domenica, marzo 06, 2011

Ricordando Alberto Granado con il Che nei diari della bicicletta. di Gianni Minà


"Prima volevamo conoscere il mondo, dopo volevamo cambiarlo"

Ricordando Alberto Granado, un uomo generoso, nobile e coerente

Apprendo in questo momento la notizia della morte di Alberto Granado, un uomo nobile, e di grande coerenza intellettuale. Ho avuto l'onore di essergli amico e di vivere con lui i mesi in cui veniva realizzato il film I diari della motocicletta e il mio documentario In viaggio con il Chedove ripetemmo l'avventura che Alberto aveva vissuto nel 1952 con il suo indimenticabile amico Ernesto Guevara. In quei mesi, a cavallo fra il 2002 e il 2003, ho conosciuto anche la sua bontà d'animo, la sua generosità e la sua devozione, anche dopo tanti anni, all'amico Fuser, Ernesto Che Guevara, appunto. Nel 1961 aveva accettato di vivere a Cuba, dove ha contribuito allo sviluppo della scuola di biotecnologia, vanto della rivoluzione cubana.

Lo porterò sempre nel cuore. Ernesto (in moto) e Alberto Granado (a destra) con la Poderosa II

Gianni Minà

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