lunedì, agosto 25, 2008

Io solidale, tu poliziesco»: sfida-sicurezza tra Iervolino e De Luca

Fuoco amico nel Pd campano sulla sicurezza, con Vincenzo De Luca che respinge al mittente le critiche in arrivo da Napoli.
«Rispetto a lui io ho un taglio più solidaristico e meno poliziesco», ha detto in un'intervista al Mattino di ieri Rosa Russo Iervolino commentando l'inasprimento delle sanzioni contro accattoni, lavavetri e prostitute varato venerdì dalla giunta di Salerno: «Perché punire i mendicanti? Bisogna aiutarli», spiega il primo cittadino napoletano.
«Ma quale poliziesco! Ma quali maximulte ai mendicanti! Perché bisogna sempre buttare tutto in ideologia?», si chiede De Luca, che non vuole fare polemiche e non nomina mai la Iervolino ma ci tiene a fare chiarezza sulle sue scelte. «A Salerno non vengono multati i mendicanti, per l'amor di Dio, cerchiamo piuttosto di colpire il sistema dell'accattonaggio. Ci sono pulmini in arrivo dal napoletano che, il sabato soprattutto, ci scaricano in città schiere di questuanti: è questo racket che vogliamo sconfiggere. Io la multa la faccio semmai ai punkabbestia e ai lavavetri che intimidiscono i passanti e le donne al volante».
Nel mirino ci sono pure le prostitute: per loro la sanzione prevista è di 500 euro. Il bilancio tra venerdì e sabato è di 17 lucciole multate (nessuna di loro, era facile immaginarlo, ha conciliato) alle quali sono stati consegnati altrettanti fogli di via (anche un cliente è incappato nel nuovo provvedimento). Tutto inutile, ed è lo stesso De Luca ad ammetterlo implicitamente: «Le prostitute finiscono per collezionarne anche una dozzina di fogli di via, ma rimangono tranquillamente sulla strada. Non è accettabile. Io vorrei poter allontanare tutti gli stranieri che raggiungono il terzo decreto di espulsione, altrimenti non posso fare la cosa semplice e banale che mi domandano gli elettori: ripulire i quartieri».
Altrimenti, afferma il sindaco di Salerno, lo Stato continuerà ad essere un'entità puramente virtuale: «Ormai nei nostri centri urbani il principio di autorità non esiste più. Se la politica andrà avanti di questo passo, eludendo il crescente bisogno di sicurezza in questa giostra dell'impotenza, saranno i cittadini stessi a pretendere una vera svolta repressiva. Non dobbiamo esasperarli, è necessario agire prima». Le proposte di De Luca metterebbero certamente d'accordo non pochi sindaci di centrosinistra con i loro colleghi di centrodestra: «Primo: stabilire con un decreto legge l'immediatezza della pena, non posso continuare a vedere il parcheggiatore abusivo tornare a delinquere 24 ore dopo che l'ho arrestato. Secondo: dal governo ci vogliono maggiori risorse per finanziare più turni della polizia municipale nelle zone a rischio».
Non ha nessuna paura di passare per «sceriffo», De Luca, è stufo del «folklore» che accompagna ogni provvedimento sulla sicurezza («lo so, non è solo colpa dei giornali, ma spesso anche di noi sindaci »). Ma che fine fanno le politiche «di sinistra» come la solidarietà, la prevenzione, le strategie di inclusione della marginalità? «Sono cose che in questo discorso non c'entrano proprio nulla, stiamo parlando di lotta alla criminalità. Chi ha in tasca la ricetta della solidarietà me le dia pure, io devo prima rispondere alle emergenze del mio territorio». Ogni riferimento alle parole della Iervolino è puramente casuale.
Scritto da Fabio Cutri da il Corriere della Sera, 25-08-2008 06:59

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