Una folla enorme, forse quasi 40 mila persone, ha partecipato oggi ai funerali di Chiara Lubich, la fondatrice del movimento dei Focolarini, scomparsa venerdì scorso. Sul feretro, tre garofani rossi, lo stesso tipo di fiori che Lubich acquistò il 7 dicembre 1943 giorno in cui decise di fondare, prima donna al mondo, il movimento cattolico, e che divennero quasi un simbolo della sua intuizione. E Quando la bara ha fatto il suo ingresso nella basilica di San Paolo Fuori le Mura, portata in spalla da alcuni focolarini, la commozione dei partecipanti si è sciolta in un lungo applauso. Alla cerimonia, presieduta dal cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato Vaticano, a cui hanno preso parte numerosi cardinali e vescovi, e diverse personalità politiche - nelle prime file Prodi con la moglie Flavia, Bertinotti, Rutelli, Casini, Pisanu, Fini e Melandri - è arrivata anche la 'voce' di Benedetto XVI che, in un messaggio, ha ricordato "il servizio silenzioso e incisivo, in sintonia sempre con il magistero della Chiesa" di Chiara Lubich. Poi il suo cordoglio ai responsabili dei Focolarini e "a quanti hanno collaborato con questa generosa testimone di Cristo, che - ha ricordato Benedetto XVI - si è spesa senza riserve per la diffusione del messaggio evangelico in ogni ambito della società contemporanea, sempre attenta ai 'segni dei tempi'".
Ha sottolineato, infine, Ratzinger l' "ininterrotto legame" della fondatrice dei Focolarini con i papi: "guida sicura da cui farsi orientare era per lei il pensiero del Papa. Anzi, guardando le iniziative che ha suscitato si potrebbe addirittura affermare che aveva quasi la profetica capacità di intuirlo e di attuarlo in anticipo". Nell'omelia affidata a Bertone, il cardinale ha evidenziato che come Madre Teresa di Calcutta e "altri già santi e beati" Chiara Lubich, ha diffuso l'amore di Cristo in un "secolo, il XX, segnato da crimini e tormenti". Poi il ringraziamento "al Signore - ha continuato il porporato - per la testimonianza che ci lascia questa sorella in Cristo, per le sue intuizioni profetiche che hanno preceduto e preparato i grandi mutamenti della storia e gli eventi straordinari che ha vissuto la Chiesa nel Secolo XX". A testimonianza dell'importanza che Lubich attribuiva al dialogo interreligioso, prima dell'inzio della messa, numerosi esponenti e rappresentanti di altre chiese e religioni, hanno preso la parola per dare l'ultimo saluto alla fondatrice del movimento che oggi è presente in 182 paesi nel mondo e conta più di due milioni di aderenti. Canti e cori hanno accompagnato l'intera cerimonia, e il gruppo musicale dei Focolarini ha intonato per l'occasione una canzone inedita scritta per lei dal titolo "Vieni, Vergine e sposa".
Nel secolo come quello appena trascorso, macchiato dal sangue di crimini e guerre, Chiara Lubich rappresenta un "astro lucente dell'amore divino". Il card. Tarcisio Bertone, segretario di Stato, ha voluto ricordare cosi' nell'omelia delle esequie, la fondatrice dei Focolari, scomparsa il 14 marzo scorso, all'eta' di 88 anni. Il XX secolo, ha affermato il porporato, "non dovra' essere ricordato solo per le meravigliose conquiste conseguite nel campo della tecnica e della scienza e per il progresso economico che pero' non ha eliminato, anzi talora ha persino accentuato l'ingiusta ripartizione delle risorse e dei beni tra i popoli; non passera' alla storia solo per gli sforzi dispiegati per costruire la pace che purtroppo non hanno impedito crimini orrendi contro l'umanita' e conflitti e guerre che non smettono di insanguinare vaste regioni della terra". "Il secolo scorso, pur carico di non poche contraddizioni - ha aggiunto il cardinale - e' il secolo in cui Dio ha suscitato innumerevoli ed eroici uomini e donne che, mentre lenivano le piaghe dei malati e dei sofferenti e condividevano la sorte dei piccoli, dei poveri e degli ultimi, dispensavano il pane della carita' che sana i cuori, apre le menti alla verita', restituisce fiducia e slancio a vite spezzate dalla violenza, dall'ingiustizia, del peccato: alcuni di questi pionieri della carita' la Chiesa li addita gia' come santi e beati: don Guanella, don Orione, don Calabria, Madre Teresa di Calcutta ed altri ancora". Nel XX secolo, infatti, sono nati anche nuovi Movimenti ecclesiali e Chiara Lubich, ha sottolineato il card. Bertone, "trova posto in questa costellazione con un carisma che le e' del tutto proprio e che ne contraddistingue la fisionomia e l'azione apostolica".
2 commenti:
quello che stavo cercando, grazie
Perche non:)
Posta un commento