Dl Milleproroghe, sì Senato alla fiducia
Il Pd attacca: ennesima forzatura
L'opposizione: «Sparite le norme per l'ambiente»
ROMA (11 febbraio) - Il governo incassa la fiducia al Senato sul maxiemedamento al dl Milleproroghe. L'aula di Palazzo Madama si è espressa con 162 sì, 126 no e nessun astenuto. Il provvedimento passa ora
all'esame della Camera.
Un abuso della decretazione d'urgenza. «Il Pd voterà contro il decreto proroga termini. Non tanto per il contenuto specifico ma per questa grave ennesima forzatura». Così il senatore del Pd Stefano Ceccanti spiega il voto contrario del suo gruppo al Milleproroghe. «Il maxiemendamento su cui il governo pone la questione di fiducia riprende in sostanza i lavori della commissione. Ma mi chiedo il perché del ricorso al voto di fiducia. È evidente - spiega Ceccanti - che il governo ha paura, non si fida della maggioranza che lo sostiene, compressa coi decreti e con la finanziaria snella». Il senatore del Pd attacca poi quello che definisce «un abuso della decretazione d'urgenza da parte del governo Berlusconi».
Governo cancella norme ambientali. «Il Governo Berlusconi notte tempo sospende la norma, introdotta nella scorsa legislatura, che prevedeva l'obbligo che le nuove costruzioni fossero alimentate almeno in parte da fonti rinnovabili». La denuncia viene dagli Ecologisti Democratici che hanno trovato il comma «misteriosamente» apparso all'ultimo momento nel maxiemedamento governativo sul decreto Milleproroghe.
«Nella Finanziaria 2008 era stata introdotta - sottolinea una nota dell'associazione Ecodem - una norma che sanciva che dal primo gennaio 2009 per ottenere permessi per le nuove costruzioni doveva essere prevista l'installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili in modo tale da garantire una produzione energetica non inferiore a 1 KW per ogni casa e almeno 5 KW per i fabbricati industriali. Ora Berlusconi e Scajola rinviano di un anno tale obbligo». «Non hanno il coraggio di cancellarlo ma - aggiunge l'associazione - ne vanificano l'utilità con una proroga che impedirà ulteriormente lo sviluppo del settore delle fonti rinnovabili, quel settore su cui puntano tutti coloro che vorrebbero rilanciare l'economia ce che però evidentemente risulta indigeribile al nostro governo di destra».
Sicurezza sul lavoro. «Con il milleproroghe il governo posticipa di un anno i tempi per adeguarsi alle nuove norme sulla sicurezza, in barba a quello che purtroppo accade ogni giorno in Italia, dove ogni sette ore c'è una vittima del lavoro». È quanto dichiara in una nota Giuliana Carlino (Idv). «Il governo infatti - sottolinea l'esponente dell'Italia dei Valori - proroga, ancora di un anno, il termine per l'adozione dei decreti necessari a consentire il coordinamento della disciplina recata dal Testo unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro con la normativa relativa alle attività lavorative a bordo delle navi, in ambito portuale e per il settore delle navi da pesca, e per l'armonizzazione delle disposizioni tecniche in tema di trasporto ferroviario».
Amianto. «Stupore» per il fatto che nel maxiemendamento al decreto «milleproroghe» non sono stati inseriti gli emendamenti elaborati da parlamentari sia del Pd sia del Pdl per le pensioni ottenute per l'esposizione all'amianto e per quelle dei dipendenti del Consorzio autonomo del porto di Genova è stato espresso dal presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, in una lettera inviata al ministro del lavoro, Maurizio Sacconi ed al sottosegretario Gianni Letta.
Multe per chi guida barche ubriaco. «Finalmente ci saranno controlli e sanzioni per evitare che chi guida una qualunque imbarcazione, da un gommone di pochi metri ad una nave da diporto, lo faccia in stato di ubriachezza o sotto l'effetto di sostanze inebrianti o stupefacenti». Lo afferma il senatore del Pd Raffaele Ranucci, primo firmatario dell'emendamento al dl milleproroghe che introduce le nuove misure. «Un emendamento approvato in commissione e - spiega il senatore del Pd - fortunatamente presente nel maxiemendamento del governo».
Denuncia dei redditi a settembre, Scip in liquidazione, lavori autostrade: ecco le novità del decreto
ROMA (11 febbraio) - La liquidazione della Scip, la società veicolo per la cartolarizzazione degli immobili pubblici, è la novità dell'ultim'ora più rilevante inserita nel maxiemendamento del governo al decreto legge milleproroghe approvato oggi con la fiducia dal Senato. Un provvedimento che si è notevolmente arricchito nel passaggio al Senato, dapprima con le misure approvate in commissione Affari costituzionali e confluite nel maxiemendamento, come lo stop all'obbligo di gara per tutti i lavori da parte delle concessionarie autostradali, e poi con ulteriori norme inserite nel testo dal governo, a partire proprio dalla liquidazione della Scip fino alle norme sull'editoria. Ecco le principali misure del provvedimento.
Scip - La società veicolo per la cartolarizzazione degli immobili dello Stato sarà messa in liquidazione, così come i patrimoni separati (nei quali sono conferiti i portafogli immobiliari) relativi alla prima e alla seconda operazione di cartolarizzazione. Gli immobili rimasti invenduti torneranno in capo agli enti originariamente proprietari che potranno metterli in vendita direttamente.
Autostrade - Salta l'obbligo di gara per tutti i lavori da parte delle concessionarie autostradali, ma non solo, che potranno affidare "in house", e quindi senza obbligo di gara, il 60% dei lavori a società controllate. Le concessionarie, che non sono amministrazioni aggiudicatrici, sono invece tenute ad affidare a terzi, tramite una gara, almeno il 40% dei lavori, agendo a tutti gli effetti, solo per questa quota, come commissioni aggiudicatrici.
Arbitrati appalti - Slitta a fine 2009 il divieto di arbitrati sugli appalti pubblici: il termine originario era quello del 30 marzo.
Dichiarazione dei redditi - Nuovi termini per il modello Unico. Slitta al 30 settembre 2009, dal 31 luglio, il termine per le dichiarazioni dei redditi, per persone fisiche, enti commerciali e non, società di persone, società di capitali.
Editoria - La Cassa integrazione guadagni, già prevista per i giornalisti di quotidiani e agenzie, è estesa anche ai giornalisti dei periodici. Per quanto riguarda le crisi aziendali, è stabilito che il sostegno che si accolla lo Stato per i prepensionamenti è pari a 10 milioni di euro per il 2009. Nel caso però gli editori presentino piani di esodo con effetti finanziari superiori ai 20 milioni di euro, dovranno versare all'Inpgi uno specifico contributo per il finanziamento dell'onere eccedente. Modificata anche la norma sulla titolarità delle imprese: le azioni possono essere intestate a società per azioni e la partecipazione di dette società può essere intestata a persone fisiche, ma anche a società direttamente o indirettamente controllate da persone fisiche.
Ai vecchi giornali di partito (quelli che, al 31 dicembre 2005, avevano già maturato il diritto ai contributi) non è più richiesto il requisito della rappresentanza parlamentare, ovvero della presenza di almeno un giornalista per ramo del Parlamento.
Class action - Slitta di altri sei mesi l'entrata in vigore della "class action". L'introduzione dell'azione collettiva risarcitoria per i consumatori, che doveva entrare in vigore dal primo gennaio 2009, sarà operativa dal 30 giugno 2009.
Expo 2015 - Il ministero dell'Economia è autorizzato ad erogare fino a un massimo di 4 milioni di euro nel 2009 a titolo di apporto al capitale sociale di Expo 2015 Spa.
Patto di stabilità - Confermata e precisata la possibilità per gli enti locali di sforare i parametri del patto di stabilità interno a causa di investimenti in infrastrutture. A questi non saranno applicate le sanzioni previste.
Statali - Entro il 31 luglio del 2009 dovranno essere definiti, di concerto con i sindacati, i criteri e i parametri di misurabilità dei risultati dell'azione amministrativa da applicare ai fini dell'erogazione del trattamento economico accessorio al personale delle amministrazioni.
Fabbricati rurali - I fabbricati rurali non sono più soggetti al pagamento dell'Ici, indipendentemente dall'iscrizione in catasto con attribuzione di rendita.
Sicurezza lavoro - Nuovo rinvio per il Testo unico sulla sicurezza sul lavoro. Viene stabilito lo slittamento a 24 mesi per l'emanazione dei decreti attuativi del decreto legislativo sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
Pensioni - Il reddito di riferimento per tutte le prestazioni previdenziali e assistenziali sarà quello conseguito nell'anno solare precedente al primo luglio e avrà valore per la corresponsione del trattamento fino al 30 giugno dell'anno successivo.
Cabotaggio marittimo - Vengono ripristinati gli sgravi contributivi per il cabotaggio marittimo. La norma, per la quale vengono stanziati 20 milioni di euro, estende anche al 2009 la possibilità per le imprese armatoriali di usufruire di benefici contributivi assistenziali e previdenziali
per il personale.
Taglia-enti - I cosiddetti enti inutili avranno tempo fino al 30 giugno 2009, e non più fino al 31 marzo, per emanare i regolamenti di riordino ed evitare la soppressione prevista dal cosiddetto "taglia-enti".
Marketing telefonico - I dati personali presenti nelle banche dati costituite sulla base di elenchi telefonici formati prima del primo agosto 2005 potranno essere usati per fini promozionali fino al 31 dicembre 2009 dai titolari del trattamento che hanno costituito le stesse banche dati prima del primo agosto 2005.
Aifa - La pianta organica dell'Agenzia italiana del farmaco è fissata dal primo gennaio 2009 in 450 unità.
Piano carceri - Arriva il piano carceri per far fronte al sovrappopolamento degli istituti. Arrivano poteri straordinari per il capo del Dap, Franco Ionta, e iter più veloci per l'edilizia carceraria.
Noleggio con conducente - Giro di vite sull'attività di noleggio con conducente per distinguerla da quella dei taxi.
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