sabato, luglio 28, 2007

ambiente e legalità tra cuma e il volturno



Sotto il torrido sole di fine luglio, i volontari di Costa dei Sogni arrivano a gruppetti da Napoli e Pozzuoli, vengono da Giugliano e da Marano, da Quarto e da Castelvolturno.
Vengono fino alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere per la loro manifestazione in favore della legalità.

In testa ci sono le truppe femminili dell'ARCA, l'Associazione per la Rinascita di Castelvolturno con le sue bandiere colorate e gli striscioni inneggianti all'Operazione Cernobyl con la quale il PM Donato Ceglie ha inferto un duro colpo alla criminalità ambientale che avvelena il nostro mare e le nostre terre.

C'è poi una folta delegazione della Coldiretti con associati provenienti da Pozzuoli e dal litorale, sotto la guida di Marcello De Simone, direttore della sede di Caserta.

Arrivano poi i volontari dell'Associazione dei Vigili del Fuoco in congedo di Giugliano, quelli delle ACLI di Bacoli e dell'Associazione Fiamme d'Argento di Pozzuoli.

Dietro di loro sventolano le bandiere bianche e blu dell'Associazione “Mare Blu” di Quarto e dell'Associazione “Mare Azzurro” di Marano. Ci sono infine i soci di “Bagnara che vive” e anche cittadini comuni che si aggregano spontaneamente.

Una lunga fila composta e colorata scivola silenziosamente lungo l'edificio baluardo dello Stato in Terra di Lavoro portando bandiere e decine di cartelli di ringraziamento ai Carabinieri e alla Procura Sammaritana.

“E' stata una manifestazione all'inglese. Una manifestazione composta e civile a sostegno della legalità che contrasta con vigore i nuovi untori, gente senza scrupoli che sparge ovunque veleni dannosi alla salute e all'ambiente”, ha commentato Gaetano Montefusco, presidente dell'Associazione Ambientalista “L'Avvocato del Mare” e legale di Costa dei Sogni, il cartello ambientalista cui fanno capo oltre 40 associazioni che operano sul litorale Domitio da Monte di Procida a Mondragone e poi.

L'avvocato Montefusco ha incontrato poi per qualche minuto il Procuratore Capo Mariano Maffei, per portare a nome di tutti un sobrio ringraziamento all'azione del suo ufficio, e ha precisato che tutte le associazioni aderenti a Costa dei Sogni chiederanno ai comuni del litorale di costituirsi parte civile nel processo contro gli imputati dell'operazione Cernobyl.
Se i comuni rimarranno inerti saranno allora direttamente i cittadini aderenti al cartello ambientalista a costituirsi in nome e per conto dei primi cittadini più svogliati, mediante l'esercizio dell'azione popolare prevista dall'art. 7 della L. n. 141 dell'8 giugno 1990 come modificata dall'art.4 della legge n.265 del 3 agosto 1999.

Sincera soddisfazione è stata espressa dai numerosi presidenti delle associazioni presenti alla manifestazione che hanno deciso anche di far pervenire al Procuratore della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere una formale richiesta tesa ad essere individuati come parti lese in questo importante procedimento che ha visto i Carabinieri del Gruppo per la tutela dell'ambiente procedere a 38 fermi ed al sequestro di 37 autoarticolati che trasportavano i fanghi velenosi dai depuratori di Cuma, Marcianise, Orta di Atella e mercato san Severino, in luoghi proibiti.

A conclusione della manifestazione oltre a Costa dei Sogni e all'Associazione “L'Avvocato del Mare”, hanno preannunciato la presentazione di una querela-denuncia per la deturpazione del mare ai sensi dell'art. 635 c.p. anche l'Associazione “Il Bilanciere” e l'Associazione “Arca” che operano sui devastati territori di Castelvolturno.

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