L'assegno già dalla sedicesima settimana di gravidanza. Proposte della Margherita per il welfare familiare: anche incentivi al part-time
Iva al 4% per le famiglie numerose che debbono acquistare un'auto da almeno sei posti (e pagano un bollo salato). Più asili nido. Incentivi per il part-time. Estensione degli assegni familiari ai figli universitari. Riforma dell'indice di equivalenza Isee (il «quoziente familiare»). Infine, un «Conto personale di cittadinanza» e un «Assegno di nascita», che va dal quarto mese di gravidanza al terzo mese di vita.
Sono numerose le novità e le riforme contenute nel ddl "Norme per la promozione del welfare familiare e generazionale", proposto dai senatori della Margherita Luigi Bobba e Tiziano Treu. E’ un «insieme organico di strumenti per realizzare il sostegno alle famiglie», considerate come soggetto sociale. Sarà portato alla Conferenza nazionale di maggio, ha detto Bobba, responsabile welfare del partito, presentando ieri il ddl nella sede nazionale di Roma, con il coordinatore Antonello Soro e la responsabile per le Politiche di inclusione Margherita Miotto. Le misure sono economiche, di accesso ai servizi, di promozione del lavoro femminile e, infine, riguardano l'investimento generazionale. Sul primo versante si agevolano i recuperi delle detrazioni fiscali non effettuate dai cosiddetti «incapienti» (anche con assegni fino a 200 euro per familiare a carico) e quelle per le spese di assistenza a bimbi e anziani non autosufficienti. Una «Carta famiglia» (su modello francese) agevolerà 1'accesso a servizi culturali, ricreativi, turistici e di trasporto. Per l'indicatore Isee viene fornita una nuova scala di equivalenze, in modo da aiutare le famiglie numerose. Ad esempio, rimodellando le tariffe dei servizi pubblici locali (acqua, gas, rifiuti), che tanto incidono sui bilanci casalinghi. Il ddl punta poi a far realizzare 3mila nuovi asili entro il 2010, incrementando il Fondo istituito dalla finanziaria 2007. Sulla conciliazione tra lavoro e famiglia, oltre a misure di incentivo al part - time, si estende a un anno il congedo parentale (con aumento dell'indennità fino al 70% della retribuzione, per i nuclei a basso reddito, rispetto all'attuale 30% generalizzato) e si prevedono incentivi per i datori che assumono, o riassumono, chi ha lasciato il lavoro per accudire la famiglia in massima parte donne.
Infine, il «Conto di cittadinanza», presso l'Inps, in cui confluiranno, dalla nascita ai 25 anni, contributi volontari, prestiti d'onore, integrativi statali o regionali, borse o assegni di studio. «Il ddI- conclude Bobba - intende rimuovere gli ostacoli al desiderio di fare famiglia di molti giovani e interviene con misure concrete per costruire un nuovo modello di welfare centrato sull'investimento nella famiglia e nelle nuove generazioni». L’impegno di spesa complessivo si aggirerebbe sui due miliardi e mezzo di euro.
di G.San
Sono numerose le novità e le riforme contenute nel ddl "Norme per la promozione del welfare familiare e generazionale", proposto dai senatori della Margherita Luigi Bobba e Tiziano Treu. E’ un «insieme organico di strumenti per realizzare il sostegno alle famiglie», considerate come soggetto sociale. Sarà portato alla Conferenza nazionale di maggio, ha detto Bobba, responsabile welfare del partito, presentando ieri il ddl nella sede nazionale di Roma, con il coordinatore Antonello Soro e la responsabile per le Politiche di inclusione Margherita Miotto. Le misure sono economiche, di accesso ai servizi, di promozione del lavoro femminile e, infine, riguardano l'investimento generazionale. Sul primo versante si agevolano i recuperi delle detrazioni fiscali non effettuate dai cosiddetti «incapienti» (anche con assegni fino a 200 euro per familiare a carico) e quelle per le spese di assistenza a bimbi e anziani non autosufficienti. Una «Carta famiglia» (su modello francese) agevolerà 1'accesso a servizi culturali, ricreativi, turistici e di trasporto. Per l'indicatore Isee viene fornita una nuova scala di equivalenze, in modo da aiutare le famiglie numerose. Ad esempio, rimodellando le tariffe dei servizi pubblici locali (acqua, gas, rifiuti), che tanto incidono sui bilanci casalinghi. Il ddl punta poi a far realizzare 3mila nuovi asili entro il 2010, incrementando il Fondo istituito dalla finanziaria 2007. Sulla conciliazione tra lavoro e famiglia, oltre a misure di incentivo al part - time, si estende a un anno il congedo parentale (con aumento dell'indennità fino al 70% della retribuzione, per i nuclei a basso reddito, rispetto all'attuale 30% generalizzato) e si prevedono incentivi per i datori che assumono, o riassumono, chi ha lasciato il lavoro per accudire la famiglia in massima parte donne.
Infine, il «Conto di cittadinanza», presso l'Inps, in cui confluiranno, dalla nascita ai 25 anni, contributi volontari, prestiti d'onore, integrativi statali o regionali, borse o assegni di studio. «Il ddI- conclude Bobba - intende rimuovere gli ostacoli al desiderio di fare famiglia di molti giovani e interviene con misure concrete per costruire un nuovo modello di welfare centrato sull'investimento nella famiglia e nelle nuove generazioni». L’impegno di spesa complessivo si aggirerebbe sui due miliardi e mezzo di euro.
di G.San
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