mercoledì, novembre 26, 2008

carta acquisti, social card. informazioni e moduli.

Informazioni introduttive

Per i cittadini che ne fanno domanda e che hanno i requisiti di legge (D.L. n. 112 del 2008) è disponibile una Carta Acquisti utilizzabile per il sostegno della spesa alimentare e dell'onere per le bollette della luce e del gas.

La Carta Acquisti vale 40 euro al mese. Per le domande fatte prima del 31 dicembre, la Carta sarà inizialmente caricata dal Ministero dell'Economia e delle Finanze con 120 euro, relativi ai mesi di ottobre, novembre e dicembre 2008. Successivamente, nel corso del 2009, la Carta sarà caricata ogni due mesi con 80 euro (40 euro x 2 = 80 euro) sulla base degli stanziamenti via via disponibili.

Con la Carta si potranno anche avere sconti nei negozi convenzionati che sostengono il programma Carta Acquisti, si potrà accedere direttamente alla tariffa elettrica agevolata e si potranno ottenere altri benefici e agevolazioni che sono in corso di studio.

La Carta Acquisti viene concessa agli anziani di età superiore o uguale ai 65 anni o ai bambini di età inferiore ai 3 anni (in questo caso il Titolare della Carta è il genitore) che siano in possesso di particolari requisiti.

Se è interessato/a ad avere una Carta, verifichi il possesso dei requisiti e le modalità per ottenerla leggendo con attenzione le informazioni relative alla sua fascia di età, oppure andando alle Poste o all'INPS, dove otterrà tutte le informazioni del caso. La Carta Acquisti si potrà richiedere negli Uffici Postali dal prossimo dicembre presentando il modulo di richiesta con la relativa documentazione.

grafica

Maggiori di 65 anni

info

graficainfo

Minori di 3 anni

5 commenti:

enea ha detto...

Io ho trovato i moduili per scaricare la
SOCIAL CARD qui:

http://ilfaro.e20x.com/social_card/social_card.asp

Anonimo ha detto...

Ufficio postale: 25 carte acquisti al giorno da consegnare con persone che fanno la fila dalle 6 del mattino.....oggi tutte le carte finite e tutti a casa!! E' una vergogna! Non ho vissuto la guerra ma dai racconti ascoltati di pesone anziane sembra di essere ritornati a quando c'era bisogno della tessera per avere il pane" Con la differenza che allora la condizione era comune a tutti OGGI, invece, la discriminazione che devono vivere coloro che andranno a fare la spesa con la social card è VERGOGNOSA!!! Dovrebbero vergognarsi i ns "governatori" e farci andare le loro madri a fare la spesa con la social card....Un semplice aumento di 40 euro AL MESE sulla pensione ai possessori dei requisiti...sarebbe stato troppo civile per un governo INCIVILE come il nostro.

Anonimo ha detto...

salve, dopo lunghe e faticose corse sono riuscito a far venire in possesso a mia madre di 92 anni la "social card" preciso che ha una pensione minima di 500€, ma al momento di utilizzare la carta.. risultava vuota.!! cioè non carica di credito.sono un sostenitore dell'attuale governo, ma in questo caso.. ci sono state tante parole.. ma in fatti.. nulla di concreto.!!!! grazie

Pasquale Orlando ha detto...

leggi l'ultima:
http://pasqualeorlando.blogspot.com/2009/01/colpo-di-scena-sul-bonus-famiglia.html#links

Colpo di scena sul bonus famiglia
Colpo di scena sul bonus famiglia, rinviati i termini al 28 febbraio: doppia beffa
Lo sconto fiscale arriverà solo in primavera, mentre le fasce di reddito non si toccano.
di Martina Aureli Il Salvagente.


Il colpo di scena sul bonus famiglia c'è, ma si traduce in una doppia beffa. Da un lato, infatti, i termini per la presentazione delle domande "scivolano" al 28 febbraio e questo vuol dire che nessuno vedrà il bonus fiscale né nella busta paga di gennaio, né in quella di febbraio. Forse farà la sua apparizione a marzo, ma il grosso si sposterà verso la primavera inoltrata. Altro che intervento per le famiglie in difficoltà a fine 2008.
Dall'altro, le fasce restano quelle fissate dal decreto anti-crisi, ampiamente criticate nelle settimane scorse, perché i fatti dimostreranno (com'è già accaduto per la Social card) che coprono una platea ben più ristretta di quella che è stata tanto pubblicizzata al momento del varo della misura.
Le famiglie anche con due soli figli faticheranno a entrare nei paletti di uno slalom pressocché impossibile se si cumulano i redditi familiari.

350 milioni di euro per gli assegnai familiari
Alessandro Pagano, il parlamentare siciliano del Pdl che aveva presentato un efficace emendamento per correggere le fasce di reddito del Bonus famiglia, cerca ora di mischiare le carte in tavola e dice che, comunque, in commissione è stato varato un aumento degli assegni familiari per 350 milioni di euro. Ma gli assegni sono stati estesi anche ai lavoratori autonomi, riducendone così drasticamente l'impatto, mentre il Forum delle associazioni familiari fa notare - giustamente - che non c'è paragone fra le cifre degli stanziamenti per il Bonus e per gli assegnai messe a confronto: da un lato oltre 2 milioni di euro (che, Social Card insegna) bisognerà vedere se verranno effettivamente spesi e dall'altra parte i 350 milioni appena messi in billancio.
Oltretutto le risorse verranno dai risparmi su un'altra inutile misure molto pubblicizzata al momento dell'inserimento del decreto anticrisi e rivelatasi del tutto inutile: quella sulla norma per gli aiuti ai mutuatari a tasso variabile, oltre il 4%, risibile nel momento in cui l'Euribor è calato (dati di ieri) 2,69%.
Per i mutui, è stata, invece, approvata la proposta di revisione sulle regole per la portabilità, con le tariffe dei notai che, rispetto al dimezzamento previsto nella stesura originaria, per le surroghe sono state azzerate. Spetterà loro solo il rimborso spese. Banche e intermediari finanziari non potranno applicare costi di alcun genere, anche in forma indiretta.

I pannolini per chi ha la Social Card
E' stato inserito, tra gli emendamenti approvati, anche un contributo per l'acquisto di pannolini e latte artificiale per i figli da 0 a 3 mesi. L'aiuto è riservato alla platea che ha già diritto alla social card.

Il testo lunedì va in aula, forse con la fiducia

Intanto, nel pomeriggio di sabato, le commissioni Bilancio e Finanze della Camera hanno dato via libera al decreto legge anticrisi che lunedì approderà all'esame dell'Aula. I deputati della maggioranza hanno espresso parere favorevole, con un'unica votazione, a un ultimo pacchetto di emendamenti. Pd, Idv e Udc non hanno votato a favore del mandato al relatore e non hanno approvato l'ultimo pacchetto di novità introdotte.
Il deputato dell'Udc, Gian Luca Galletti, ha però spiegato di non condividere il metodo (una sola votazione su una serie di proposte): "Avrei preferito voti distinti", ha infatti detto in commissione, esprimendo poco dopo alcuni pareri favorevoli sui singoli emendamenti.



Critico il Pd: il governo lascia solo il paese"Il governo lascia solo il paese. Le misure sono assolutamente inadeguate. Le famiglie, le imprese, i lavoratori sono abbandonati in uno dei momenti più difficili della storia italiana": lo afferma il capogruppo del Pd in commissione Bilancio Pier Paolo Baretta, al termine dei lavori delle Commissioni parlamentari sul decreto legge anticrisi."Non vogliamo fare allarmismi - dice ancora Pier Paolo Baretta - ma il testo che esce dalle commissioni ricalca quello approvato dal governo ed è del tutto insufficiente a rispondere alle necessità del paese".
Fra i capitoli che lasciano più dubbi al Pd, "quello relativo alle norme sul trasferimento dei rami d'impresa. Si tratta - spiega Baretta - di una misura pensata per Alitalia e che viene generalizzata dal decreto. Noi avevamo presentato un emendamento soppressivo, ma non è stato accolto e così resta la norma varata dal governo, che apre un vulnus gravissimo perché tutte le imprese potranno scomporre gli assetti societari senza tutele per i lavoratori".
Perplessità poi dal Pd anche sul capitolo del massimo scoperto: la stretta introdotta infatti "é ancora troppo morbida", spiega Baretta.
Resta, infine, il dubbio se il governo porrà la fiducia:
Il ministro per i rapporti con il Parlamento, Vito, dice che è prematuro pronunciarsi sulla fiducia, ma aggiunge che sicuramente il governo rispetterà "il lavoro svolto nelle commissioni così come è stato rispettato l'impianto originario del provvedimento".


Il Forum delle associazioni familiari: "Una doppia beffa"

“Il Bonus resta così com’è” - commenta Paola Soave, vicepresidente del Forum delle Associazioni familiari -
“Un provvedimento nato per aiutare le famiglie e che invece aiuta più i single e le coppie senza figli che le famiglie con figli. Chiedavamo soltanto una rimodulazione dei tetti di reddito per superare questa evidente stortura, senza alcuna maggiore spesa per lo Stato rispetto ai due miliardi e mezzo di euro già stanziati. E questo è sembrato ragionevole ai più, dentro e fuori la maggioranza di governo.Ma ancora più grave è che non si riesce ad aggiustare le cose non per una scelta politica precisa ma per l’insipienza di una burocrazia che ha predisposto e distribuito i moduli della richiesta prima che il decreto fosse convertito in legge.
In cambio solo l’ennesima, vaga promessa di aumentare gli assegni familiari utilizzando il fondo di garanzia per i mutui che probabilmente non sarà utilizzato. Un po’ poco, visto che se anche quei soldi saranno effettivamente risparmiati e non dirottati su altre emergenze, saranno solo 250 milioni, un decimo di quelli destinati al Bonus".
“Insomma” - conclude la Soave “una doppia beffa che ancora una volta richiede alle famiglie italiane un esercizio di pazienza”.

Anonimo ha detto...

che vergogna ho 2 figli uno di quasi7 e una di10 anni siamo disoccupati e il governo aiuta solo i bimbi minori di 3 anni e una vergogns i miei figlio che fanno la fame'?