Il giorno 25 ottobre 2006 riprendono gli incontri del "Corso di Formazione alla Pace
preventiva" promossi dall'Istituto di Storia del cristianesimo della
Pontificia Facoltà Teologica della Sezione San Luigi (via Petrarca, 115 -
Napoli). Lo scopo di questi incontri è quello di offrire un servizio
formativo a tutti gli studenti, sulla centralità della Pace in un mondo che
sembra condannato ad accettare la guerra come unica possibilità di soluzione
dei conflitti.
Una guerra che non ha più il coraggio di pronunciare il proprio nome, ma che
attraverso l'uso accorto della propaganda si presenta come missione o
intervento umanitario, azione antiterroristica, promozione della democrazia.
Un vocabolario particolarmente suadente che abbiamo il dovere di rendere
comprensibile ai giovani che ci sono affidati. Occorre rompere l'omertà
dell'informazione e le mistificazioni dei governi e spiegare ciò che la
guerra realmente è: guerra infinita, orrore, crimine, delitto contro gli
esseri umani - soprattutto civili, donne e bambini. La grande ignoranza,
risultato della carente informazione, permette ancora ai giovani di non
sapere che oggi sono oltre quaranta i soldati italiani morti in seguito a
tumori contratti per il contatto delel nanoparticelle disperse dai proiettili all'uranio impoverito, che in Afghanistan le forze ONU utilizzano senza problemi le cosiddette bombe blu o
taglia margherite la cui potenza esplosiva è pari a quella di una bomba
atomica di piccole-medie dimensioni. Ma l'aspetto più importante non è solo
quello della conoscenza del crimine e degli orrori quanto il comprendere
quali alternative vi sono all'affermazione assoluta della violenza. Per
questo motivo gli incontri del "Corso di Formazione alla Pace preventiva" si
propongono di presentare percorsi di riflessione sulle figure dei testimoni
di Pace e sulle azioni nonviolente che possono essere compiute.
Di questi testimoni la nostra tradizione cristiana ha un ricco elenco che abbiamo il dovere di
presentare ai giovani (appena lo scorso anno abbiamo parlato della figura di
Franz Jägestätter il contadino sacrestano che si oppose ad Hitler). Lo
stesso Magistero nel XX secolo ha scritto parole di pace e fornito analisi
che non possono più allungo essere taciute (si pensi a Benedetto XV, a
Giovanni XXIII, a Giovanni Paolo II e ai suoi interventi sulla I Guerra del
Golfo).
Si tratta quindi di una formazione che ritengo sia tanto più necessaria per
coloro che presto saranno impegnati per ministero sacerdotale e per vita
religiosa nel compito grave di guidare e formare le coscienze.
Spero di rivedervi il 25 per ricominciare a riflettere e studiare insieme,
incoraggiandoci a vicenda sulla strada della Pace e della soluzione
nonviolenta dei conflitti.
Sergio Tanzarella
Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale
sezione San Luigi
Istituto di storia del cristianesimo
- PERCORSI DI FORMAZIONE ALLA PACE PREVENTIVA -
Esperimenti con la verità
Saggezza e politica di Gandhi
Interviene:
ENRICO PEYRETTI (Centro Studi “Sereno Regis” - Torino)
“Per questo mondo tormentato
non vi è alcuna speranza di salvezza
se non nella stretta e diritta via
della nonviolenza”[Gandhi]
via Petrarca, 115
Mercoledì, 25 ottobre 2006
Ore 17
Aula 1
preventiva" promossi dall'Istituto di Storia del cristianesimo della
Pontificia Facoltà Teologica della Sezione San Luigi (via Petrarca, 115 -
Napoli). Lo scopo di questi incontri è quello di offrire un servizio
formativo a tutti gli studenti, sulla centralità della Pace in un mondo che
sembra condannato ad accettare la guerra come unica possibilità di soluzione
dei conflitti.
Una guerra che non ha più il coraggio di pronunciare il proprio nome, ma che
attraverso l'uso accorto della propaganda si presenta come missione o
intervento umanitario, azione antiterroristica, promozione della democrazia.
Un vocabolario particolarmente suadente che abbiamo il dovere di rendere
comprensibile ai giovani che ci sono affidati. Occorre rompere l'omertà
dell'informazione e le mistificazioni dei governi e spiegare ciò che la
guerra realmente è: guerra infinita, orrore, crimine, delitto contro gli
esseri umani - soprattutto civili, donne e bambini. La grande ignoranza,
risultato della carente informazione, permette ancora ai giovani di non
sapere che oggi sono oltre quaranta i soldati italiani morti in seguito a
tumori contratti per il contatto delel nanoparticelle disperse dai proiettili all'uranio impoverito, che in Afghanistan le forze ONU utilizzano senza problemi le cosiddette bombe blu o
taglia margherite la cui potenza esplosiva è pari a quella di una bomba
atomica di piccole-medie dimensioni. Ma l'aspetto più importante non è solo
quello della conoscenza del crimine e degli orrori quanto il comprendere
quali alternative vi sono all'affermazione assoluta della violenza. Per
questo motivo gli incontri del "Corso di Formazione alla Pace preventiva" si
propongono di presentare percorsi di riflessione sulle figure dei testimoni
di Pace e sulle azioni nonviolente che possono essere compiute.
Di questi testimoni la nostra tradizione cristiana ha un ricco elenco che abbiamo il dovere di
presentare ai giovani (appena lo scorso anno abbiamo parlato della figura di
Franz Jägestätter il contadino sacrestano che si oppose ad Hitler). Lo
stesso Magistero nel XX secolo ha scritto parole di pace e fornito analisi
che non possono più allungo essere taciute (si pensi a Benedetto XV, a
Giovanni XXIII, a Giovanni Paolo II e ai suoi interventi sulla I Guerra del
Golfo).
Si tratta quindi di una formazione che ritengo sia tanto più necessaria per
coloro che presto saranno impegnati per ministero sacerdotale e per vita
religiosa nel compito grave di guidare e formare le coscienze.
Spero di rivedervi il 25 per ricominciare a riflettere e studiare insieme,
incoraggiandoci a vicenda sulla strada della Pace e della soluzione
nonviolenta dei conflitti.
Sergio Tanzarella
Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale
sezione San Luigi
Istituto di storia del cristianesimo
- PERCORSI DI FORMAZIONE ALLA PACE PREVENTIVA -
Esperimenti con la verità
Saggezza e politica di Gandhi
Interviene:
ENRICO PEYRETTI (Centro Studi “Sereno Regis” - Torino)
“Per questo mondo tormentato
non vi è alcuna speranza di salvezza
se non nella stretta e diritta via
della nonviolenza”[Gandhi]
via Petrarca, 115
Mercoledì, 25 ottobre 2006
Ore 17
Aula 1
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