A partire dall'esperienza associativa vissuta nelle ACLI e da quella amministrativa a Napoli e Castellammare di Stabia utilizzo questo spazio per affrontare i temi del dialogo tra le generazioni, del lavoro, della formazione, del welfare, della partecipazione e della loro necessaria innovazione.
giovedì, febbraio 08, 2007
PRODI ACCELERA SU UNIONI CIVILI, PER MASTELLA INTESA POSSIBILE
Roma, 8 feb. (APCom) - Prodi accelera sulle unioni civili e pensa a stringere i tempi per l'approvazione di un disegno di legge sui diritti delle convivenze di fatto. A Palazzo Chigi si è appena concluso un vertice tra il presidente del consiglio e i ministri Rosy Bindi, Barbara Pollastrini, Giuliano Amato, Clemente Mastella, Massimo D'Alema e Francesco Rutelli per mettere a punto il testo da portare all'esame del Consiglio dei ministri. Favorevole all'intesa sul tema il ministro della Giustizia Clemente Mastella. "Prima si fa e meglio è", ha sintetizzato lasciando la riunione di Palazzo Chigi. E farlo presto significa, per il Guardasigilli, "evitare inutili tensioni". Ma sul tema resta tutto il suo dissenso: "Anche se la mia collaborazione istituzionale è corretta e garantita, le mie posizioni sul problema restano quelle di prima: non ho cambiato opinione o idea". L'incontro si svolge dopo che ieri la Margherita, su proposta di Francesco Rutelli, ha raggiunto un accordo a favore dell'ultima stesura del ddl illustrata da Rosy Bindi. Un testo che distingue bene i diritti e doveri delle persone che convivono dall' impossibile creazione di un 'simil-matrimonio'. "Ci siamo impegnati nel programma dell'Unione ad approvare una normativa su prerogative e responsabilità di chi convive, soprattutto a tutela del convivente più debole, in una società in cui cresce la frammentazione", ha detto Rutelli. Il tema delle unioni di fatto ha acceso il dibattito nellla Margherita: gli ex del partito popolare hanno presentato un documento più che avallato da Franceschini, Soro e Marini. Il testo ha raccolto rapidamente 60 firme, non solo di 'ex Ppi': oltre ai mariniani Oliverio e Ladu, hanno firmato anche i parisiani Monaco, Magistrelli, Procacci e Treu. Nel partito di Rutelli molti si sono poi attestati su posizioni laiche, come Paolo Gentiloni. A spingere per un accordo nella Margherita è anche il segretario di Rifondazione Comunista Giordano. "Rutelli dovrebbe lavorare per convincere i suoi e farne rientrare il dissenso".
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