Così anche al campo rom di contrada Candelara, territorio di Acerra, è stato celebrato il rito voluto da Maroni e dal governo italiano.
Sono giunti in forze giovedì 18 settembre: funzionari della Prefettura di Napoli guidati da un vice prefetto, la Croce Rossa Italiana con ambulanza, la protezione civile con camper del competente assessorato della Regione Campania, la Polizia di Stato , i Vigili Urbani del comune di Acerra con il comandante Trezza,l'assessore Gennaro Fatigati. Tanta gente con auto blu dotate di lampeggianti. Bisognava "censire" i rom, gli zingari che fanno paura, che attentano alla sicurezza dei buoni cittadini e chissà, anche alla sicurezza della Stato Italiano: Forse per questa ragione un poliziotto esibiva in bella mostra una pistola infilata nella cintura dei pantaloni dietro la schiena. Noi eravamo lì per caso: avevamo portato scarpe ai bambini, scarpe confiscate ai cinesi perchè contraffatte. Abbiamo assistito al censimento: Ci sembrava di assistere a una delle tante scene dei films americani: i cittadini rom sistemati di spalle al camper della protezione civile venivano fotografati con tra le mani, all'altezza del petto, una lavagnetta recante il numero di identificazione. Foto segnaletiche che ci ricordavano quelle dei campi nazisti o quelle più recenti dei terroristi da inviare a Quantanamo.
Nessun rispetto per la dignità dell'uomo trasformato in un numero. Ma i nostri rom, silenziosi, timidi, rispettosi si sono sottoposti a questa umiliazione con grande dignità per tutelare i loro bambini.
Nessuno dei rappresentanti delle istituzioni presenti si è chiesto come è possibile vivere in quelle condizioni: tra spazzatura, topi, senza acqua potabile con decine e decine di bambini che ti sorridono con mestizia. Hanno altro cui pensare. I rappresentanti delle istituzioni erano lì per adempiere a una grande missione: censire, fotografare, scrivere. I bambini ? Non sono i loro figli.
Mi diceva Jovanovic: " Io e questa nipotina l'altra notte siamo stati morsi dai topi ! " e me ne mostrava i segni. Nicolic aggiungeva : " Perchè ci prendete in giro ? Siamo venuti alla manifestazione indetta da voi nel castello baronale. Tutti hanno fatto promesse: il sindaco, voi, il vescovo: Ma qui non vediamo nulla di nuovo. Anche i bambini non vanno a scuola perchè il pulmino non viene a prenderli ".
Io mi sono sentito umiliato perchè gli amici rom hanno ragione.
Giro queste preoccupazioni a tutti i cittadini di Acerra affinchè prendano coscienza. Affinchè si mobilitino in difesa della DIGNITA' UMANA. Le istituzioni sanno quello che devono fare. Sanno i nostri bambini rom sono nati ad Acerra e devono essere amati come i nostri figli e i nostri nipoti. Agli uomini di fede non devo dire nulla. Loro conoscono il Vangelo... Lo leggano e Lo vivano. Non è sufficiente pregare... Cosa abbiamo imparato dalla rappresentazione teatrale di Paulus ? Non vorrei che ci fossimo convinti solo che il teatro è bello e che i nostri attori sono bravi !
Eustachio Paolicelli
Acerra 19 settembre 2008
Sono giunti in forze giovedì 18 settembre: funzionari della Prefettura di Napoli guidati da un vice prefetto, la Croce Rossa Italiana con ambulanza, la protezione civile con camper del competente assessorato della Regione Campania, la Polizia di Stato , i Vigili Urbani del comune di Acerra con il comandante Trezza,l'assessore Gennaro Fatigati. Tanta gente con auto blu dotate di lampeggianti. Bisognava "censire" i rom, gli zingari che fanno paura, che attentano alla sicurezza dei buoni cittadini e chissà, anche alla sicurezza della Stato Italiano: Forse per questa ragione un poliziotto esibiva in bella mostra una pistola infilata nella cintura dei pantaloni dietro la schiena. Noi eravamo lì per caso: avevamo portato scarpe ai bambini, scarpe confiscate ai cinesi perchè contraffatte. Abbiamo assistito al censimento: Ci sembrava di assistere a una delle tante scene dei films americani: i cittadini rom sistemati di spalle al camper della protezione civile venivano fotografati con tra le mani, all'altezza del petto, una lavagnetta recante il numero di identificazione. Foto segnaletiche che ci ricordavano quelle dei campi nazisti o quelle più recenti dei terroristi da inviare a Quantanamo.
Nessun rispetto per la dignità dell'uomo trasformato in un numero. Ma i nostri rom, silenziosi, timidi, rispettosi si sono sottoposti a questa umiliazione con grande dignità per tutelare i loro bambini.
Nessuno dei rappresentanti delle istituzioni presenti si è chiesto come è possibile vivere in quelle condizioni: tra spazzatura, topi, senza acqua potabile con decine e decine di bambini che ti sorridono con mestizia. Hanno altro cui pensare. I rappresentanti delle istituzioni erano lì per adempiere a una grande missione: censire, fotografare, scrivere. I bambini ? Non sono i loro figli.
Mi diceva Jovanovic: " Io e questa nipotina l'altra notte siamo stati morsi dai topi ! " e me ne mostrava i segni. Nicolic aggiungeva : " Perchè ci prendete in giro ? Siamo venuti alla manifestazione indetta da voi nel castello baronale. Tutti hanno fatto promesse: il sindaco, voi, il vescovo: Ma qui non vediamo nulla di nuovo. Anche i bambini non vanno a scuola perchè il pulmino non viene a prenderli ".
Io mi sono sentito umiliato perchè gli amici rom hanno ragione.
Giro queste preoccupazioni a tutti i cittadini di Acerra affinchè prendano coscienza. Affinchè si mobilitino in difesa della DIGNITA' UMANA. Le istituzioni sanno quello che devono fare. Sanno i nostri bambini rom sono nati ad Acerra e devono essere amati come i nostri figli e i nostri nipoti. Agli uomini di fede non devo dire nulla. Loro conoscono il Vangelo... Lo leggano e Lo vivano. Non è sufficiente pregare... Cosa abbiamo imparato dalla rappresentazione teatrale di Paulus ? Non vorrei che ci fossimo convinti solo che il teatro è bello e che i nostri attori sono bravi !
Eustachio Paolicelli
Acerra 19 settembre 2008
2 commenti:
quello che stavo cercando, grazie
leggere l'intero blog, pretty good
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