Il libro scritto a quattro mani dal romanziere non credente e dal teologo
"Un viaggio con l'ombra alle spalle e il fiato di Dio sul collo". E' "Sottosopra" il nuovo libro di Erri De Luca secondo le parole del suo compagno di viaggio il teologo Gennaro Matino che firma con lui quest'opera. La presentazione al termine di un incontro coordinato da Pasquale Giustiniani, docente di filosofia teoretica, nel convento di San Lorenzo (nella foto).
Erri De Luca è un non credente che si confronta con i temi religiosi; ma non come un critico, bensì come un pioniere dell'antico testamento. Ha studiato anche l'ebraico per poter avere "gli strumenti per camminare e scoprire, senza intermediari, quel mondo dove tutto è rovesciato, dove gli ultimi diventano i primi, dove si proclamano i vinti".
Non a caso durante il dibattito che ha preceduto la presentazione, De Luca così spiega il suo rapporto con la religione: "Non sono credente perchè non do 'del tu' alla vita. Gli ebrei, ad esempio, hanno più intimità con la Sacra Scrittura. Un rapporto a tu per tu con la divinità, invece, è per me inaccessibile".
Il libro è un racconto a due voci che parla di sfide, di conquiste e scalate di montagne insormontabili (non a caso il titolo completo è 'Sottosopra - alture dell'antico e nuovo testamento'). "Ma anche quando si arriva al punto più alto - ricorda Gennaro Matino - c'è sempre il cielo a fare da sbarramento tra noi e la divinità e non ci resta che affrontare la discesa". [Caterina Morlunghi]
"Un viaggio con l'ombra alle spalle e il fiato di Dio sul collo". E' "Sottosopra" il nuovo libro di Erri De Luca secondo le parole del suo compagno di viaggio il teologo Gennaro Matino che firma con lui quest'opera. La presentazione al termine di un incontro coordinato da Pasquale Giustiniani, docente di filosofia teoretica, nel convento di San Lorenzo (nella foto).
Erri De Luca è un non credente che si confronta con i temi religiosi; ma non come un critico, bensì come un pioniere dell'antico testamento. Ha studiato anche l'ebraico per poter avere "gli strumenti per camminare e scoprire, senza intermediari, quel mondo dove tutto è rovesciato, dove gli ultimi diventano i primi, dove si proclamano i vinti".
Non a caso durante il dibattito che ha preceduto la presentazione, De Luca così spiega il suo rapporto con la religione: "Non sono credente perchè non do 'del tu' alla vita. Gli ebrei, ad esempio, hanno più intimità con la Sacra Scrittura. Un rapporto a tu per tu con la divinità, invece, è per me inaccessibile".
Il libro è un racconto a due voci che parla di sfide, di conquiste e scalate di montagne insormontabili (non a caso il titolo completo è 'Sottosopra - alture dell'antico e nuovo testamento'). "Ma anche quando si arriva al punto più alto - ricorda Gennaro Matino - c'è sempre il cielo a fare da sbarramento tra noi e la divinità e non ci resta che affrontare la discesa". [Caterina Morlunghi]
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