’unico sostegno della propria famiglia, si trasferiscano a Roma, significa in sostanza licenziarli. Con gli stipendi che hanno riuscirebbero a malapena a coprire le spese di viaggio. Quindi piena la solidarietà del Comune di Napoli nei confronti dei dipendenti Alitalia Cai del Centro direzionale e anche nei passaggi futuri l’Amministrazione continuerà a essere al loro fianco. Mi auguro vivamente – conclude Iervolino – che la Cai si renda conto della situazione e non procuri questo ulteriore gravissimo danno alla città”.
Intanto oggi il caso approda in Regione: il consigliere regionale Stefano Buono (ldv) fa sapere in una nota di aver deciso, dopo un incontro con una delegazione dei dipendenti, di portare la questione dei lavoratori Alitalia Cai di Napoli nel Consiglio regionale di oggi pomeriggio, quando, nel corso del question time, proporrà un’interrogazione al governatore Antonio Bassolino e agli assessori ai Trasporti, al Lavoro e alle Attività produttive, rispettivamente Ennio Cascetta, Corrado Gabriele e Riccardo Marone.
“La battaglia dei dipendenti di Alitalia Cai del Centro direzionale è sacrosanta”, spiega Buono ricordando che “nella sede napoletana, fino a131 dicembre 2008 c’erano 69 dipendenti, ora ne sono rimasti solo go e rischiano di perdere anche loro il posto di lavoro, perché c’è il progetto di spostare la sede a Roma. Sarà praticamente impossibile per i dipendenti trasferirsi a Roma – fa notare il consigliere regionate dell’Idv – e quindi siamo di fronte a un licenziamento che porterà altre famiglie sulla strada visto che a rischiare di perdere il lavoro sono persone che hanno più di quaranta anni e, quindi, con pochissime possibilità di trovare un altro impiego”
Buono sottolinea inoltre che “le continue richieste di affiancare e istruire altri dipendenti della sede di Roma sono un’ulteriore prova che il vero obiettivo è il licenziamento. E’ necessario un impegno comune per impedire che, ancora una volta, la Campania sia danneggiata dalla nascita di Cai”, aggiunge l’esponente del partito di Antonio Di Pietro. Buono ricorda infine che “finora sono stati disattesi tutti gli accordi presi dal Governo con la società che ha acquisito Alitalia, come dimostrano le settanta assunzioni fatte invece delle ceritonove previste e il rischio di perdere altri posti di lavoro”.

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