Il record di nonna Teresa: 111 anni È nata nell’Ottocento e ha superato il Novecento i segreti della lunga vita: pasta, gelato e caffè

PASQUALE IORIO Palma Campania. Al suo primo vagito l’Ottocento non era ancora trascorso; la giovinezza fiorì nel Novecento successivo e la vide spettatrice di un paio di guerre mondiali; era ormai adulta quando nacque la Repubblica e donna adulta quando il primo uomo sbarcò sulla Luna. Adesso guarda serenamente lo scorrere del terzo secolo con tutto il carico di tecnologia che aumenta giorno dopo giorno. Ieri Teresa Ruberto ha compiuto 111 anni. Un traguardo incredibile che la incorona come la più anziana d'Italia. E tra qualche anno forse entrerà pure nel guinness come la persona più vecchia del mondo, scettro che per ora mantiene l'americana Edna Parker nata il 20 aprile 1893 con i suoi 114 anni. Ma lei, nonna Teresa, non smette di meravigliarsi per tanta longevità. «Oramai dopo i cento anni si va ringiovanendo: è come se si ripartisse da capo», scherza l'anziana che ieri sera ha festeggiato il suo compleanno tra parenti e amici venuti da ogni parte per assistere al soffio delle candeline. Nel 1896, anno in cui nasceva a Quadrelle, nell'Avellinese, Teresa Ruberto, che ora vive con la figlia Maria a Palma Campania, si consumava una delle date storiche dello sport: ad Atene iniziavano le prime Olimpiadi dell'era moderna. L'elisir di lunga vita? «Alzarsi da tavola ancora con l'appetito», dice l'arzilla nonnina che ama il gelato, va pazza per l'anguria, non rinuncia a una buona tazzina di caffé ed è devota alla pasta. Le sue abitudini non si toccano: appena il sole si nasconde comincia a recitare il Rosario e poi, dopo aver cenato, verso le 22 va a letto. Di mattina la sveglia suona alle 10.30 e dopo la colazione a base di orzo legge, fresco di stampa, Il Mattino, lei che, giusto centotre anni fa, ha frequentato la terza elementare ad un corso serale. E poi ci sono le chiacchierate con i nipotini, che sono 18. e i pronipoti, che arrivano a venti. Uno addirittura ha cent'anni di differenza con la trisavola ed un altro è nato lo stesso giorno. Ieri, appunto. «Siamo davvero fortunati ad avere una nonnina così», dicono con un pizzico di orgoglio, mentre fanno a gara a mangiare fette di torta con panna montata e fragoline.