domenica, dicembre 16, 2007

Rivolta sul web: «Tutto più difficile» La rabbia dei datori di lavoro «È stato un flop telematico»


Badanti, computer in tilt per i permessi.
Sei ore di blackout informatico alla scadenza di ieri. Corsa contro il tempo per oltre trentamila domande
ANNA MARIA ASPRONE Alle otto meno un minuto tutti pronti con il dito per il clic. Allo scoccare dell’ora «x», anche a Napoli e provincia, come nel resto d’Italia, migliaia di computer si sono connessi al sito del ministero dell’Interno per inviare altrettante domande di assunzione di extracomunitari, in base al decreto dei flussi 2007. Il problema però è stato subito chiaro: il server non consentiva l’invio delle pratiche. Sembra che a causare il collasso del sistema sia stato un disguido relativo alle richieste per i cittadini dello Sri Lanka che in pratica hanno ingolfato tutte le operazioni, bloccando l'invio delle domande anche per le altre nazionalità fino alle 14,30. «Solo a quell’ora - spiega Mohamed Saady, responsabile dell’Anolf Cisl Campania - il Viminale si è «accorto» dell’intoppo. Ma noi già dalle otto, ci siamo accorti che non riuscivamo ad inviare le nostre 200 domande. Solo dopo 6 ore ha risolto il problema». Chi, come i patronati o gli enti accreditati dal ministero dell'Interno doveva spedire centinaia di domande e aveva inoltrato per prima la richiesta di uno srilankese, pur essendosi collegati alle 8 in punto è riuscito solo dopo sei-sette ore. «Anche per noi è stato così - spiega Jamal Qaddorah, del patronato Inca Cgil - alle sette era già tutto pronto e gli addetti del sindacato alle 8 in punto si sono connessi dai nostri computer. Ci era stato assicurato che il sistema era stato tarato per reggere un flusso consistente di domande, con picchi di 9600 connessioni al minuto. Purtroppo però - aggiuge Quaddora - fino alle 12,30, delle 500 domande che avremmo dovuto spedire, siamo riusciti ad inviarne solo 11. Lo stesso problema si è verificato a Salerno e a Caserta». Il primo giorno del «clic-day» era destinato esclusivamente alle domande di assunzione degli immigrati provenienti da paesei che hanno sottoscritto accordi bilaterali con l’Italia: Albania, Algeria, Bangladesh, Egitto, Filippine, Ghana, Marocco, Moldavia, Nigeria, Pakistan, Senegal, Somalia, Sri Lanka, Tunisia, per qualsiasi tipo di occupazione (comprese le badanti). Altri due appuntamenti, il 18 e il 21 dicembre, saranno invece dedicati ai lavoratori originari di altri paesi. Migliaia di badanti e lavoratori non stagionali ieri hanno partecipato alla gara on line (ufficialmente a presentare la domanda dovrebbero essere i datori di lavoro), dal Piemonte alla Sicilia, per aggiudicarsi uno dei 47100 ingressi previsti per questa prima tranche. In tutto saranno regolarizzati nei tre giorni 170mila lavoratori mentre le domande giunte solo ieri sono state ben 353mila. La posta in palio è un futuro occupazionale finalmente in piena legalità. Per questo, dopo il gap di ieri mattina si preannunciano ricorsi e proteste. «Anche l’anno scorso da Napoli sono arrivate ben 32mila domande e si prevede che altrettante ne saranno anche questa volta. Il problema - conclude Jamal Qaddorah - è che, per rientrare tra i primi centosettantamila, contava la data e l'orario di ricezione della domanda. Noi dell’Inca Cgil chiederemo l’annullamento di questa graduatoria».


Dal Viminale, soddisfazione per la riuscita del «clic day». Per migliaia di datori di lavoro, invece, proteste e polemiche sull’«inefficacia del sistema», per ore in tilt. «Dalle otto in punto sono stato davanti a due dei miei computer, per inviare una domanda per me e una per un mio amico - spiega Giuseppe Agostini, ingegnere informatico - ma il sistema si è bloccato subito. Sono riuscito ad inviarle solo alle 14,40. Quella di quest’anno sembrava una soluzione logica rispetto alla file alle Poste dell’anno scorso. Invece anche questa volta c’è stato un disservizio, solo che è stato telematico. Per le mie domande - conclude - ho capito che l’intoppo era stato causato dalla generalità del lavoratore da assumere che era dello Sri Lanka». Disagi anche per chi aveva una sola domanda da inviare: «Il ministero ha dato la possibilità di spedire centinaia di domande con un solo clic. Il mio clic, invece, era per una sola domanda - dice Adelaide Bianchi - ed è stato messo alla pari di quello dei patronati che contemporaneamente ne hanno inviato tantissime. Magari si sono collegati un attimo prima di me, hanno intasato la rete e io sono rimasta bloccata tutto il sabato per una sola domanda». Stessa polemica per Marco Esposito «Ero pronto alle 8,01 con l’orologio del computer aggiornato sul sito Galileo come era stato indicato dal ministero. Ho inviato e dopo 27 minuti di attesa, con indicazione di caricamento al 50% è apparso un messaggio in rosso: «la domanda non può essere accettata perchè già inviata». Non certo da me. E poi il modulo è sparito». Polemiche anche sulla questione orario per la validità delle domande. «Trovo iniquo considerare le richieste in base all'orario di avvio - dice Claudio De Luca - Se deve essere una lotteria, tutti dovrebbero avere le stesse possibilità di vincita. Con i computer in tilt come fanno a stabilire il prima e il dopo? Sono convinto che anche il 18 dicembre quando ci saranno le domande da inviare per colf e badanti ci sarà un altro disastro». a.m.a.

1 commento:

Anonimo ha detto...

L'invio del modulo è una lotteria, non c'è alcuna certezza sull'orario della ricevuta di presentazione.