Assegni: dal 30 aprile si cambia. Unitamente a libretti al portatore ed ai contanti, dal 30 aprile arrivano molte novità in merito all’operatività degli assegni bancari.
E’ la rivoluzione determinata dall’attuazione della direttiva n. 60/2005/CE e dall’introduzione del d.lgs. 21 novembre 2007 n. 231. La normativa antiriciclaggio entra così nella sua seconda fase di attuazione mettendo in atto una serie di comportamenti e modalità di impatto significativo.
Vediamo le novità per gli assegni.
Le banche rilasceranno solo carnet di assegni non trasferibili. Chi vorrà continuare ad utilizzare assegni in forma libera – che non riportino quindi la dicitura “non trasferibile” – dovrà fare una richiesta scritta alla propria banca pagando un’imposta di bollo di 1,50 € ad assegno.
I vecchi assegni potranno essere usati rispettando le nuove norme; si segnala quindi che tutti gli assegni:
* devono avere la clausola “non trasferibile”;
* se tale clausola non è apposta, occorre pagare il bollo di € 1,50 ad assegno e rispettare il limite massimo di 4.999 euro, poiché gli assegni liberi potranno essere emessi solo di importo inferiore a 5.000 €;
* le girate dovranno essere accompagnate dal codice fiscale di chi le effettua, in caso contrario saranno nulle e l’assegno non potrà essere incassato.
Un uso non corretto degli assegni può comportare una sanzione amministrativa che oscilla tra l’1% ed il 40% dell’importo trasferito.
E tra le cose da fare c’è l’acquisizione delle informazioni sui nuovi meccanismi di funzionamento degli assegni, e la presa d’atto che occorre sempre più frequentemente ricorrere a strumenti di pagamento elettronici come i bonifici, i giroconto, i POS o le carte di credito.
In effetti, le norme antiriciclaggio prevedono l’utilizzo obbligatorio di titoli e strumenti di pagamento nominativi, nei quali cioè viene indicato il nome e cognome del beneficiario con la clausola “non trasferibile”.
Attenzione anche al cosiddetto “cumulo” delle somme da trasferire. La violazione delle norme potrà essere contestata anche quando l’importo per il quale vige il divieto viene trasferito con più operazioni.
E’ la rivoluzione determinata dall’attuazione della direttiva n. 60/2005/CE e dall’introduzione del d.lgs. 21 novembre 2007 n. 231. La normativa antiriciclaggio entra così nella sua seconda fase di attuazione mettendo in atto una serie di comportamenti e modalità di impatto significativo.
Vediamo le novità per gli assegni.
Le banche rilasceranno solo carnet di assegni non trasferibili. Chi vorrà continuare ad utilizzare assegni in forma libera – che non riportino quindi la dicitura “non trasferibile” – dovrà fare una richiesta scritta alla propria banca pagando un’imposta di bollo di 1,50 € ad assegno.
I vecchi assegni potranno essere usati rispettando le nuove norme; si segnala quindi che tutti gli assegni:
* devono avere la clausola “non trasferibile”;
* se tale clausola non è apposta, occorre pagare il bollo di € 1,50 ad assegno e rispettare il limite massimo di 4.999 euro, poiché gli assegni liberi potranno essere emessi solo di importo inferiore a 5.000 €;
* le girate dovranno essere accompagnate dal codice fiscale di chi le effettua, in caso contrario saranno nulle e l’assegno non potrà essere incassato.
Un uso non corretto degli assegni può comportare una sanzione amministrativa che oscilla tra l’1% ed il 40% dell’importo trasferito.
E tra le cose da fare c’è l’acquisizione delle informazioni sui nuovi meccanismi di funzionamento degli assegni, e la presa d’atto che occorre sempre più frequentemente ricorrere a strumenti di pagamento elettronici come i bonifici, i giroconto, i POS o le carte di credito.
In effetti, le norme antiriciclaggio prevedono l’utilizzo obbligatorio di titoli e strumenti di pagamento nominativi, nei quali cioè viene indicato il nome e cognome del beneficiario con la clausola “non trasferibile”.
Attenzione anche al cosiddetto “cumulo” delle somme da trasferire. La violazione delle norme potrà essere contestata anche quando l’importo per il quale vige il divieto viene trasferito con più operazioni.
1 commento:
grazie grazissime x mi hai chiarito l'idee,cosi con calma leggerò x sarà utilissimo visto che uso assegni infatti già ho un nuovo carnet con nuove impostazioni, una cosa a proposito di banche ,una volta esisteva il banco di napoli ,poi san paolo,ma mi risulta che a capri cè il banco di napoli è possibile? buon inizio di settimana
Posta un commento