RIPARTIRE DAI VALORI PER UN NUOVO MEZZOGIORNO La nostra Comunità nazionale è chiamata seriamente ad interrogarsi sul proprio futuro di nazione in grado di sviluppare valori ed energie che le consentano di rimanere un grande paese sviluppato nel contesto di un’economia globale, in grado di assicurare ai cittadini e alle famiglie prospettive di lavoro e di benessere sociale in tutti i territori del nostro Paese. Da oltre dieci anni, è in corso un grave deterioramento degli indicatori di sviluppo economico,sociale ed occupazionale, così come di quelli relativi alla distribuzione del reddito e delle opportunità per le aree e le popolazioni del Mezzogiorno italiano. A questo proposito, il recente documento della Chiesa Episcopale Italiana richiama opportunamente la comunità nazionale all’esigenza di assicurare azioni solidali nell’affrontare la questione meridionale, richiamando l’attenzione sulla: “critica coraggiosa delle deficienze, alla necessità di far crescere il senso civico di tutta la popolazione, all’urgenza di superare le inadeguatezze presenti nelle classi dirigenti” e facendo un appello “alle non poche risorse presenti nella popolazione e nelle Comunità ecclesiali del Sud, ad una volontà autonoma di riscatto, alla necessità di contare sulle proprie forze come condizione insostituibile per valorizzare tutte le espressioni che devono prevenire dall’Italia intera nell’articolazione della sussidiarietà organica”. Un appello che gli aderenti al Forum delle Persone e delle Associazioni di ispirazione cattolica nel Mondo del Lavoro accolgono senza riserve con la volontà di mobilitare le energie del mondo del lavoro per concorrere al riscatto economico e sociale del Mezzogiorno. La decisione del Parlamento italiano di rafforzare il Federalismo attraverso un decentramento delle competenze in materia fiscale, verso le Regioni e gli Enti locali, è l’occasione per recuperare l’evidente deficit di responsabilità nella gestione delle risorse pubbliche e del conseguente degrado delle infrastrutture, dei servizi verso le persone e le famiglie, nell’uso inappropriato del territorio e dell’ambiente. Condizioni che deprimono lo sviluppo degli investimenti dell’occupazione e lasciano campo aperto all’azione della criminalità organizzata con difficoltà e problemi che vengono amplificati nei confronti dei lavoratori immigrati. Non esiste alternativa credibile alla necessità di reimpostare lo sviluppo economico e sociale su basi etiche e con valori che ispirino i comportamenti privati e pubblici di cittadini, imprese, rappresentanze sociali ed istituzionali.
Facciamo un appello all’associazionismo del mondo cattolico, agli intellettuali ed a tutte le personalità che condividono le nostre aspirazioni, ai politici ed agli amministratori che vogliono tradurre questi impegni in azioni istituzionali, affinché aderiscano alla nostra iniziativa e aiutino con il loro sostegno la mobilitazione del Mondo cattolico e di tutte le persone di buona volontà. LEGGI TUTTO IL DOCUMENTO |
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