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giovedì, aprile 17, 2008

Napoli: Iervolino: cambierò la giunta il più possibile

Palazzo San Giacomo
Iervolino: cambierò la giunta il più possibile
Rimpasto in arrivo al Comune di Napoli. La sindaca pensa di ridurre gli assessori da 16 a 14 . E lavora alla ridefinizione delle deleghe


NAPOLI — La decisione l'aveva maturata prima del voto politico. Troppi e di diverso genere erano i problemi. Però, cambiare prima delle elezioni, sarebbe stato impensabile. Ma chiuse le urne ha atteso meno di 48 ore, Rosa Russo Iervolino, prima di annunciare ai suoi assessori che farà il rimpasto in giunta: cosa che da quando è sindaca — quasi otto anni — non aveva mai fatto. «Cambierò la giunta appena saranno chiari i risultati globali delle elezioni».
Ed ancora: «Cambierò nel modo più corposo che posso». Come dire: nessun assessore può sentirsi al sicuro, dal vicesindaco in giù. «Ho sempre creduto nella stabilità di governo — è stato il ragionamento della Iervolino —. Nello scorso mandato ho tenuto duro sulla giunta. E credo che i risultati delle elezioni a sindaco mi abbiano dato ragione. E alla luce di quello che è successo a Roma, si misura ancora meglio la validità della scelta elettorale fatta nel 2006». Frase che rimarca quello che è il «credo» della sindaca: che «da soli non si vince» e che «per vincere serve stabilità nelle scelte». «Ora però — aggiunge — ci sono tante novità, c'è l'esigenza di dare la sensazione di rinnovamento e movimento ». Ma il tempo, al di la delle dichiarazioni di rito, stringe. Già eri la Iervolino ha parlato con i vertici della Sinistra l'Arcobaleno; domani, venerdì, in via Verdi, sarà invece la volta del vertice col Pd, il suo partito, che in giunta conta per 11 assessori su 16. Sempre ieri, giovedì, c'è stato anche un passaggio formale, una telefonata della sindaca con Emma Giammattei, segretaria provinciale del Pd. Anche perché se «un cambio di passo» dovrà esserci, sarà difficile che non riguardi anche il partito maggiormente rappresentato nell'esecutivo-Iervolino. Addirittura, la sindaca, per dare un segnale di reale rinnovamento, avrebbe anche pensato di ridurre la giunta di due esponenti, passando da 16 a 14 assessori.
Ma la coperta è corta, cortissima. C'è poi chi dice che il rimpasto, di uomini e di deleghe, avverrà entro il prossimo fine settimana. Di certo il nuovo esecutivo sarà pronto prima che Berlusconi venga a Napoli per tenere il primo Consiglio dei ministri. La sindaca precisa: «Non sono assediata dai futuri assessori». Due saranno quindi le prerogative nella scelta dei futuri assessori: «La validità delle persone e la voglia di lavorare, lavorare, e lavorare da mattina a sera». Parole che per chi conosce la Iervolino sanno di messaggio a qualche assessore che, evidentemente, la sindaca ritiene svogliato. Poi ci sono gli equilibri politici da garantire: c'è l'Italia dei Valori, che alle recenti elezioni ha raggiunto il 5,5 per cento ma che non ha assessori; c'è l'Udeur, che ha un unico consigliere comunale, e dove la Mastelliana Donata Rizzo D'Abundo dovrebbe essere sostituita proprio con un assessore di Idv. Poi c'è il Pdci, che al posto di Dolores Madaro vorrebbe piazzare qualcun altro (Scotto di Luzio?).
E c'è il Pd, che pure vorrebbe cambiare qualche esponente. La Iervolino lavora anche alla ridefinizione delle deleghe. Mola (Pd), che gestisce Traffico e rifiuti, è troppo appesantito. Mentre Oddati (neo-Pd) ha chiesto che gli vengano tolte tutte le deleghe (commercio, lavoro e mercati) tranne la Cultura, in modo da potersi dedicare meglio alla preparazione del Forum del 2013. Lunedì la sindaca ha anche parlato del rischio di ritrovarsi dei «trombati al Comune ». Oggi invece dice: «A priori, non respingo niente». La Iervolino vorrebbe dei tecnici, possibilmente di livello: ha espresso apprezzamenti pubblici per Grazia Francescato, con la quale ha lavorato quando l'esponente dei Verdi era vicepresidente della Bagnolifutura. Questo fa pensare che la posizione di Rino Nasti, assessore all'ambiente proprio dei Verdi, non sia sicurissima. Nel 2006 la sindaca avrebbe quindi rivoluto in giunta Roberto De Masi. Anzi, avrebbe voluto che De Masi facesse anche il capogruppo del Pd, ora l'ex esponente dello Sdi potrebbe rientrare in gioco come assessore. Ma siamo al totonomi, che nei prossimi giorni impazzirà sempre più.
Paolo Cuozzo corriere del mezzogiorno

martedì, febbraio 12, 2008

Antonio Bassolino presenta la nuova giunta regionale.


NAPOLI - Antonio Bassolino presenta la nuova giunta regionale. Un rimpasto profondo, come annunciato, dopo il terremoto politico e giudiziario che ha investito l'Udeur. Il Campanile sta fuori, come previsto (i due suoi ex assessori, Nocera e Abbamonte sono peraltro ancora ai domiciliari) e con loro escono tre assessori - Rosetta D'Amelio (Pd), Marco Di Lello (Sdi) e Teresa Armato (Pd) - che dovrebbero essere impegnati nella competizione elettorale politica del 13 e 14 aprile.

I cinque nuovi ingressi sono: il sociologo del lavoro Domenico De Masi (nella foto), l'economista Mariano D'Antonio, il docente Nicola Mazzocca (professore ordinario di sistemi di eleborazione alla Seconda Università di Napoli), il reggiano Walter Ganapini, presidente di Greenpeace Italia (ex assessore al Comune di Milano), ed Alfonsina De Felice, presidente dell'Ato 3 Sarnese-Vesuviano.
Chi sono. De Masi (70 anni) ha scritto libri e saggi su storia del lavoro, sviluppo e sottosviluppo ed è docente alla Sapienza di Roma. Ganapini, (56 anni) presidente nazionale di Greenpeace, laureato in chimica è stato assessore all'Ambiente del Comune di Milano. D'Antonio (70 anni) è professore ordinario di discipline economiche alla Federico II, alla Sapienza e a Roma 3. Mazzocca, quarantenne autore di numerosi lavori sui sistemi di eleboarazione delle reti dei calcolatori, è docente alla Sun di Napoli. De Felice, oltre ad essere presidente dell'Ato3, è docente di diritto del lavoro presso la facoltà di giurisprudenza alla Federico II.
Walter Ganapini
Le deleghe. D'Antonio sarà l'«uomo forte» della nuova giunta perché avrà le deleghe del Bilancio e della programmazione, sottraendo la prima al vicepresidente Antonio Valiante che si «consola» con il Personale. A De Masi, in passato assessore al comune di Ravello e anima del Festival della «perla» della Costiera Amalfitana (é presidente della Fondazione «Ravello Festival»), spettano Turismo e Beni culturali. A Ganapini (la cui nomina ha sorpreso non poco i componenti del direttivo dell'associazione) tocca l'Ambiente, a Mazzocca l'Università e la ricerca, alla De Felice le Politiche sociali.