martedì, luglio 25, 2006

ACLI Lazio: Lidia Borzì successo per Care Family Point

Si terrà mercoledì 26 luglio alle ore 16, presso la sede delle Acli Regionali del Lazio (via Prospero Alpino, 20, Roma), l'evento conclusivo del progetto Care Family Point -Reti di relazioni per il sostegno alle famiglie in condizioni di disagio socio economico- ideato e gestito dalle Acli del Lazio e interamente finanziato dalla Regione Lazio.Il progetto ha visto la realizzazione di servizi gratuiti nei 5 capoluoghi del territorio regionale finalizzati a favorire l'appartenenza associativa e l'aggregazione sociale del nucleo familiare. Le iniziative hanno interessato ambiti tra loro differenti, dalla consulenza legale, al sostegno sociale, alla proposta formativa.In particolare, nelle province di Roma, Frosinone e Latina, è stato aperto uno sportello di orientamento e assistenza legale sul diritto di famiglia, successorio e assicurativo.L'attenzione ai tempi di conciliazione tra famiglia e lavoro – nucleo fondante del pensiero aclista – è stata oggetto delle attività ricreative post-scolastiche per gli alunni delle scuole della provincia di Roma.Fiore all'occhiello del progetto è stata l'attivazione di corsi di alfabetizzazione informatica indirizzati agli anziani presenti sul territorio delle cinque province, in tutto circa un centinaio di allievi, che ha voluto coniugare la diffusione delle conoscenze informatiche con l'incontro tra i giovani, per promuovere e sviluppare lo scambio intergenerazionale, favorendo l'integrazione dell'anziano in una società in continua evoluzione tecnologica.Soddisfazione espressa da Lidia Borzì, presidente delle Acli Regionali del Lazio: “Il progetto risponde pienamente alla strategia politica delle Acli del Lazio, che si propongono di accompagnare l'azione sociale delle varie province. È inoltre anche un esempio riuscito di welfare community dove istituzioni – in questo caso la Regione Lazio che ci ha interamente finanziato- e associazioni cooperano insieme promuovendo delle buon pratiche esportabili. Esperienze come questa non possono rimanere degli spot, ma meritano di essere sostenute e incoraggiate valorizzando il lavoro di rete nell'ottica della governance regionale”.