E' stato firmato a Palazzo Chigi l'accordo sull'anticipo al 2007 delle norme per il decollo della previdenza integrativa e sul trasferimento all'Inps del Tfr maturando 'inoptato' delle aziende con più di 50 dipendenti.
Erano presenti, per il Governo, - oltre al Presidente del Consiglio Romano Prodi - il Ministro dell'Economia e delle Finanze, Tommaso Padoa-Schioppa, il Ministro del Lavoro, Cesare Damiano, il Viceministro dell'Economia, Vincenzo Visco, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, Enrico Letta, e il Sottosegretario all'Economia, Nicola Sartor. Per i sindacati hanno siglato l'accordo i segretari generali di CGIL, CISL e UIL, Guglielmo Epifani, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti; per Confindustria il Presidente Luca Cordero di Montezemolo.
Ecco in sintesi i contenuti principali dell'intesa:
- per tutte le imprese al di sopra di 50 dipendenti saranno integralmente destinati all'Inps i fondi non affluiti alla previdenza integrativa (tale disposizione sarà riesaminata nel 2008);
- il Governo si impegna a rivedere il trattamento fiscale dei fondi integrativi con l'intento che questo sia in linea con quello applicato alla previdenza integrativa degli altri paesi europei.
- il Governo si impegna a riprendere e concludere la discussione aperta con il sistema bancario, al fine di trovare forme per venire incontro alle imprese che trovassero difficoltà nell'accesso al credito. In questo ambito potrebbe essere studiata la costituzione di un limitato fondo di garanzia.
- è previsto l'anticipo al 2007 delle compensazioni per le imprese previste dalla legge, quale condizione per la destinazione di parte del Tfr ai fondi integrativi o all'Inps.
I lavoratori interessati ai fondi pensione sono quasi 16 milioni. Il flusso annuale di tfr è pari a 13 miliardi. Il 99,5% delle imprese non dovranno trasferire al fondo della Tesoreria istituito presso l'Inps il Tfr inoptato.
Erano presenti, per il Governo, - oltre al Presidente del Consiglio Romano Prodi - il Ministro dell'Economia e delle Finanze, Tommaso Padoa-Schioppa, il Ministro del Lavoro, Cesare Damiano, il Viceministro dell'Economia, Vincenzo Visco, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, Enrico Letta, e il Sottosegretario all'Economia, Nicola Sartor. Per i sindacati hanno siglato l'accordo i segretari generali di CGIL, CISL e UIL, Guglielmo Epifani, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti; per Confindustria il Presidente Luca Cordero di Montezemolo.
Ecco in sintesi i contenuti principali dell'intesa:
- per tutte le imprese al di sopra di 50 dipendenti saranno integralmente destinati all'Inps i fondi non affluiti alla previdenza integrativa (tale disposizione sarà riesaminata nel 2008);
- il Governo si impegna a rivedere il trattamento fiscale dei fondi integrativi con l'intento che questo sia in linea con quello applicato alla previdenza integrativa degli altri paesi europei.
- il Governo si impegna a riprendere e concludere la discussione aperta con il sistema bancario, al fine di trovare forme per venire incontro alle imprese che trovassero difficoltà nell'accesso al credito. In questo ambito potrebbe essere studiata la costituzione di un limitato fondo di garanzia.
- è previsto l'anticipo al 2007 delle compensazioni per le imprese previste dalla legge, quale condizione per la destinazione di parte del Tfr ai fondi integrativi o all'Inps.
I lavoratori interessati ai fondi pensione sono quasi 16 milioni. Il flusso annuale di tfr è pari a 13 miliardi. Il 99,5% delle imprese non dovranno trasferire al fondo della Tesoreria istituito presso l'Inps il Tfr inoptato.
1 commento:
un'altra rapina alle tasche dei lavoratori, "il TFR e mio e lo gestisco io!!!!"
Posta un commento