Pompei chiama, la società civile si mobilita: l'appello "Salviamo Pompei dal silenzio" lanciato da Riparte il futuro, la campagna di Libera e Gruppo Abele contro la corruzione, per riportare l'attenzione sul destino del sito archeologico patrimonio dell'umanità ha già raccolto quasi 56.000 firme.
Inefficienze, rischi di malaffare e corruzione, incapacità di spendere le risorse disponibili, ma anche tutte le risposte giuste per reagire e salvare davvero Pompei. Puntando sulla trasparenza, la qualità e la legalità.
Nella relazione del generale Nistri ci sono sia l'analisi puntuale dei problemi da risolvere sia le risposte possibili. Vengono denunciati gli intrecci societari che finiscono per avvantaggiare i "soliti noti" e i rischi d'infiltrazione della criminalità organizzata, ma si propone anche la piena trasparenza e la piena accessibilità dei cittadini a tutti i dati e le informazioni disponibili, attivando così un vero e proprio monitoraggio civico come già previsto dal progetto Open Pompei.
Questa relazione non può cadere nel silenzio.
Per questo bisogna chiedere che le commissioni Cultura della Camera e del Senato convochino immediatamente in audizione, con la massima pubblicità possibile, il generale Nistri affinché si apra un'ampia discussione pubblica sui risultati del suo lavoro; che le gare di appalto che possono restituire Pompei alla sua straordinaria bellezza diventino un modello di trasparenza e di rispetto delle regole; che Nistri venga audito in Parlamento e che possa esporre una relazione fondamentale per delineare la road map verso il salvataggio di Pompei.
Firma subito anche tu...clicca qui
Nessun commento:
Posta un commento