12 MAGGIO. PROCEDE A PIENO RITMO LA MACCHINA ORGANIZZATIVA DEL FORUM DELLE FAMIGLIE
Soltanto le Acli, che hanno chiuso ieri le “prenotazioni”, porteranno in piazza San Giovanni almeno quindicimila persone. Hanno organizzato duecentocinquanta pulman «ma - fanno sapere -la domanda era molto più alta, abbiamo dovuto dire molti no».Tra questi cinquanta da Napoli. E i neocatecumenali, movimento spirituale di origine spagnola che ai tempi fu il vero motore organizzativo della piazza madrilena antizapatero, sanno che possono contare su numeri decisamente più alti. Forse solo loro saranno centomila. E almeno ventimila saranno gli aderenti a Comunione e Liberazione. Le proporzioni sono queste, e se si tiene conto del fatto che le organizzazioni che fino a oggi hanno aderito al family day del 12 maggio sono più di trecento (e ci sono realtà capillari come l’Azione cattolica e il grosso delle parrocchie italiane) il conto è presto fatto; si dice centomila pensando a dieci volte di più e cioè a grattare il milione dal basso. La macchina organizzativa del Forum delle famiglie, a cui aderiscono tre milioni di nuclei familiari, punta a stupire. Per il momento colpisce che uno dei portavoce della manifestazione. il solitamente cauto Savino Pezzotta abbia detto esplicitamente che il 12 maggio si manifesterà per la famiglia ma anche contro i Dico. Il punto di mediazione raggiunto fra le associazioni che puntavano a una cosa più politica e quelle che invece insistevano per depoliticizzare l’evento ai tempi della convocazione della mobilitazione (Acli, Sant'Egidio, Ac) era stato proprio quello di evitare la contrapposizione frontale, sottolineando più l’aspetto pro che quello contro. Gli equilibri sono cambiati? «La natura della manifestazione non cambia», spiega a Europa un autorevole esponente dei "frenatori". «Lo slogan non sarà quello, il centro sarà la famiglia». Ma nei fatti, l’evento rischia davvero di colorirsi in un altro modo e di essere se non una manifestazione strumentale, comunque strumentalizzabile.
Intanto procede anche il toto presenze dei partiti, accettati in piazza senza bandiere. II centrodestra ci sarà in forze: praticamente tutta l’Udc (parrebbe anche Casini), un bel pezzo di Forza Italia, molta An. Il centro sinistra vedrà la presenza di due ministri, Fioroni e Mastella (con famiglia) e di una certa fetta di Margherita con tutti i teodem e il sottosegretario alla solidarietà sociale Cristina De Luca. Un drappello di liberali Dl, fra cui Natale D'Amico sarà nell’altra piazza, quella dell"orgoglio laico", piazza Navona. Dove manifesterà una nutrita rappresentanza di Rifondazione con il suo segretario Franco Giordano, il leader dello Sdi Boselli, un pezzo dell’ex correntone, e naturalmente i Radicali. Guidati dal ministro Emma Bonino. Anche in piazza Navona si attende molta gente ma San Giovanni è inarrivabile.
da Europa
Soltanto le Acli, che hanno chiuso ieri le “prenotazioni”, porteranno in piazza San Giovanni almeno quindicimila persone. Hanno organizzato duecentocinquanta pulman «ma - fanno sapere -la domanda era molto più alta, abbiamo dovuto dire molti no».Tra questi cinquanta da Napoli. E i neocatecumenali, movimento spirituale di origine spagnola che ai tempi fu il vero motore organizzativo della piazza madrilena antizapatero, sanno che possono contare su numeri decisamente più alti. Forse solo loro saranno centomila. E almeno ventimila saranno gli aderenti a Comunione e Liberazione. Le proporzioni sono queste, e se si tiene conto del fatto che le organizzazioni che fino a oggi hanno aderito al family day del 12 maggio sono più di trecento (e ci sono realtà capillari come l’Azione cattolica e il grosso delle parrocchie italiane) il conto è presto fatto; si dice centomila pensando a dieci volte di più e cioè a grattare il milione dal basso. La macchina organizzativa del Forum delle famiglie, a cui aderiscono tre milioni di nuclei familiari, punta a stupire. Per il momento colpisce che uno dei portavoce della manifestazione. il solitamente cauto Savino Pezzotta abbia detto esplicitamente che il 12 maggio si manifesterà per la famiglia ma anche contro i Dico. Il punto di mediazione raggiunto fra le associazioni che puntavano a una cosa più politica e quelle che invece insistevano per depoliticizzare l’evento ai tempi della convocazione della mobilitazione (Acli, Sant'Egidio, Ac) era stato proprio quello di evitare la contrapposizione frontale, sottolineando più l’aspetto pro che quello contro. Gli equilibri sono cambiati? «La natura della manifestazione non cambia», spiega a Europa un autorevole esponente dei "frenatori". «Lo slogan non sarà quello, il centro sarà la famiglia». Ma nei fatti, l’evento rischia davvero di colorirsi in un altro modo e di essere se non una manifestazione strumentale, comunque strumentalizzabile.
Intanto procede anche il toto presenze dei partiti, accettati in piazza senza bandiere. II centrodestra ci sarà in forze: praticamente tutta l’Udc (parrebbe anche Casini), un bel pezzo di Forza Italia, molta An. Il centro sinistra vedrà la presenza di due ministri, Fioroni e Mastella (con famiglia) e di una certa fetta di Margherita con tutti i teodem e il sottosegretario alla solidarietà sociale Cristina De Luca. Un drappello di liberali Dl, fra cui Natale D'Amico sarà nell’altra piazza, quella dell"orgoglio laico", piazza Navona. Dove manifesterà una nutrita rappresentanza di Rifondazione con il suo segretario Franco Giordano, il leader dello Sdi Boselli, un pezzo dell’ex correntone, e naturalmente i Radicali. Guidati dal ministro Emma Bonino. Anche in piazza Navona si attende molta gente ma San Giovanni è inarrivabile.
da Europa
2 commenti:
molto intiresno, grazie
La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu
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