giovedì, gennaio 15, 2015

Speciale Charlie Hebdo


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SPECIALE CHARLIE HEBDO
Qual è il significato degli attentati di Parigi? Come ha reagito la società civile francese? Come cambierà l'Europa e il nostro modo di fare politica estera e di rapportarci con l'Islam? Il terrorismo, che per 55 ore ha tenuto sotto scacco Parigi, la Francia e l'intero Occidente colpendo Charlie Hebdo, ha mostrato una faccia nuova. Inedita fino ad oggi. Un vademecum per comprenderne la portata. Con, fra gli altri, i contributi di: Paolo Branca, Marco Revelli, Lapo Pistelli, Wael Farouq e Damien Glez.


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LE OPINIONI E LE RIFLESSIONI
L'11 settembre d'Europa
Parla Paolo Branca, uno dei maggiori conoscitori dell'Islam in Italia. «È un disegno folle quello messo in atto dai terroristi che francamente va oltre ogni immaginazione. Un disegno di cui è difficile capire le conseguenze».
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È il nostro vuoto che produce odio
L'intervista al sociologo Marco Revelli: «Di cosa parla la carneficina di Charlie Hebdo? Dell'odio spietato che si genera nelle pieghe del nostro mondo e forse anche del nostro vuoto. Abbiamo poche parole per contrastare quello che succede. Vogliamo essere liberi e difendere la nostra libertà. Ma abbiamo un'enorme difficoltà a riempirla di contenuti».
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Esercizi di libertà nella società del rischio
Siamo testimoni oculari, al tempo stesso oggetto e soggetto, di un radicale cambiamento d'epoca. Lo scriveva nel 1986 il sociologo tedesco Ulrich Beck, scomparso nei giorni scorsi. La sua riflessione sulla società del rischio e sulla comunità di destino che può, virtuosamente, generarsi è forse un punto alto da cui ripartire. Iniziamo da oggi la pubblicazione di un lemmario preso dall'opera di Beck.
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L'unica chance dell'Occidente è riscoprire la libertà
Parla il filosofo e professore Alberto Pappalardo, che dopo la strage di Parigi non ha dubbi: «Questa guerra non si può vincere con prove muscolari ma solo con le idee. Riprendiamo in mano i grandi valori, come democrazia e libertà, e invece di affermarli, decliniamoli concretamente».
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Wael Farouq: «Non esistono un buon Islam e un cattivo Islam, esistono solo le persone»
Il professore affronta i temi dell'Islam, dell'integrazione e del terrorismo. «Da musulmano sono più offeso nel vedere questi militanti islamisti che nel vedere quelle vignette. Ogni musulmano che rinuncia a giudicare quello che è successo sta con questi assassini».
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SATIRA E LIBERTÀ
Damien Glez: «Hanno ucciso dei monumenti»
La testimonianza esclusiva del vignettista franco-burkinabé Damien Glez, per il quale i vignettisti di Charlie Hebdo «non vorrebbero vederci piangere, ma lottare per la libertà, ciascuno a suo modo. Non possiamo regalare ai terroristi la paura».
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Art Spiegelman: «Le nostre immagini sono ponti, non muri»
Immagini contro immagini. Quelle della satira dei disegnatori di Charlie Hebdo e quelle di morte che, come un flusso ininterrotto, inseguono lo sguardo dello spettatore da schermo a schermo. Ma c'è un modo diverso di raccontare le cose, partendo proprio da quell'arte di segno e disegno che è costata la vita a Georges Wolinski e compagni. Ce lo racconta Art Spiegelman, Premio Pulitzer, autore di Maus e All'ombra delle torri, graphic novel dedicate allo Sterminio e all'11 Settembre.
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Mauro Biani: «La satira? Una trincea di umanità»
Parla il vignettista che per anni ha collaborato con Vita e che oggi è firma di primo piano del Manifesto. E spiega perché quella volta si dissociò dalla pubblicazione delle vignette su Maometto.
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Quando anche i musulmani ridono
Il sorriso della mezzaluna. Una raccolta di barzellette e vignette che sfata il mito del mondo arabo-islamico incapace di leggerezza e d'ironia.
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LA POLITICA
Lia Quartapelle: «Contro il terrorismo, stop ai centri islamici illegali»
«La presenza nel nostro Paese di 800 centri islamici illegali è un regalo agli islamisti radicali e a chi fa politica sull'insicurezza. Meglio puntare su moschee legali e "controllabili"». Intervista al segretario della commissione Esteri alla Camera.
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Pistelli: «L'Islam? Una galassia che conosciamo troppo poco»
Lapo Pistelli, vice ministro agli Esteri, parla dopo le stragi di Charlie Hebdo e la manifestazione di Parigi: «Rinunciare a Schengen sarebbe un autogol». E sull'islamismo radicale: «Dobbiamo assicurare le sicurezza, ma senza rinunciare al nostro dna. E poi occorre anche mettersi a studiare un mondo di cui sappiamo davvero poco».
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Arabi contro il terrorismo. Da Hezbollah a Al Azhar una condanna unanime
Si sono ritrovati in Egitto, alla Biblioteca Alexandrina, la più grande di tutta l'area mediterranea. Intellettuali arabi, di orientamento laico o religiosi, hanno espresso la loro condanna del terrorismo e hanno rilanciato sul "che fare"? «L'estremismo religioso è uno dei più grandi problemi che gli arabi si trovano oggi ad affrontare», ha detto il segretario generale della Lega Araba Nabil al-Araby in apertura del dibattito.
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LA PERSONA
Elogio del dono
Fra i morti del 7 gennaio scorso, nella sede di Charlie Hebdo, figura anche Bernard Maris. Economista controcorrente, consulente della Banca di Francia, autore di studi su Keynes e Marx, Maris ha indagato l'ossessione molto, forse troppo europea del debito scrivendo una "Lettera ai guru dell'economia che ci prendono per imbecilli" e un "Antimanuale di economia". Rileggiamoli assieme.
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«Il mio amico Bernard Maris»
Intervista al giornalista di Alternatives Economiques Guillaume Duval, grande amico dell'economista ucciso nella strage di Parigi: «Era un eccellente conoscitore di Keynes, ma anche un personaggio bizzarro, che scriveva di economia in maniera umoristica ma nella sostanza molto seria per un giornale, Charlie Hebdo, che non è serio per niente».
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IL BLOG DELLA SETTIMANA
ECONOMICA*MENTE
di Marcello Esposito

La peggiore risposta
sarebbe sacrificare la libertà

La peggiore risposta che possiamo dare agli attentati di Parigi è quella di rinunciare alle nostre libertà. Rinunciare a Schengen, regalare la nostra privacy alle multinazionali del web (chiedendo loro "aiuto" come qualcuno sta suggerendo sulla stampa), consentire l'accesso a tutti i nostri dati sensibili da parte dei servizi di intelligence fuori dalla normativa vigente...

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