Oltre diecimila persone hanno già scaricato e inviato l'immagine con la scritta in inglese e in arabo. Ora tocca ai blogger e ai siti italiani "Liberate Mastrogiacomo", l'appello sta facendo il giro del mondo
ROMA - La foto di Daniele Mastrogiacomo con l'appello in inglese e in arabo a liberarlo ("Free Mastrogiacomo, he'is a journalist") sta facendo il giro del mondo. A ieri sera (l'iniziativa è partita ieri mattina), almeno diecimila navigatori l'avevano già scaricata per inviarla ad amici o conoscenti. Oltre duemila avevano scelto la versione in arabo. E la cosa continua e si moltiplica: il passaparola della rete sta funzionando a pieno ritmo. L'idea, lo ripetiamo, è quella di far sapere a tutti (e soprattutto a chi si trova più vicino ai luoghi del sequestro e ai gruppi che l'hanno sequestrato) una semplice ma basilare verità: "Daniele Mastrogiacomo è solo un giornalista ed era Kandahar solo per raccogliere notizie, sentire persone e raccontare l'Afghanistan dall'interno". Per questo obbiettivo, dunque, internet si sta rivelando uno strumento prezioso.
E la foto di Mastrogiacomo, con l'appello a liberarlo può diventare anche una specie di simbolo di "segno" di libertà da tenere su un sito o su un blog almeno fin quando il nostro collega non sarà tornato a casa. Per questo invitiamo tutti i blogger italiani e chiunque ha un sito a scaricare il "codice" necessario (operazione semplissima) che permette di inserire l'appello sulle pagine web.
E la foto di Mastrogiacomo, con l'appello a liberarlo può diventare anche una specie di simbolo di "segno" di libertà da tenere su un sito o su un blog almeno fin quando il nostro collega non sarà tornato a casa. Per questo invitiamo tutti i blogger italiani e chiunque ha un sito a scaricare il "codice" necessario (operazione semplissima) che permette di inserire l'appello sulle pagine web.
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