Giovedì 18 dicembre alle ore 18.00 presso la chiesa di San Francesco a Sant'Agata de' Goti sarà inaugurata la mostra archeologica “L’oggetto del desiderio. Europa torna a Sant’Agata”. L’iniziativa, realizzata grazie alla collaborazione tra la Soprintendenza per i Beni Archeologici di Salerno,
Avellino, Benevento e Caserta e il Comune di Sant’Agata de’ Goti, segna finalmente il ritorno del celebre cratere di Assteas, raffigurante il rapimento di Europa, nella sua terra di origine. Il vaso fu rinvenuto, infatti, da scavatori clandestini negli anni Settanta del secolo scorso proprio
nella necropoli sannitica di Sant’Agata de’ Goti, l’antica Saticula. Dopo essere stato ceduto dai tombaroli per un milione di lire e un maialino,
transitò sul mercato antiquario e nel 1981 fu acquistato dal Paul Getty Museum di Malibu per 380.000 dollari. Nel 2007 il cratere è stato restituito all’Italia, grazie a complesse indagini investigative svolte dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale; da allora è stato esposto in
maniera permanente presso il Museo Archeologico Nazionale di Paestum e ospitato in prestigiose sedi – Palazzo del Quirinale e Palazzo Massimo a Roma, Palazzo dell’Unesco di Parigi ‐ all’interno di mostre temporanee, ma mai nel suo luogo di ritrovamento.
L’esposizione prevede un percorso espositivo molto suggestivo in cui, mediante videoproiezioni, sarà narrata a trecentosessanta gradi la storia del vaso dal momento della sua crezione nel IV secolo a.C. fino al suo ritorno a Sant’Agata de’ Goti.
La mostra resterà aperta fino al 17 maggio 2015, data in cui il cratere lascerà Sant’Agata de’ Goti per essere esposto a Palazzo Reale di Milano, nell’ambito degli eventi previsti per Expo 2015
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