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mercoledì, marzo 31, 2010

Il prossimo 10 Aprile scade il termine per il versamento della contribuzione dovuta per i lavoratori domestici

Nel periodo compreso tra il 1° e il 10 aprile sarà possibile pagare la contribuzione dovuta dai datori di lavoro domestico a favore dei collaboratori occupati alle proprie dipendenze.

In particolare si potranno pagare i contribuiti relativi al lavoro prestato nel 1° trimestre 2010. La cifra da versare varia a seconda dell’importo della retribuzione oraria corrisposta, come precisato nella circolare n. 11, emanata dall’Inps in data 28 gennaio 2010.

mercoledì, gennaio 27, 2010

Colf e badanti: i nuovi stipendi minimi

Roma - 25 gennaio 2010 – Con l'arrivo del nuovo anno, sono stati ritoccati leggermente al rialzo i minimi retributivi e i valori convenzionali di vitto e alloggio per colf, badanti, baby sitter e tutti gli altri lavoratori domestici. Qui sotto trovate le tabelle in vigore dal 1 gennaio 2010.

La classificazione segue il contratto collettivo nazionale del lavoro domestico, parte quindi dai collaboratori domestici alle prime armi (liv. A) per arrivare a chi, dopo un'adeguata formazione professionale, assiste persone non autosufficienti (liv. DS). C'è poi una distinzione tra i conviventi (anche part-time), i non conviventi e i lavoratori che assicurano assistenza o presenza notturna.

LIVELLI

TABELLA A

LAVORATORI CONVIVENTI

VALORI MENSILI

INDENNITÀ

A

572.71

AS

676.84

B

728.91

BS

780.97

C

833.04

CS

885.10

D

1041.30

153.98

DS

1093.36

153.98

LIVELLI

TABELLA B

LAVORATORI DI CUI ART.15 2°C.

VALORI MENSILI

A

AS

B

520.65

BS

546.68

C

603.95

CS

D

DS

LIVELLI

TABELLA C

LAVORATORI NON CONVIVENTI

VALORI ORARI

A

4.16

AS

4.90

B

5.21

BS

5.52

C

5.83

CS

6.13

D

7.08

DS

7.39

LIVELLI

TABELLA D

ASSISTENZA NOTTURNA

VALORI MENSILI

AUTOSUFFICIENTI

NON AUTOSUFFICIENTI

BS

898.12

CS

1017.87

DS

1257.37

LIVELLI

TABELLA E

PRESENZA NOTTURNA

VALORI MENSILI

LIVELLO UNICO

601.36

TABELLA F

INDENNITÀ

TOTALE INDENNITÀ VITTO E ALLOGGIO

Pranzo e/o colazione

cena

Alloggio

1.72

1.72

1.49

4.93

venerdì, marzo 28, 2008

Colf e badanti. Dal primo marzo è in vigore il nuovo contratto collettivo

Ecco le novità principali. Ma 500mila persone lavorano in nero.

ROMA - Nuovi livelli di inquadramento, aumenti in busta paga e variazioni dell'orario settimanale sono solo alcune delle novità previste dal contratto collettivo del lavoro domestico,in vigore da domani, primo marzo.

Colf, baby sitter, cuochi, assistenti (badanti) e tutte le altre figure professionali impegnate ogni giorno nelle case degli italiani verranno ora inserite, a seconda delle mansioni che svolgono, in una scala a 8 gradini (tra livelli "normali" e "super"). Si parte dai collaboratori domestici alle prime armi (livello A) per arrivare a chi assiste persone non autosufficienti e può vantare un'adeguata formazione professionale (livello Ds), con un crescendo che ha naturalmente effetto anche in busta paga.

I minimi retributivi sono stati ritoccati e i lavoratori già assunti con stipendi inferiori avranno diritto a un aumento, che arriverà in busta paga in due tranche: per metà a partire da marzo, per il resto da gennaio prossimo. Qui trovate le tabelle con i nuovi minimi, qui quelle con i contributi Inps 2007.

Normalmente per i conviventi sono previste 54 ore di lavoro a settimana, ma per alcune categorie (come colf esperte, chi assiste persone autosufficienti o i lavoratori studenti) è stato introdotto un part-time da 30 ore. Scendono invece a 40 le ore settimanali dei non conviventi. Il contratto collettivo disciplina anche il job sharing, una delle novità introdotte dalla riforma Biagi, grazie alla quale due persone potranno inoltre dividersi lo stesso posto, naturalmente accordandosi su giorni e orari.

"Il nuovo contratto sollecita la formazione professionale, che è importantissima per le famiglie e per le lavoratrici, e definisce paghe che corrispondono a quelle reali. Inoltre prevede finalmente l'istituzione di una cassa per corrispondere l'indennità malattia, che oggi è invece a carico dei datori di lavoro" spiega a Stranieriinitalia.it Pina Brustolin, responsabile nazionale delle Acli Colf. Ma quanti potranno davvero godere di queste tutele? "In Italia ci sono oltre un milione di lavoratori domestici, la metà dei quali non sono iscritti all'Inps. Bisogna impegnarsi per la regolarizzazione, dare informazioni e fare in modo che questo diventi un lavoro come tanti altri".