sabato, giugno 14, 2008

Rea e De Silva «alleati» contro Baricco: sbagliate le critiche a Roberto Saviano

L'autore di «Seta» aveva etichettato il best seller come «la metamorfosi ultima del giornalismo». I due scrittori dissentono

NAPOLI - Ermanno Rea e Diego De Silva riscattano Roberto Saviano dopo le critiche di Alessandro Baricco a «Gomorra» pubblicate dal «Corriere della Sera». «Il romanzo di Saviano - ha dichiarato ieri Baricco sul Corsera - aldilà del suo valore civile altissimo, mi sembra il tipico frutto del trionfo di questa categoria di narrazione che prevale sull’informazione, la metamorfosi ultima del giornalismo». «La sua è una cultura di trincea - replica Rea - Ricordo che quando Saviano, ancora ragazzino, lavorava alla Fondazione del Premio Napoli, di cui sono stato presidente per 5 anni, lo rimproveravo perchè si esponeva troppo. Spesso gli tagliavano gli articoli oppure non glieli firmavano». «Napoli - continua lo scrittore - è una città difficile, che ti costringe a una condizione di prigionia, dalla quale ci si congeda di continuo, ma nella quale poi si ritorna sempre. Anch’io, nonostante nel mio ultimo libro parli di un addio a Napoli, penso di tornarvì.

Gli fa eco Diego De Silva: «Dietro il successo di Gomorra e del filone letterario da inchiesta c’è la spia di una mancanza più forte: la Campania è una terra che dovrebbe essere raccontata molto di più. Se Napoli ultimamente è al centro della produzione letteraria, è perchè è la città che racconta, molto meglio di altre, le trasformazioni sociali. Le anticipa fungendo da campanello d’allarme, trovandosi spesso nel suo destino di capro espiatoriò. I due scrittori napoletani, concorrenti al Premio Strega 2008, hanno parlato stamani alla cerimonia di votazione degli studenti romani che hanno scelto il loro vincitore ideale tra i 12 concorrenti di quest’anno. Il risultato ha visto, come libro preferito ’La solitudine dei numeri primì di Paolo Giordano. Diego De Silva e Ermanno Rea concorrono con due romanzi che hanno al centro Napoli e le sue contraddizioni: rispettivamente ’Non avevo capito nientè, storia di un avvocato napoletano che difende un becchino di camorra, e ’Napoli ferrovià, l’amicizia tra un ex-naziskin e un vecchio comunista nata nella stazione ferroviaria del capoluogo campano.

1 commento:

Anonimo ha detto...

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