Ha fatto davvero molta impressione la seconda puntata di Pane e politica andata in onda Domenica 11 marzo 2007 alle 21.30. Emerge una politica diversa da quella che speriamo.
W L'Italia di Riccardo Iacona è tornato in prima serata con una serie di tre puntate dal titolo Pane e politica.
E' un viaggio in tre puntate che comincia in Calabria, a Catanzaro, quando la città sta per scegliere il proprio sindaco, prosegue e si allarga a tutta la Regione Calabria per indagare su sprechi e costi della politica e finisce a Roma, alla Camera, al Senato, a Palazzo Chigi, quando il governo Prodi sta per affrontare forse la prova più dura per la tenuta della maggioranza: la Finanziaria.
Riccardo Iacona ci racconta come si sono formate le coalizioni a Catanzaro, quali sono le strategie adottate dalle coalizioni per conquistare il sindaco della città , quali i patti con i tanti capielettori incaricati di spostare pacchetti di voti su quello o su quell’altro candidato.
Pane e politica racconta la crisi di rappresentanza dei partiti tradizionali e il venire avanti dei cosiddetti partiti-persona, vere e proprie macchine elettorali incardinate tutte su persone che per la loro posizione al Comune, alla Provincia o alla Regione sono in grado di poter coltivare il proprio elettorato: proprietari dei pacchetti di voti, i partiti-persona sono in grado di giocarsi il loro capitale sociale in maniera autonoma sul mercato della politica, spostandosi al centro, a destra o a sinistra. Del resto la posta in gioco negli ultimi anni è diventata alta: dal Consiglio circoscrizionale, al Comune, alla Provincia, alla Regione un eletto percepisce un vero e proprio stipendio.
Per molti la politica è l’unico vero lavoro e quando arrivi alla Regione è pagato talmente bene da falsare la gara: oggi un consigliere regionale della Calabria arriva a pretendere fino a quindici volte di più di un operaio, un professore, un ricercatore.
Ma si mangia Pane e Politica non solo nelle assemblee elettive: Iacona ci fa vedere come a partire dalle società miste e dai consigli di amministrazione, la politica occupi tutti gli spazi possibili e immaginabili. E infine Iacona ci porterà dentro la coalizione di Prodi per cercare di capire come è stato possibile che proprio il centro sinistra desse vita al governo più “grosso” nella storia della nostra Repubblica, il governo dei 102 tra ministri, viceministri e sottosegretari e quali conseguenze sulla selezione della classe dirigente ha avuto l’ultima legge elettorale.
Siamo proprio sicuri che questo è il modo migliore di selezionare la classe dirigente di un Comune, di una Regione, di un Paese?
W L'Italia di Riccardo Iacona è tornato in prima serata con una serie di tre puntate dal titolo Pane e politica.
E' un viaggio in tre puntate che comincia in Calabria, a Catanzaro, quando la città sta per scegliere il proprio sindaco, prosegue e si allarga a tutta la Regione Calabria per indagare su sprechi e costi della politica e finisce a Roma, alla Camera, al Senato, a Palazzo Chigi, quando il governo Prodi sta per affrontare forse la prova più dura per la tenuta della maggioranza: la Finanziaria.
Riccardo Iacona ci racconta come si sono formate le coalizioni a Catanzaro, quali sono le strategie adottate dalle coalizioni per conquistare il sindaco della città , quali i patti con i tanti capielettori incaricati di spostare pacchetti di voti su quello o su quell’altro candidato.
Pane e politica racconta la crisi di rappresentanza dei partiti tradizionali e il venire avanti dei cosiddetti partiti-persona, vere e proprie macchine elettorali incardinate tutte su persone che per la loro posizione al Comune, alla Provincia o alla Regione sono in grado di poter coltivare il proprio elettorato: proprietari dei pacchetti di voti, i partiti-persona sono in grado di giocarsi il loro capitale sociale in maniera autonoma sul mercato della politica, spostandosi al centro, a destra o a sinistra. Del resto la posta in gioco negli ultimi anni è diventata alta: dal Consiglio circoscrizionale, al Comune, alla Provincia, alla Regione un eletto percepisce un vero e proprio stipendio.
Per molti la politica è l’unico vero lavoro e quando arrivi alla Regione è pagato talmente bene da falsare la gara: oggi un consigliere regionale della Calabria arriva a pretendere fino a quindici volte di più di un operaio, un professore, un ricercatore.
Ma si mangia Pane e Politica non solo nelle assemblee elettive: Iacona ci fa vedere come a partire dalle società miste e dai consigli di amministrazione, la politica occupi tutti gli spazi possibili e immaginabili. E infine Iacona ci porterà dentro la coalizione di Prodi per cercare di capire come è stato possibile che proprio il centro sinistra desse vita al governo più “grosso” nella storia della nostra Repubblica, il governo dei 102 tra ministri, viceministri e sottosegretari e quali conseguenze sulla selezione della classe dirigente ha avuto l’ultima legge elettorale.
Siamo proprio sicuri che questo è il modo migliore di selezionare la classe dirigente di un Comune, di una Regione, di un Paese?
18 commenti:
sono un imprenditore catanese, tutto quello che ho sentito questa sera , purtroppo non mi e nuovo , sono sempre piu' convinto che la corruzzione sia talmente estesa che l'unica soluzione sia lo sfoltimento di tutta la burocrazia. sono stanco l'italia va ha pezzi ed ancora non si sente parlare che di legge elettorale e dico. Caro amico la classe politica pensa solo a gestire se stessa e non il paese, svegliamoci prima di finire nel baratro, il presidente della regione calabria ,ma anche gli altri non tutelano altro che se stessi , siamo circondati da persone incompetenti,
non guardo mai la tv, ma penso che ci siano cose degne di essere seguita come questa trasmissione
mò me la cerco
caro imprenditore catanese, mi trovi d'accordo:"la classe politica pensa a gestire se stessa e non il paese". Inoltre sei troppo buono a chiamare quelle persone incompetenti; per me sono arraffoni, ladri...la res publica per loro è una cuccagna (beato chi la raggiunge!)
Che dire. E' una vergogna? Ma chi si vergogna più oggi.
Gli imbecillli siamo noi che continuiamo a votarli.
Ma anche se non votiamo finiamo negli astenuti e questi se ne fregano continuando imperterriti a fare gli affari loro.
Esiste allora una scappatoia? Esisterebbe, ma è bene non augurarcela.
sono una persona che si interessa alla politica in generale ed ho capito che la politica quando diventa ideologia è come una qualsiasi religione, l'importante è avere fede. CIAO
destra sinistra centro,sono tutti uguali,tutti a pensare ai propri interessi e dei loro familiari.invece di inventare nuove entrate in tasse,che pagano sempre i soliti,perche' non cominciano loro ,i politici, a dare il buon esempio percependo stipendi normali,andare in pensione dopo 40 anni di lavoro,come pretendono da noi e togliersi altri mille privilegi. come diceva quello:sono tutti finocchi col culo degli altri.
non è solo l'effetto scandalo che fa leggere questa notizia e seguire la trasmissione "pane e politica". Magari è voglia di politica buona. Che sia un segno di partecipazione e non di qualunquismo? Credo (spero) di sì!
Ho visto anch'io la trasmissione. E l'ho trovato un ottimo esempio di giornalismo televisivo. Speriamo contini così.
Siamo davvero un popolo di sudditi di una classe politica autoreferenziale, zoticona e opportunista.
Le trasmissioni come questa sono davvero più uniche che rare. In qualsiasi paese democratico quanto mostrato dal servizio avrebbe scatenato terremoti politici e scandali. E invece? Lor signori continuano a sgranocchiare imperterriti..
dopo la trasmissione sono quasi scoppiata a piangere dalla rabbia, dalla delusione, dalla vergogna di essere calabrese!!! Mi chiedo davvero se esista un modo per cambiare questa triste realtà in cui siamo costretti a vivere. Da giovane e inesperta 21enne pensavo che il diritto di voto fosse il potere più grande...evidentemente non è così!!! E il bello è che io mi litigo anche con la gente per difendere un ideale di partito in cui credo...ma chi me la fa fare? Sono davvero sconfortata
Dopo la trasmissione,nella mia città non si parla d'altro.Durante la campagna elettorale il motto era "rinnovamento".Perchè c'è stato?"Nella trasmissione quel politico parlava di salute e di lavoro e che i suoi elettori vengono favoriti in queste due cose e non solo.La verità è un'altra i politici nel momento in cui raggiungono il potere dimenticano i problemi della città e pensano al loro compenso e come sistemare i propri familiari.Avete sottolineato i compensi da capogiro.Il compenso di uno di loro è il mio di un intero anno.Tengo a precisare una cosa che io faccio parte di quelle persone fortunate ma c'è chi non ha i soldi per mangiare e pagarsi l'affitto di una casa.Grazie per quello che avete fatto
Iacona santo subito!
Sono atterrito delle cose viste nelle tre puntate di PANE E POLITICA; primo perchè ho vissuto un periodo poolitico in toscana. INconcepibile una cosa simile... ma evidentemente ho gli occhi foderati di prosciutto; secondo: la costituzione palra chiaro e queste manovre pazzesche non hanno nulla a che fare con i principi fondamentali, e successivi articoli, comunque mal interpretati. Terzo: La politica che emerge è un "mondo parallelo" chche si autoreferreizia, che non ha nulla ha che fare con i principi che dovrebbero essere seguiti. Quarto: Questa trasmissione l'ho vista tranquillamente con una normalissima connessione ADSL in Francia. Qui l'idea dell'Italia è legata alla nobile qualità, ai beni monumentali alla culla di molte belle cose. Quanto stride!!!!!!!!! Provo vergogna. MA C****!!! Io non accetto questo schifo. SI DEVE SUBITO FARE QUALCOSA E RIPRENDERCI IL TIMONE IN MANO!!!
ciao.alex@hotmail.com
Chi è Italiano e vive in Italia da almeno 20 anni non può non essersi già accorto benissimo di questa sconcertante e vergognosa realtà politica, è vero piuttosto che ci siamo illusi, abbiamo continuato a pensare che gli uni fossero migliori degli altri, siamo stati raggirati con la storia del voto come diritto-dovere, siamo caduti nell'illusionismo massmediatico. Quanti giornali hanno parlato di questa trasmissione all'indomani? io ho cercato sui quotidiani maggiori e non ne trovo traccia! In tv meno che meno! quanti italiani l'hanno vista? suvvia sappiamo che l'audience di RAI3 e di questi programmi non è da Sanremo! perciò lor signori vivono tranquilli e se ne strafottono... Fin che la barca va loro stanno a galla, ma noi abbiamo già l'acqua al collo. Soluzione? una grande e radicale riflessione ETICA, dopo aver inondato uffici e sedi varie politiche di messaggi e e-mail ... Ma diciamoci pure: chi di noi non ha mai chiesto favori? chi di noi può davvero scagliare la prima pietra? è questo il gioco ( e il giogo) perverso da cui è difficile uscire.
i blog, quidi, servono a qualcosa.
Sono straniero, oggi italiano, tutto quello che ho visto, putroppo, non mi e nuovo, adesso sono più convinto che in Italia esiste due stati, uno governato e gestito dai politici e l'altro, dai ricchi e potenti dell'economia... Il popolo onesto lavoratore, resta impotente ed incapace di reagire. Deve subire e basta. Il sottoscritto fa parte di quella categoria che NON ha diritto di esprimere la sua opinione e dire la sua. Ho paura di esprimere la mia opinione.
Mi lasciate dire solo: Sono certo dell'impossibilità che le cose cambiano partendo dal Parlamento Nazionale italiano.
E' tutto talmente sconfortante che fa cadere non solo le braccia. Il paese intero è retto da una classe politica monolitica, chiusa a riccio, che si autocelebra ogni giorno. Una classe politica che finge di amministrare il paese, ma invece i loro provvedimenti sono solo politici, pensano solo ed esclusivamente al ritorno politico di ogni singolo atto da loro emesso. Vivo a Napoli e da 15 anni
il puparo Bassolino e il suo pupazzo Iervolino fanno solo promesse, tavole rotonde e quadrate, parlano di opportunità e potenzialità, ma intanto la disoccupazione giovanile è la più alta d'Europa, la camorra ha un giro d'affari solo per droga di 500 milioni di euro AL GIORNO, i morti ammazzati del solo 2007, ad ieri, siamo credo a 30, ma provvedimenti seri e veri contro la disoccupazione che è la madre dei problemi delinquenziali, non se ne vedono. Non parlo di quelli promessi o in itinere, come direbbero loro, ma di quelli fatti e attivi, che danno risultati, non si vedono. O se esistono non vengono pubblicizzati. Il Comune di Napoli ha 600 milioni di euro di multe arretrate da incassare, e che cosa fà? Nulla.
Del problema dell'immondizia con le attuali 700 mila tonnellate da smaltire, che aumentano tutti i giorni, non è un problema di Bassolino nè di Iervolino. A loro non importa un bel niente. Bertolaso, tra non molto si arrenderà e se ne andrà. L'ho saputo pochi giorni fà da un consigliere della Regione. E intanto pochi giorni fa giornalisti di France Presse e di Le Monde hanno fotografato e flmato l'incredibile sconcio della Campania e tra non molto ne vedremo delle belle su tutti i giornali e le riviste più importanti d'Europa. Ovviamente ripresi dai nostri quotidiani e telegiornali. E che cosa fanno Bassolino e Iervolino? Nulla.
Mica si dimettono. Basta che i loro provvedimenti non disturbano i loro elettori principali, la CAMORRA, basta lasciare tutto come è, come ad esempio non costruire un porto turistico a Bagnoli per 400 posti barca, (quello che doveva accogliere la Coppa America)che darebbero lavoro ad almeno 3000 persone, e lasciare quindi che "mano mozza" camorrista che gestisce i 500 posti barca, tutti illegali e senza autorizzazione, a circa 6000 euro all'anno, quindi circa 3 milioni di euro, e tutto va bene.
L'unico consiglio che ho il dovere di dare a chi ha alternative, specialmente ai giovani è di andarsene. Assieme ai circa 20.000 che da anni ogni anno abbandonano la Campania.
Grazie, Pasquale, per quello che fai. L'unico mio conforto è constatare che TUTTI la vedono come me, o perlomento tutti quelli che sono disposti a parlare. Il tuo sito è una bella raccolta di opinioni di CITTADINI che hanno a cuore il bene della collettività, cioè IL LORO STESSO BENE. Finisco con la mia considerazione fondamentale: l'unico problema nostro è la corruzione. Dovunque, a tutti i livelli. La corruzione blocca i migliori e dà potere ai peggiori. E nel paese dei FURBI fanno carriera i FESSI. Guardiamoci d'intorno: è così.
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