"E' giusto e lodevole che le Istituzioni trovino un accordo per trovare delle possibili soluzioni tecniche all'emergenza Napoli, ma alla politica e al Governo Berlusconi, dobbiamo ribadire che questa città ha soprattutto bisogno di non perdere la propria anima." Lo afferma Pasquale Orlando, presidente delle Acli di Napoli e componente della direzione nazionale dell'associazione dei lavoratori cristiani.
"Al di là delle scelte d'immagine, con le decisioni calate dall'alto non si va lontano, diciamocelo chiaro – continua Orlando – I problemi di Napoli troveranno soluzioni solo se saranno condivise dalla gente e se si riuscirà a mantenere forte la coesione sociale, che va via via sgretolandosi, come dimostrano sia le recenti proteste per evitare l'apertura delle discariche, sia la vergognosa gazzarra contro i nomadi di stanza nel campo rom di Ponticelli. Questa città deve ripartire dalle forze più sane, quelle della società civile, piuttosto che dai tecnici supergalattici o dai professoroni tuttologi. Il sociale organizzato, anche stavolta, è pronto a fare la sua parte, ma chiede di essere coinvolto nelle strategie per la rinascita di Napoli. Il mondo dell' associazionismo, del volontariato, della cooperazione sociale non può essere lasciato ai margini. Alle Istituzioni diciamo a voce alta che siamo pronti a collaborare, mettendo a disposizione dei napoletani i nostri carismi e la nostra esperienza."
"Al di là delle scelte d'immagine, con le decisioni calate dall'alto non si va lontano, diciamocelo chiaro – continua Orlando – I problemi di Napoli troveranno soluzioni solo se saranno condivise dalla gente e se si riuscirà a mantenere forte la coesione sociale, che va via via sgretolandosi, come dimostrano sia le recenti proteste per evitare l'apertura delle discariche, sia la vergognosa gazzarra contro i nomadi di stanza nel campo rom di Ponticelli. Questa città deve ripartire dalle forze più sane, quelle della società civile, piuttosto che dai tecnici supergalattici o dai professoroni tuttologi. Il sociale organizzato, anche stavolta, è pronto a fare la sua parte, ma chiede di essere coinvolto nelle strategie per la rinascita di Napoli. Il mondo dell' associazionismo, del volontariato, della cooperazione sociale non può essere lasciato ai margini. Alle Istituzioni diciamo a voce alta che siamo pronti a collaborare, mettendo a disposizione dei napoletani i nostri carismi e la nostra esperienza."
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