lunedì, aprile 22, 2013

Appello delle ACLI e dei Partigiani cristiani ai giovani


Roma 25 Aprile 2013

SOTTO LA NEVE PANE
Ci prepariamo alla giornata del 25 Aprile per ricordare i sacrifici e le speranze con cui superammo la terribile crisi della nostra identità nazionale con il cuore pieno di angoscia e di timore.
Vediamo la nostra Patria in un momento di grande difficoltà per una crisi economica che è causa e conseguenza di una crisi sociale e di una crisi politica. Sembra che la politica, la politica vera, la politica buona, sia oscurata da una nube di rabbia e di discordia che non sappia dare risposta ai drammatici interrogativi che ciascuno si pone. E persino il ricordo della capacità di ribellarsi alla ingiustizia ed al degrado della persona umana e della vita civile, che fu la virtù italiana nei momenti drammatici della guerra e della occupazione straniera, appare lontana ed impossibile. Così muore la memoria e con essa la speranza.
I Partigiani Cristiani e le ACLI si rivolgono ai giovani italiani, a tutti i giovani italiani, per spronarli a non perdere la speranza, ad operare con coraggio, non solo in difesa dei valori sui quali i nostri Padri hanno ricostruito il volto e la dignità della nostra Patria, ma anche per lottare contro il declino, prima civile, poi anche politico ed infine economico e sociale.
Questo è un anno pieno di significati e di presagi. E’ l’anno dossettiano, nel centenario della nascita, di un testimone che fu un capo della Resistenza, un fondatore della Costituzione, la più bella del mondo, un maestro del pensiero cristiano, ispiratore di libertà e di fraternità. E’ l’anno del 70° anniversario del Codice di Camaldoli, il programma che, studiato e preparato clandestinamente nella Università e nelle Associazioni cattoliche, avrebbe ricostruito il nostro paese. Ed è soprattutto il 70° anniversario di quell’anno in cui gli italiani si ribellarono alla ingiusta sopraffazione che offendeva la nostra coscienza civile e cristiana.
L’anno dei ribelli per amore. Non per vendetta, non per una volontà di guerra, non per settarismo, ma per amore.
Le Acli ed i Partigiani Cristiani hanno preso insieme l’iniziativa di costituire i “Gruppi di Lavoro Resistenza e Costituzione”, che offrono come servizio ai giovani cristiani ed alle loro Associazioni e, con animo aperto, a tutti i giovani italiani.
Essi avranno il compito di tenere viva la memoria di quei valori che ci aiutarono ad uscire dall’abisso e di ritrovare quel coraggio che ci permise di salvare l’Italia contro ogni speranza.
Per quanto sia pesante oggi il disamore per la politica trista, per quanto drammatiche siano le condizioni del lavoro, per quanto possa essere paralizzante la sfiducia, per quanto sia scandalosa l’assenza dei cristiani, nulla è perduto se non viene meno la speranza ed il coraggio.
Diciamo ai giovani le parole con cui Luigi Sturzo, dall’esilio incoraggiava i suoi amici sconfortati e delusi: “Sotto la neve pane” . La prova, affrontata con coraggio, ci renderà forti.
IL PRESIDENTE DELLE ACLI                                  IL PRESIDENTE ANPC
Gianni Bottalico                                                                 Giovanni Bianchi

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