sabato, gennaio 12, 2008

STOP A PLASTICA E IMBALLAGGI INUTILI!!!


To: Presidente della Repubblica Italiana, Presidente del Consiglio di Ministri, Commissario Europeo all'Ambiente, Presidente della Camera dei Deputati, Presidente del Senato della Repubblica, Ministro dell'Economia e delle Finanze, Ministro per le Riforme e Innovazioni nella Pubblica Amministrazione, Ministro dello Sviluppo Economico, Ministro dell'Istruzione, Ministro dell'ambiente, Presidente dell'Apat, Presidente della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, Presidente della Commissione Attivita' Produttive della Camera dei Deputati.


STOP A PLASTICA E IMBALLAGGI INUTILI!!!

Per una politica ambientale mirata al RIUTILIZZO ed alla RIDUZIONE DEGLI SPRECHI.


In Italia gli sprechi relativi ai materiali di consumo di tipo "usa e getta" (plastica, carta ed altro) sono in costante crescita. Solo nel 2004 sono state immesse sul mercato piu' di 2 MILIONI di TONNELLATE di imballaggi di plastica (dati Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclo ed il Recupero dei rifiuti di Imballaggi in plastica, Corepla) e un totale di 5 MILIONI di TONNELLATE di materiali termoplastici (dati Assorimap, l'Associazione dei riciclatori di materie plastiche). Essendo a conoscenza del fatto che la natura impiega dai 100 ai 1.000 anni per degradare la plastica in genere e oltre 1.000 per il polistirolo, con questa petizione i cittadini italiani chiedono ai destinatari che:

1) Venga ridotto al minimo l'utilizzo di materiale "usa e getta" in mense e refettori pubblici e privati (scuole, ospedali, altre aziende pubbliche, etc.) sostituendolo con altro riutilizzabile. Nel caso dell'impiego di carta nei predetti ambienti, sara' ammessa solo quella riciclata marcata FSC (certificazione di cellulosa non proveniente da foreste primarie). Ognuna delle predette sedi dovra' obbligatoriamente praticare la raccolta differenziata finalizzata al riciclaggio del materiale di risulta.

2) I contenitori (bottigliette d'acqua, recipienti per detersivi, etc.) siano affiancati da servizi "alla spina" efficienti. Ogni venditore di bevande/cibi presso grandi centri di distribuzione dovra' obbligatoriamente provvedere ad una distribuzione "alla spina" praticando un prezzo economicamente piu' vantaggioso rispetto ai prodotti "usa e getta". Anche la piccola distribuzione avra' la facolta', ma non l'obbligo, di praticare la distribuzione "alla spina" e sara' cura dei distributori fornire le necessarie attrezzature per la distribuzione alternativa a quella tradizionalmente praticata.

3) Obbligo per tutti i venditori, di vendere la merce priva di packaging non strettamente necessario, con l'esposizione del prezzo finale di vendita al netto dell'involucro. All'utente finale va lasciata la facolta' di trasferire la merce acquistata senza imballaggio o con imballaggio proprio. Ogni involucro supplementare proposto dal venditore (come nel caso di mono o pluri porzioni incellofanate e custodite a loro volta all'interno di ulteriori contenitori) dovra' avere un prezzo separato da quello di vendita del bene che andra' a contenere.

4) Si applichi un'addizionale di imposta ad ogni materiale di consumo di tipo "usa e getta" (es. piatti e bicchieri di plastica), i cui introiti dovranno finanziare esclusivamente iniziative ambientaliste mirate al riciclaggio, al riutilizzo ed alla comunicazione. Si incentivi, attraverso opportune forme di sgravio, l'utilizzo di involucri di materiale riciclabile e comunque non-plastico per il contenimento delle merci e si penalizzi l'impiego di imballi in polistirolo laddove possano essere sostituiti da cartone. I manuali di istruzione degli elettrodomestici siano collocati in buste di carta e non incellofanati.

5) Le eventuali sanzioni pecuniarie comminate per il mancato rispetto dei punti 1, 2, 3 e 4 andranno altresi' a finanziare iniziative ambientaliste quali rimboschimenti, ricerca su energie rinnovabili, realizzazione di piste ciclabili, contributi per l'installazione di pannelli fotovoltaici, comunicazione volta a promuovere tematiche ambientaliste, raccolta differenziata.

Sincerely,


The Undersigned

4 commenti:

Carmine Maturo ha detto...

Bravo....
si inizia così a risolvere il problema rifiuti iniziando a non produrli..."Disimballiamoci"
Comunque non è necessario ricorrere al Governo, un Sindaco attento potrebbe emetere un "Decreto Sindacale" e vietare la vendita di prodotti nell'ambito del proprio comune....

Anonimo ha detto...

quello che stavo cercando, grazie

Anonimo ha detto...

leggere l'intero blog, pretty good

Anonimo ha detto...

Perche non:)