venerdì, gennaio 02, 2009

Benevento Acli Capodimonte: «Il Puc in dirittura d’arrivo ci impensierisce. Ecco perchè»

Da quanto si apprende dagli organi d’informazione, il nuovo ‘Piano urbanistico comunale’ per la città di Benevento sarebbe ormai in dirittura d’arrivo.
La notizia ci fa molto piacere e al tempo stesso ci impensierisce”.
Così la nota di avvio del presidente del Centro Studi Acli Capodimonte Giovanni Mazzone in una missiva indirizzata al sindaco della città capoluogo Fausto Pepe.
“Ci fa piacere poiché un documento di tal genere, così importante, dove sono deducibili le chiavi di lettura della nostra realtà municipale, come pure gli intendimenti razionali di fondo che essa determina per il proprio territorio, porterà senza dubbio una folata refrigerante sulla città, consentendo a tante energie, fino ad ora soffocate, di esprimersi a loro volta, mandando finalmente ad effetto le proprie progettualità; consentendo, inoltre, la stesura di altri importanti documenti amministrativi, per la realizzazione dei quali esso risultava propedeutico. Ci impensierisce, poi, dal momento che, tale documento, nel merito del quale qui non osiamo entrare vista la sua complessità e delicatezza, potrebbe mancare di quello spirito in virtù del quale, in controtendenza con le concezioni dominanti per il passato, deve assolutamente tendere a correggere, a sanare quei fenomeni di “ghettizzazione”, di “allontanamento e isolamento sociale” che ancora oggi, purtroppo, sono ben visibili nei quartieri di Capodimonte e Pacevecchia.
Nel seguire, dunque, le fasi finali di questa procedura, fidando di poter rappresentare di persona le esigenze del nostro quartiere all’amministrazione comunale, noi ci appelliamo anzitutto al signor Sindaco di Benevento, ma anche a tutte le forze politiche presenti in Consiglio comunale, e di maggioranza e di opposizione, affinché, in questa occasione cruciale per il nostro destino, ci si adoperi tutti insieme per conferire ai predetti quartieri “una funzione reale in rapporto al contesto cittadino”, ricalcando la tendenza degli urbanisti del nostro tempo, i quali tendono a tracciare percorsi di incontro e di fusione tra le élite e i ceti popolari”.

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